Stenosi o ostruzione cervico uretrale
Buon giorno
Espongo il mio caso:
Sono un ragazzo di 28 anni, alto 1.65, peso 50 kg. nel complesso sano di salute
- Sensazione di ostacolo al passaggio delle urine durante la minzione: getto sottile con diminuzione
della forza di espulsione dell’urina.
- Sensazione di incompleto svuotamento della vescica con necessita di urinare ripetutamente (urino 7-8 volte al giorno a volte posso avere la necessina di alzarmi una volta la giorno)
- Senso di pesantezza nella zona vescicale
- 8 episodi di epididimite
La mia minzione direi da 15 anni addietro risulta flebile a volte a tratti (, io pensavo non fosse un problema urinare così, i miei raccontano fino all’inizio dell’adolescenza urinavo normalmente)
Nell'ultimo anno si è avuto un netto peggioramento che mi ha fatto decidere di recarmi presso un urologo
Nella mia anamnesi risultano 8 episodi di epididimite curate con terapia antibiotica e antinfiammatori (dal 92 in poi).
Non mi risultano infezioni alle vie urinarie di grossa entità e gli esami delle urine sono risultate
sempre negative (l’ultima datata 18 dicembre 2005).
Ho effettuato diversi spermogrammi rientrano nel basso estremo della norma (come quantità e presenza però di
leucociti numerosi, eritrociti alcuni (anno 97, età 20 anni).
(Nessuna parere negativo da parte di medici interpellati).
Soffro anche di eiaculazione precoce (penso che abbia 2 componenti, sicuramente anche psicologica)
Da visite urologiche mi hanno diagnosticato ipermobilità testicolare e leggera fimosi. (si consiglia
intervento non ancora effettuato)
Sospetto varicocele (pareri contraddittori tra urologi interpellati), dall’esame ecocolordoppler
smetita in modo definitivo.
Dalle ecografie testicolari niente da segnalare di importante.
Presa coscienza del mio problema minzionale ho provveduto in accordo con il mio medico curante
di effettuare degli accertamenti.
Esame pelvico - renale: (data 14-12-05)
L’esame ecotomografico documenta reni in sede, di dimensione e contorni regolari.
Non dilatazione delle cavità calico-pieliche né immagini da riferire a calcoli a livello dei reni
La vescica mostra pareti modicamente ispessite e finemente irregolari con pavimento improntato da
prostata lievemente ingrandita (diametro traverso massimo 4 cm, diametro AP 2.9 cm, diametro
longitudinale massimo 3.5 cm), a struttura modicamente disomogenea.
Modesto residuo di urina in vescica dopo minzione spontanea (20 cc circa)
Esame uroflussimetria : (non ho un esame scritto ma solo verbale) urino a tratti con portata
bassissima 4cc/s e la max 6 cc/s e importante residuo in vescica metà circa.
Esame urine : negativo e PSA basso 0.7
Esame uretrocistografia retrograda e minzionale (data 5-1-06)
Vescica ampia ben distesa a pareti sottili con segni di vescica da sforzo.
Nessuna possibilità di uretrografia menzionale con opacizzazione dell’uretra, stenosi a livello
dell’uretra peniena al terzo prossimale.
La stenosi è serrata.
La mancata uretrocistografia minzionale è stata imputata a problemi di natura psicologica, in realtà
andando a casa ho avuto grossi problemi per iniziare la minzione che risultava a tratti e flebile.
Il decorso post – esame è stato regolare il primo giorno (solo leggero sanguinamento), ma già dal
secondo giorno accusavo febbre, leggero sanguinamento, e fastidi minzionali.
Il medico curante mi prescrive una cura antibionica levoxacin 500 mg una volta al dì.
Il giorno 8 gennaio alle ore 3:30 mi ricovero in ospedale per ritenzione acuta di urine – sepsi
urinaria con febbre a circa 38.5, in ospedale con l’introduzione del catetere la febbre è scomparsa.
Il giorno 12 gennaio 2006 vengo dimesso con il seguente referto:
Ritenzione acuta di urine – sepsi urinaria – ostruzione cervico – uretrale.
