Tubercolosi urogenitale?
Buonasera,
desidero chiedere una vostra opinione per via del problema che periodicamente mi affligge.
Ho 40 anni e da molti anni soffro a periodi alterni di infiammazioni, uretriti e prostatiti. Nel 2002 ho avuto infezione da Clamidya curata con successo, in seguito sono stato bene per diversi anni.
Nel 2008 ho subito intervento di varicocele sx il che ha migliorato di molto i valori del mio spermiogramma tanto che sono riuscito ad avere un figlio.
In seguito però ho sofferto varie volte di uretriti e prostatiti (escherichia coli, enterococco faecalis) curate con appositi antibiotici a seguito dell'esame colturale.
Tramite queste cure ho trovato subito sollievo ma il periodo più lungo di tranquillità non ha superato l'anno e mezzo.
L'ultima terapia è stata fatta un anno e mezzo fa con un ciclo di Levoxacin ma ad oggi si ripresentano alcuni sintomi:
-Leggero bruciore durante la minzione
-necessità di urinare spesso durante il giorno (circa 8-10 volte) anche se l'assunzione di liquidi non supera i 2 litri. Ogni volta che vado ad urinare comunque l'emissione di liquidi è abbondante. Non avverto comunque la sensazione di necessità di urinare a vescica vuota.
-L'ultimo sintomo è un fastidiosissimo dolore all'asta del pene (in particolare nella parte sottostante) durante l'erezione. Ultimamente è quasi debilitante per i rapporti sessuali. Questo però accade solo durante l'erezione nulla avverto in fase di riposo.
Durante l'eiaculazione non avverto bruciori o altro.
Le ultime analisi delle urine riportano tutti i valori entro la norma tranne i leucociti che da sono 150 (valori accettabili 2-20). Anche ad aprile 2015 solo i leucociti erano fuori valore 250.
Gli esami del sangue sono nella norma salvo L'emoglobina leggermente inferiore 13,5 (valori rif. 14-17).
L'urologo mi ha visitato (19/11/2015) con ecografia, controllo della prostata ed ha detto che è tutto nella norma, se i fastidi proseguono rifare una spermiocoltura (negativa ad aprile 2015) ed un esame colturare delle urine.
Ad oggi però, visto che i disturbi non cessano ed il dolore in fase di erezione è peggiorato mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha consigliato ulteriore esame delle urine con il colturale b. koch (tubercolosi).
Questo sinceramente mi angoscia un po'.
Per il resto godo di buona salute non particolari problemi salvo una leggera ipertensione per la quale sto assumento mezza pastiglia di bisoprorolo 25 mg al giorno.
Ringrazio in anticipo chi volesse darmi una consulenza.
Saluti
Angelo
desidero chiedere una vostra opinione per via del problema che periodicamente mi affligge.
Ho 40 anni e da molti anni soffro a periodi alterni di infiammazioni, uretriti e prostatiti. Nel 2002 ho avuto infezione da Clamidya curata con successo, in seguito sono stato bene per diversi anni.
Nel 2008 ho subito intervento di varicocele sx il che ha migliorato di molto i valori del mio spermiogramma tanto che sono riuscito ad avere un figlio.
In seguito però ho sofferto varie volte di uretriti e prostatiti (escherichia coli, enterococco faecalis) curate con appositi antibiotici a seguito dell'esame colturale.
Tramite queste cure ho trovato subito sollievo ma il periodo più lungo di tranquillità non ha superato l'anno e mezzo.
L'ultima terapia è stata fatta un anno e mezzo fa con un ciclo di Levoxacin ma ad oggi si ripresentano alcuni sintomi:
-Leggero bruciore durante la minzione
-necessità di urinare spesso durante il giorno (circa 8-10 volte) anche se l'assunzione di liquidi non supera i 2 litri. Ogni volta che vado ad urinare comunque l'emissione di liquidi è abbondante. Non avverto comunque la sensazione di necessità di urinare a vescica vuota.
-L'ultimo sintomo è un fastidiosissimo dolore all'asta del pene (in particolare nella parte sottostante) durante l'erezione. Ultimamente è quasi debilitante per i rapporti sessuali. Questo però accade solo durante l'erezione nulla avverto in fase di riposo.
