Stenosi uretrale prostatico-membranosa
Buonasera, da 5 anni soffro di ivu ricorrenti nella misura di 5/6 episodi all'anno. L'episodio iniziale e' stato classificato come prostatite acuta , evoluta credo col tempo in cronica. Le cure antibiotiche hanno sinora sempre avuto successo ( ho comunque delle resistenze ) contro l' e.coli causa del tutto. L'ultimo esame fatto , alla luce del ridotto flusso urinario, e' stata una cistografia retrograda e minzionale che ha evidenziato una "apprezzabile restringimemto dell'uretra nel tratto prostatico-membranoso".
Faccio presente che la mia prostata e' di 22 gr. , che il mio residuo minzionale ( rilievo ecografico) e' di 10 cc , ho 50 anni e faccio sport regolarmente infine non ho vizi di alcun genere.
Come supporto alla dieta rigorosa assume fermenti probiotici e mannosio regolarmente.
Secondo voi la soluzione potrebbe essere un intervento di uretrotomia + tuip ?
Grazie in anticipo per i Vs consigli!
Faccio presente che la mia prostata e' di 22 gr. , che il mio residuo minzionale ( rilievo ecografico) e' di 10 cc , ho 50 anni e faccio sport regolarmente infine non ho vizi di alcun genere.
Come supporto alla dieta rigorosa assume fermenti probiotici e mannosio regolarmente.
Secondo voi la soluzione potrebbe essere un intervento di uretrotomia + tuip ?
Grazie in anticipo per i Vs consigli!
Caro signore,
assolutamente d accordo sulla soluzione proposta.
assolutamente d accordo sulla soluzione proposta.

Utente
Grazie per la conferma, il mio timore era dovuto dal fatto che ho letto sul web
che , questo tipo di intervento ha una possibilità di successo del 50% circa , e che
anzi la monovra endoscopica se non risolutiva potrebbe peggiorare la situazione.
Mi devo far forza e affronare la situazione.Saluti
che , questo tipo di intervento ha una possibilità di successo del 50% circa , e che
anzi la monovra endoscopica se non risolutiva potrebbe peggiorare la situazione.
Mi devo far forza e affronare la situazione.Saluti
Caro signore,
che la sua sia una patologia rognosa è vero, che tale intervento per la sua delicatezza debba essere eseguito da bravo collega è vero, che a volte non sia risolutivo (30%) è vero, ma che sia l' unica strada percorribile è altrettanto vero.
che la sua sia una patologia rognosa è vero, che tale intervento per la sua delicatezza debba essere eseguito da bravo collega è vero, che a volte non sia risolutivo (30%) è vero, ma che sia l' unica strada percorribile è altrettanto vero.

Utente
Buonasera Dottore,
Mi chiedevo anche se una stenosi asintomatica, intendo senza che causi infezioni (urine con batteri ma senza leucocituria) , debba essere ugualmente trattata chirurgicamente.
Saluti e sempre grazie per le Vs preziose risposte.
Mi chiedevo anche se una stenosi asintomatica, intendo senza che causi infezioni (urine con batteri ma senza leucocituria) , debba essere ugualmente trattata chirurgicamente.
Saluti e sempre grazie per le Vs preziose risposte.
Delle stenosi asintomatiche non ci accorge.

Utente
Buonasera, giusto diciamo allora di stenosi senza ricadute a livello di ivu, e' da 30 gg che non prendo antibiotici, ho il flusso ridotto ma i sintomi sembrano migliorati.
allora diciamo che la paura fa 90, ma facciamo sì che non faccia 180.

Utente
Dottori buonasera,
Ho provveduto a fare anche una uroflussometria che esprime i seguenti risultati:
*********************************
flusso massimo 15,3 ml/s
flusso medio 11 ml/s
volume vuotato 367 ml
tempo 34 secondi
tempo di svuotamento flusso massimo 10 secondi
residuo urine n.a. ml
*********************************
Ebbene ora mi trovo ad un bivio:
L'urologo A mi dice uretrotomia+tuip
L'urologo B mi dice cistoscopia , valutazione della stenosi ed eventuale
dilatazione che poi dovrei porseguire ad effettuare da solo (inizialmente una volta
la settimana)
Quale delle due soluzioni proposte garantisce maggiori probabilità di successo?
L'urologo B dice inoltre che la prostata non deve essere comunque toccata.
Si tratta di un equazione a 1000 incognite lo so, mi interessa solo un opinione frutto della Vs preziosa esperienza.
Mi chiedevo inoltre se mi conviene resistere ancora come ho fatto negli ultimii 5 anni, oppure se cosi' facendo rischio qualcosa.
Grazie!
Ho provveduto a fare anche una uroflussometria che esprime i seguenti risultati:
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flusso massimo 15,3 ml/s
flusso medio 11 ml/s
volume vuotato 367 ml
tempo 34 secondi
tempo di svuotamento flusso massimo 10 secondi
residuo urine n.a. ml
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Ebbene ora mi trovo ad un bivio:
L'urologo A mi dice uretrotomia+tuip
L'urologo B mi dice cistoscopia , valutazione della stenosi ed eventuale
dilatazione che poi dovrei porseguire ad effettuare da solo (inizialmente una volta
la settimana)
Quale delle due soluzioni proposte garantisce maggiori probabilità di successo?
L'urologo B dice inoltre che la prostata non deve essere comunque toccata.
Si tratta di un equazione a 1000 incognite lo so, mi interessa solo un opinione frutto della Vs preziosa esperienza.
Mi chiedevo inoltre se mi conviene resistere ancora come ho fatto negli ultimii 5 anni, oppure se cosi' facendo rischio qualcosa.
Grazie!
dopo tutte quelle infezioini aspettare non credo sia opporyuno. Personalmente preferisco la prima soluzione, ma sono tecniche fortemente dipendenti da aperatore.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.8k visite dal 21/11/2015.
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