Sottoposto a cateterismo vescicole con 14 Ch. e terapia antibiotica e omnic + cortisone
Alla rimozione del catetere ripresa della minzione spontanea
N.B. chi mi ha posto il catetere ritiene che ci siano 2 stenosi una supito dopo il pene ed una vicino alla prostata (forse)
Si consiglia
Idropinoterapia
Levoxacin 500 mg per 5 giorni
Teraprost 2mg 1 al di alle 22:00
Rivalutazione fra 7 giorni con uroflussimetria.
Con la cura prescritta in ospedale, la flussimetria evidenzia un andamento simile
a vasca da bagno invertita (parabolico)con flusso medio intorno a 6.2 cc/s e flusso massimo a 8 cc/s.
220 cc urinata e 120 cc rimasta
seconda flussimetria effettuata
flusso media 6.7, flusso max 10.2 stesso andamento 60 cc di urina rimasta in vescica e 210 cc urinata
Mi è stata aumentata la dose degl alfalitici teraprost da 2 mg a 5 mg non ho potuto effettuare un altra
flussimetria perchè è sopraggiunta una epididimite che sto curando con levoxacin 500 una volta al dì + aulin 1 o due volte al giorno,
a mio parere con l'aumento della dose del teraprost non ho avuto nessun miglioramento, anzi credo che con il tempo la minzione diventi più flebile.
Gia mi ritengo fortunato se qualcuno di Voi abbia avuto la pazienza di leggere tutto ciò, adesso pongo i miei dubbi e domande
Non riesco a capire queste cose
Da dove si evince che il mio problema risiede al collo della vescica (ostruzione cervico - uretrale) ?
Che esami si devono fare per valutare la mia situazione oltre la uretrocistografia minzionale ?
Mi consigliate di effettuare un uretrocistoscopia?
Quanto tempo sarebbe meglio aspettare visto che ho subito questi traumi o infezioni?
Il mio urologo mi ha consigliato di non fare nulla (per una 15 di anni) di convivere con il problema e risolverlo parzialmente con alfalitici (Teraprost o simili)
Motivazioni:
L’incisione al collo vescicale ha un rischio del 10 % di non riuscita, con il rischio di eiaculazione
retrograda.(ed alla mia età non conviene rischiare)
La mia stenosi uretrale inciderebbe molto poco sul flusso urinario, ed un eventuale intervento anche
con laser ad Holmium causerebbe delle cicatrici (e se si possono evitare è meglio specie per i
giovani).
Concordate con la diagnosi e l'iter del Prof. (di cui ho una grande stima)?
Quale ospedale o centro mi consigliate?
Ringrazio per la pazienza e la vostra collaborazione
Espongo il mio caso:
Sono un ragazzo di 28 anni, alto 1.65, peso 50 kg. nel complesso sano di salute
- Sensazione di ostacolo al passaggio delle urine durante la minzione: getto sottile con diminuzione
della forza di espulsione dell’urina.
- Sensazione di incompleto svuotamento della vescica con necessita di urinare ripetutamente (urino 7-8 volte al giorno a volte posso avere la necessina di alzarmi una volta la giorno)
- Senso di pesantezza nella zona vescicale
- 8 episodi di epididimite
La mia minzione direi da 15 anni addietro risulta flebile a volte a tratti (, io pensavo non fosse un problema urinare così, i miei raccontano fino all’inizio dell’adolescenza urinavo normalmente)
Nell'ultimo anno si è avuto un netto peggioramento che mi ha fatto decidere di recarmi presso un urologo
Nella mia anamnesi risultano 8 episodi di epididimite curate con terapia antibiotica e antinfiammatori (dal 92 in poi).
Non mi risultano infezioni alle vie urinarie di grossa entità e gli esami delle urine sono risultate
sempre negative (l’ultima datata 18 dicembre 2005).
Ho effettuato diversi spermogrammi rientrano nel basso estremo della norma (come quantità e presenza però di
leucociti numerosi, eritrociti alcuni (anno 97, età 20 anni).