Durante l'eiaculazione non avverto bruciori o altro.
Le ultime analisi delle urine riportano tutti i valori entro la norma tranne i leucociti che da sono 150 (valori accettabili 2-20). Anche ad aprile 2015 solo i leucociti erano fuori valore 250.
Gli esami del sangue sono nella norma salvo L'emoglobina leggermente inferiore 13,5 (valori rif. 14-17).
L'urologo mi ha visitato (19/11/2015) con ecografia, controllo della prostata ed ha detto che è tutto nella norma, se i fastidi proseguono rifare una spermiocoltura (negativa ad aprile 2015) ed un esame colturare delle urine.
Ad oggi però, visto che i disturbi non cessano ed il dolore in fase di erezione è peggiorato mi sono recato dal medico di famiglia che mi ha consigliato ulteriore esame delle urine con il colturale b. koch (tubercolosi).
Questo sinceramente mi angoscia un po'.
Per il resto godo di buona salute non particolari problemi salvo una leggera ipertensione per la quale sto assumento mezza pastiglia di bisoprorolo 25 mg al giorno.
Ringrazio in anticipo chi volesse darmi una consulenza.
Saluti
Angelo
[#1]
Il sospetto di una tubercolosi uro-genitale nel suo caso sarebbe unicamente sorretto dalla costante presenza di glubuli bianchi nelle urine, dubbio legittimo del suo medico curante assai scrupoloso, ma per il resto l'evoluzione dei suoi disturbi non è altrettanto suggestivo. Piuttosto, ci parrebbe l'espressione abbastanza tipica di una prostatite cronica, situazione tanto comune quanto frustrante sia per i pazienti che per medici e specialisti. D'ogni modo, vedremo il risultato di questo esame, è pur sempre utile eseguirlo, anche se i presupposti non sono così evidentemente sospetti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la celere risposta.
Nel frattempo ho consegnato il materiale biologico per l'esame, l'unico problema è che i tempi di risposta sono fissati in 3 mesi, vista la tipologia di esame.
Nella mail precedente mi sono dimenticato di segnalare come disturbo anche dei dolori temporanei all'inguine su entrambe i lati. Più che all'inguine diciamo che sono posizionati all'altezza del pube lateralmente.
Di solito sono sintomi dolorosi che avverto solo al tatto, compaiono dal nulla, durano qualche giorno, una settimana o due e poi scompaiono per ricomparire magari dopo mesi.(non sono frequenti ma mi accompagnano periodicamente da qualche anno)
Secondo Lei, al fine di non intraprendere cure specifiche senza i necessari risultati degli esami clinici, cosa è possibile fare in questo periodo di attesa per attenuare i sintomi fastidiosi?
Come anticipato in precedenza infatti più che il leggero bruciore durante la minzione ciò che crea grave disagio è il dolore al pene durante l'erezione che ultimamente rende pressochè impossibili i rapporti sessuali.
In attesa le porgo cordiali saluti.
La ringrazio per la celere risposta.
Nel frattempo ho consegnato il materiale biologico per l'esame, l'unico problema è che i tempi di risposta sono fissati in 3 mesi, vista la tipologia di esame.
Nella mail precedente mi sono dimenticato di segnalare come disturbo anche dei dolori temporanei all'inguine su entrambe i lati. Più che all'inguine diciamo che sono posizionati all'altezza del pube lateralmente.
Di solito sono sintomi dolorosi che avverto solo al tatto, compaiono dal nulla, durano qualche giorno, una settimana o due e poi scompaiono per ricomparire magari dopo mesi.(non sono frequenti ma mi accompagnano periodicamente da qualche anno)
Secondo Lei, al fine di non intraprendere cure specifiche senza i necessari risultati degli esami clinici, cosa è possibile fare in questo periodo di attesa per attenuare i sintomi fastidiosi?
Come anticipato in precedenza infatti più che il leggero bruciore durante la minzione ciò che crea grave disagio è il dolore al pene durante l'erezione che ultimamente rende pressochè impossibili i rapporti sessuali.
In attesa le porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 04/12/2015.
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