Prostatite o carcinoma?
Buongiorno, mio marito di 56 anni avvertiva da una settimana un dolore alla minzione, difficoltà ad iniziare il mitto e lieve dolore pelvico. A distanza da due giorni dell'inizio del disturbo ha presentato lieve aumento della temperatura brividi e dolore alle ossa. Che si è risolto in un paio di giorni.
Alla progressione delle difficoltà urinarie il medico di base ha prescritto esame delle urine con culturale e psa specifico e successivamente terapia antibiotica per sospetta prostatite. Gli esami del sangue mostrano un valore di psa di 31 quando il limite è 4 e un percentuale fra psa libero e totale del 6%. Negativo alla presenza di batteri.
Ora la mia domanda è potrebbe trattarsi sulla base dei valori rilevati di carcinoma? O è più probabile si tratti di un infiammazione?
Mio marito non ha aveva mai avvertito disturbi urinari e il psa a marzo data dell'ultimo esame era ad un valore pari a 1.09.
Sussiste familiarità per la patologia.
Grazie. Attendo risposta
Alla progressione delle difficoltà urinarie il medico di base ha prescritto esame delle urine con culturale e psa specifico e successivamente terapia antibiotica per sospetta prostatite. Gli esami del sangue mostrano un valore di psa di 31 quando il limite è 4 e un percentuale fra psa libero e totale del 6%. Negativo alla presenza di batteri.
Ora la mia domanda è potrebbe trattarsi sulla base dei valori rilevati di carcinoma? O è più probabile si tratti di un infiammazione?
Mio marito non ha aveva mai avvertito disturbi urinari e il psa a marzo data dell'ultimo esame era ad un valore pari a 1.09.
Sussiste familiarità per la patologia.
Grazie. Attendo risposta
[#1]
Cara utente,
il quadro descritto è suggestivo di prostatite acuta batterica.
Il PSA è l'ULTIMA cosa da fare in caso di prostatite acuta, in quanto i valori sono sicuramente falsati.
Il carcinoma è sempre asintomatico, tranne che in fase molto avanzata dove i sintomi sono legati alle metastasi (cosa che assolutamente incompatibile con la storia clinica di suo marito).
Va da sé che la familiarità per patologia maligna impone successivi controlli con PSA totale e visita urologica, lontano dai rapporti sessuali, una volta che il quadro acuto (prostatite) si sia completamente risolto.
Cordialità
il quadro descritto è suggestivo di prostatite acuta batterica.
Il PSA è l'ULTIMA cosa da fare in caso di prostatite acuta, in quanto i valori sono sicuramente falsati.
Il carcinoma è sempre asintomatico, tranne che in fase molto avanzata dove i sintomi sono legati alle metastasi (cosa che assolutamente incompatibile con la storia clinica di suo marito).
Va da sé che la familiarità per patologia maligna impone successivi controlli con PSA totale e visita urologica, lontano dai rapporti sessuali, una volta che il quadro acuto (prostatite) si sia completamente risolto.
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
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Utente
Buongiorno dottore, volevo avere nuovamente una sua opinione del caso di mio marito.
Come le avevo detto dopo la presunta diagnosi mio marito ha fatto un ciclo di antibiotico levofloxacina per 20 giorni, al termine della cura ha rifatto il psa che è risultato 7,5 ancora sopra la soglia ma in ribasso rispetto al valore 31 rilevato precedentemente. Dopo la cura i bruciori e le difficoltà alla minzione sembrano essere sparite ma riferisce ancora di avere un getto urinario ridotto rispetto a prima e dei lievi festidi a star seduto a livello prostatico! Il medico di base ha prescritto il bactrim per due settimane per trattare i fastidi ma senza esiti di miglioramento! quindi ha convenuto procedere con alcune indagini: test uroflussometria e eco-addome e successivamente visita urologica. Nel frattempo ha prescritto un antinfiammatorio prostatico.
Che ne pensa della situazione in base alle nuove informazioni secondo lei si tratta ancora di prostatite acuta?
Ps le indagini devono ancora essere fatte!
La ringrazio per la disponibilità. Attendo risposta
Come le avevo detto dopo la presunta diagnosi mio marito ha fatto un ciclo di antibiotico levofloxacina per 20 giorni, al termine della cura ha rifatto il psa che è risultato 7,5 ancora sopra la soglia ma in ribasso rispetto al valore 31 rilevato precedentemente. Dopo la cura i bruciori e le difficoltà alla minzione sembrano essere sparite ma riferisce ancora di avere un getto urinario ridotto rispetto a prima e dei lievi festidi a star seduto a livello prostatico! Il medico di base ha prescritto il bactrim per due settimane per trattare i fastidi ma senza esiti di miglioramento! quindi ha convenuto procedere con alcune indagini: test uroflussometria e eco-addome e successivamente visita urologica. Nel frattempo ha prescritto un antinfiammatorio prostatico.
Che ne pensa della situazione in base alle nuove informazioni secondo lei si tratta ancora di prostatite acuta?
Ps le indagini devono ancora essere fatte!
La ringrazio per la disponibilità. Attendo risposta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 18/11/2015.
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