(Nessuna parere negativo da parte di medici interpellati).
Soffro anche di eiaculazione precoce (penso che abbia 2 componenti, sicuramente anche psicologica)
Da visite urologiche mi hanno diagnosticato ipermobilità testicolare e leggera fimosi. (si consiglia
intervento non ancora effettuato)
Sospetto varicocele (pareri contraddittori tra urologi interpellati), dall’esame ecocolordoppler
smetita in modo definitivo.
Dalle ecografie testicolari niente da segnalare di importante.
Presa coscienza del mio problema minzionale ho provveduto in accordo con il mio medico curante
di effettuare degli accertamenti.
Esame pelvico - renale: (data 14-12-05)
L’esame ecotomografico documenta reni in sede, di dimensione e contorni regolari.
Non dilatazione delle cavità calico-pieliche né immagini da riferire a calcoli a livello dei reni
La vescica mostra pareti modicamente ispessite e finemente irregolari con pavimento improntato da
prostata lievemente ingrandita (diametro traverso massimo 4 cm, diametro AP 2.9 cm, diametro
longitudinale massimo 3.5 cm), a struttura modicamente disomogenea.
Modesto residuo di urina in vescica dopo minzione spontanea (20 cc circa)
Esame uroflussimetria : (non ho un esame scritto ma solo verbale) urino a tratti con portata
bassissima 4cc/s e la max 6 cc/s e importante residuo in vescica metà circa.
Esame urine : negativo e PSA basso 0.7
Esame uretrocistografia retrograda e minzionale (data 5-1-06)
Vescica ampia ben distesa a pareti sottili con segni di vescica da sforzo.
Nessuna possibilità di uretrografia menzionale con opacizzazione dell’uretra, stenosi a livello
dell’uretra peniena al terzo prossimale.
La stenosi è serrata.
La mancata uretrocistografia minzionale è stata imputata a problemi di natura psicologica, in realtà
andando a casa ho avuto grossi problemi per iniziare la minzione che risultava a tratti e flebile.
Il decorso post – esame è stato regolare il primo giorno (solo leggero sanguinamento), ma già dal
secondo giorno accusavo febbre, leggero sanguinamento, e fastidi minzionali.
Il medico curante mi prescrive una cura antibionica levoxacin 500 mg una volta al dì.
Il giorno 8 gennaio alle ore 3:30 mi ricovero in ospedale per ritenzione acuta di urine – sepsi
urinaria con febbre a circa 38.5, in ospedale con l’introduzione del catetere la febbre è scomparsa.
Il giorno 12 gennaio 2006 vengo dimesso con il seguente referto:
Ritenzione acuta di urine – sepsi urinaria – ostruzione cervico – uretrale.
Sottoposto a cateterismo vescicole con 14 Ch. e terapia antibiotica e omnic + cortisone
Alla rimozione del catetere ripresa della minzione spontanea
N.B. chi mi ha posto il catetere ritiene che ci siano 2 stenosi una supito dopo il pene ed una vicino alla prostata (forse)
Si consiglia
Idropinoterapia
Levoxacin 500 mg per 5 giorni
Teraprost 2mg 1 al di alle 22:00
Rivalutazione fra 7 giorni con uroflussimetria.
Con la cura prescritta in ospedale, la flussimetria evidenzia un andamento simile
a vasca da bagno invertita (parabolico)con flusso medio intorno a 6.2 cc/s e flusso massimo a 8 cc/s.
220 cc urinata e 120 cc rimasta
seconda flussimetria effettuata
flusso media 6.7, flusso max 10.2 stesso andamento 60 cc di urina rimasta in vescica e 210 cc urinata
Mi è stata aumentata la dose degl alfalitici teraprost da 2 mg a 5 mg non ho potuto effettuare un altra
flussimetria perchè è sopraggiunta una epididimite che sto curando con levoxacin 500 una volta al dì + aulin 1 o due volte al giorno,
a mio parere con l'aumento della dose del teraprost non ho avuto nessun miglioramento, anzi credo che con il tempo la minzione diventi più flebile.
