Il medico specialista stupito che avessi ancora sintomi

Buongiorno
Il 7 novembre ho accusato prurito sulla punta del pene e subito dopo dolore e bruciare nel urinare
Nessuna perdita di liquidi di nessun colore
Il medico curante pensando a una cistite mi ha prescritto il TAVANIC, ho preso una pasticca a ora di pranzo ed il giorno successivo prima di prendere la seconda pasticca sono andato a fare l'esame urine ilpquale risultato è stato tutto negativo.
Dopo 5 giorni di TAVANIC il bruciore nel urinare è aumentato e inoltre sono iniziate perdite di liquido bianco dal pene ed un irritazione proprio sulla punta del pene
Andando subito da uno specialista mi ha prescritto una fiala di ROCEFIN ed il giorno successivo 2 pasticche di AZITROMICINA prese insieme. Prima del ROCEFIN però si è raccomandato di fare un tampone uretrale che ho chiaramente fatto(premetto che l'ho fatto prima del ROCEFIN ma comunque avevo finito solo il giorno prima il ciclo di antibiotico TAVANIC).
Dopo 3 giorni avevo ancora gli stessi problemi anche se le perdite erano diminuite.
Il risultato del tampone è stato TUTTO NEGATIVO (niente gonorrea....clamidiA....niente !!) Il medico specialista stupito che avessi ancora sintomi e sopratutto che il tampone fosse negativo mi ha detto di rifare il tampone e dopo di prendere un altro antibiotico, il BASSADO 2volte al giorno per 10 giorni
Anche il risultato del secondo tampone è stato TUTTO NEGATIVO (qui avevo preso l'ultima AZITROMICINA due giorni prima).
Passati 10 giorni di BASSADO 2 al giorno, ho ancora molto bruciare nel urinare, le perdite sono molto diminuite ma ci sono. In più però ora sto avvertendo DOLORE AL TESTICOLO DESTRO e soprattutto questa mattina nel urinare oltre al bruciare è uscito anche del sangue, non tanto ma nemmeno poco.
La cosa è iniziata il 7 novembre
A ottobre ho avuto rapporti senza preservativo
Vado in bicicletta ed in piscina, quale può essere la causa ?

Cosa devo fare ? La cosa si sta aggravando ?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La persistenza dei sintomi nonostante le ripetute e prolungate terapie antibiotiche porta a pensare che la cusa dei suoi disturbi non sia di tipo infettivo, d'ogni modo stupisce che l'esame delle urine non abbia rilevato alcuna alterazione di sorta, neanche minima. La situazione deve essere opportunamnte valutata da un nostro Collega specialista in urologia, ma per risparmiar tempo sarebbe assai meglio che lei si presentasse alla visita già con gli esiti disponibili di una ecografia dell'apparato urinario.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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