Gia mi ritengo fortunato se qualcuno di Voi abbia avuto la pazienza di leggere tutto ciò, adesso pongo i miei dubbi e domande
Non riesco a capire queste cose
Da dove si evince che il mio problema risiede al collo della vescica (ostruzione cervico - uretrale) ?
Che esami si devono fare per valutare la mia situazione oltre la uretrocistografia minzionale ?
Mi consigliate di effettuare un uretrocistoscopia?
Quanto tempo sarebbe meglio aspettare visto che ho subito questi traumi o infezioni?
Il mio urologo mi ha consigliato di non fare nulla (per una 15 di anni) di convivere con il problema e risolverlo parzialmente con alfalitici (Teraprost o simili)
Motivazioni:
L’incisione al collo vescicale ha un rischio del 10 % di non riuscita, con il rischio di eiaculazione
retrograda.(ed alla mia età non conviene rischiare)
La mia stenosi uretrale inciderebbe molto poco sul flusso urinario, ed un eventuale intervento anche
con laser ad Holmium causerebbe delle cicatrici (e se si possono evitare è meglio specie per i
giovani).
Concordate con la diagnosi e l'iter del Prof. (di cui ho una grande stima)?
Quale ospedale o centro mi consigliate?
Ringrazio per la pazienza e la vostra collaborazione
[#1]
Concordo sia con la diagnosi che con l'iter seguito dal suo medico.
E' molto probabile che lei sia affetto da una problematica multipla, cioè da una sindrome ostruttiva del collo vescicale e di doppia stenosi uretrale,che la costringe a ritenere spesso le urine favorendo la concomitante situazione settica che attualmente è presente. E' molto giovane per cui personalmente non consiglierei l'intervento endoscopico sul collo vescicale.Attenderei piuttosto eventuali risultati positivi da un adeguato ciclo di terapia con alfa litici (per svuotare meglio la vescica) e decongestionanti prostatici.E' assolutamente necessario che lei riesca a guarire bene dall'infezione urinaria prima di intravedere i primi significativi risultati terapeutici, che potrebbero non essere immediati.
L'uretrocistografia retrograda e minzionale è un utilissimo strumento per valutare l'entità del problema stenosi. La cistoscopia può essere molto utile invece per valutare la patologia del collo vescicale.
Tuttavia devo anche dirle che se la terapia non dovesse essere fruttuosa neanche cambiando dosaggi dei farmaci suddetti, allora dovrebbe prendere in considerazione l'intervento endoscopico di "apertura del collo vescicale e delle stenosi uretrali", diversamente i rischi che lei corre sono a medio-breve termine il ripetersi di situazioni settiche e di ritenzione acuta delle urine e a lungo termine anche di una cronicizzazione della condizione di vescica da sforzo.
Le auguro di riuscire a risolvere la sua difficile situazione.
dott. Daniele Masala.
E' molto probabile che lei sia affetto da una problematica multipla, cioè da una sindrome ostruttiva del collo vescicale e di doppia stenosi uretrale,che la costringe a ritenere spesso le urine favorendo la concomitante situazione settica che attualmente è presente. E' molto giovane per cui personalmente non consiglierei l'intervento endoscopico sul collo vescicale.Attenderei piuttosto eventuali risultati positivi da un adeguato ciclo di terapia con alfa litici (per svuotare meglio la vescica) e decongestionanti prostatici.E' assolutamente necessario che lei riesca a guarire bene dall'infezione urinaria prima di intravedere i primi significativi risultati terapeutici, che potrebbero non essere immediati.
L'uretrocistografia retrograda e minzionale è un utilissimo strumento per valutare l'entità del problema stenosi. La cistoscopia può essere molto utile invece per valutare la patologia del collo vescicale.
Tuttavia devo anche dirle che se la terapia non dovesse essere fruttuosa neanche cambiando dosaggi dei farmaci suddetti, allora dovrebbe prendere in considerazione l'intervento endoscopico di "apertura del collo vescicale e delle stenosi uretrali", diversamente i rischi che lei corre sono a medio-breve termine il ripetersi di situazioni settiche e di ritenzione acuta delle urine e a lungo termine anche di una cronicizzazione della condizione di vescica da sforzo.
Le auguro di riuscire a risolvere la sua difficile situazione.
dott. Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Utente
Ringrazio il Dr. Masala per le sue risposte e consulto gratuito
Vorrei porre ulteriori domande senza aprire inutilmente un altro topic.
Spero dalle risposte brevi per non rubarle ulteriore tempo.
- Quanto è importante bere tanto? Quanti litri di liquido puro non contenuto degli alimenti è
opportuno bere?
- Quali sono i farmaci DECONGESTIONANTI PROSTATICI ?
- C'è un link che spiega l'intervento al collo della vescica?
- E' tecnicamente "difficile" l'intervento, il laser ad Holmium serve a qualcosa?
- E' meglio intervenire per la stenosi con il Laser ad Holmium ? (vantaggi e svantaggi)
- Come è possibile che ci sia un eiaculazione retrogata (anti gravità)?
- A cosa è imputabile l'eiaculazione retrogata nell'intervento? abilità (manuale) del chirurgo, errore valutativo, fattore aleatorio.
- Posso o devo condurre una vita normale? (sport, corsa, calcetto, pesistica leggera)
- Posso o devo avere una attività sessuale normale?
- Una vescica da sforzo urinando successivamente bene può regredire?
- Risolvendo con intervento le stenosi posso agevolare la mia minzione ? Potrebbe essere conveniente?
- Adesso di mia iniziativo sto segnando le mie minzioni (quantità, orario, durata, valutazione del getto, sensazione di svuotamento)
Può essere utile all'urologo?
- E' possibile che durante la flussimetria (rispetto a casa) urino meglio in virtù della pressione dell'esame?
(devo bere più acqua prima di urinare, urino di più)?
(sono un soggetto molto ansioso).
- Ho la sensazione che dopo l'eliminazione del catetere CH14 urinavo meglio di adesso; potrebbe essere imputabile ad
un allargamento delle stenosi ed ora ad un loro restringimento?
- Dato che il mio problema mi ha causato molti problemi psicologici che però, in parte, stando in ospedale ho imparato ad affrontare
(non avendo vergogna della MALATTIA, maturando parecchio dal punto di vista umano e sopratutto stando insieme a pazienti (eroi per me) dai problemi più grandi
(da una mia autodiagnosi, per quello che conta: chiusura in se stessi, uscivo pochissimo,isolamento, principi di D.O.C. (paura dele malattie e tipo cleaner), depressione, insonnia,
problemi relazionali con entrambi i sessi ( ma sopratutto ragazze), non so come comportarmi e se affrontare
il mio problema con un eventuale ragazza, scarso rendimento negli studi universitari, scarsa autostima, sensi di colpa, e delusioni a chi mi vuole bene).
E' conveniente il consulto di un psicologo, psichiatra o neurologo ?
Sebbene ho avuto il "coraggio " di parlare dei problemi ad urinare, mi risulta impossibile comunicare questi altri problemi a chi mi è vicino.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Vorrei porre ulteriori domande senza aprire inutilmente un altro topic.
Spero dalle risposte brevi per non rubarle ulteriore tempo.
- Quanto è importante bere tanto? Quanti litri di liquido puro non contenuto degli alimenti è
opportuno bere?
- Quali sono i farmaci DECONGESTIONANTI PROSTATICI ?
- C'è un link che spiega l'intervento al collo della vescica?
- E' tecnicamente "difficile" l'intervento, il laser ad Holmium serve a qualcosa?
- E' meglio intervenire per la stenosi con il Laser ad Holmium ? (vantaggi e svantaggi)
- Come è possibile che ci sia un eiaculazione retrogata (anti gravità)?
- A cosa è imputabile l'eiaculazione retrogata nell'intervento? abilità (manuale) del chirurgo, errore valutativo, fattore aleatorio.
- Posso o devo condurre una vita normale? (sport, corsa, calcetto, pesistica leggera)
- Posso o devo avere una attività sessuale normale?
- Una vescica da sforzo urinando successivamente bene può regredire?
- Risolvendo con intervento le stenosi posso agevolare la mia minzione ? Potrebbe essere conveniente?
- Adesso di mia iniziativo sto segnando le mie minzioni (quantità, orario, durata, valutazione del getto, sensazione di svuotamento)
Può essere utile all'urologo?
- E' possibile che durante la flussimetria (rispetto a casa) urino meglio in virtù della pressione dell'esame?
(devo bere più acqua prima di urinare, urino di più)?
(sono un soggetto molto ansioso).
- Ho la sensazione che dopo l'eliminazione del catetere CH14 urinavo meglio di adesso; potrebbe essere imputabile ad
un allargamento delle stenosi ed ora ad un loro restringimento?
- Dato che il mio problema mi ha causato molti problemi psicologici che però, in parte, stando in ospedale ho imparato ad affrontare
(non avendo vergogna della MALATTIA, maturando parecchio dal punto di vista umano e sopratutto stando insieme a pazienti (eroi per me) dai problemi più grandi
(da una mia autodiagnosi, per quello che conta: chiusura in se stessi, uscivo pochissimo,isolamento, principi di D.O.C. (paura dele malattie e tipo cleaner), depressione, insonnia,
problemi relazionali con entrambi i sessi ( ma sopratutto ragazze), non so come comportarmi e se affrontare
il mio problema con un eventuale ragazza, scarso rendimento negli studi universitari, scarsa autostima, sensi di colpa, e delusioni a chi mi vuole bene).
E' conveniente il consulto di un psicologo, psichiatra o neurologo ?
Sebbene ho avuto il "coraggio " di parlare dei problemi ad urinare, mi risulta impossibile comunicare questi altri problemi a chi mi è vicino.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
[#3]
Gentile utente,
avrà tutte le risposte alle sue puntuali domande facendosi visitare da un urologo che non mancherà di spiegarle nei dettagli il valore dei farmaci decongestionanti ed anche il tipo di intervento e le problematiche ad esso connesse.
Un suggerimento utile da parte mia potrebbe essere quello di non lasciarsi troppo suggestionare dalla situazione ed affrontarla invece di petto come si deve.Quanto all'utilità di uno psicologo questo deve deciderlo lei in base alla sua capacità di "reggere" la situazione.
Bere acqua nella misura giusta di un litro e mezzo al giorno ,senza gonfiarsi inutilmente, dieta più varia possibile evitando cibi speziati e pepati e soprattutto superalcolici ed eccessi di caffè e cioccolata potrebbero aiutare a stabilizzare la sua condizione prostatica insieme ad una corretta terapia farmacologica e perchè no anche ad una sana attività fisica (evitando bicicletta,moto e scooter).
Tanti saluti.
dott. Daniele Masala.
avrà tutte le risposte alle sue puntuali domande facendosi visitare da un urologo che non mancherà di spiegarle nei dettagli il valore dei farmaci decongestionanti ed anche il tipo di intervento e le problematiche ad esso connesse.
Un suggerimento utile da parte mia potrebbe essere quello di non lasciarsi troppo suggestionare dalla situazione ed affrontarla invece di petto come si deve.Quanto all'utilità di uno psicologo questo deve deciderlo lei in base alla sua capacità di "reggere" la situazione.
Bere acqua nella misura giusta di un litro e mezzo al giorno ,senza gonfiarsi inutilmente, dieta più varia possibile evitando cibi speziati e pepati e soprattutto superalcolici ed eccessi di caffè e cioccolata potrebbero aiutare a stabilizzare la sua condizione prostatica insieme ad una corretta terapia farmacologica e perchè no anche ad una sana attività fisica (evitando bicicletta,moto e scooter).
Tanti saluti.
dott. Daniele Masala.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 51.5k visite dal 06/02/2006.
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