Tumore prostata - cause
Salve Dottori,
ho 54 anni e mezzo; nel novembre 2011, a fronte di qualche problema erettile e dopo relativa visita specialistica, ho iniziato ad utilizzare microiniezioni di Caverject.
Lo specialista mi fornì una fialetta di soluzione già precostituita contenente diverse dosi, con la rassicurazione che tale prodotto poteva essere utilizzato tranquillamente, se opportunamente conservato, per diversi mesi (anche un paio di anni); in effetti ho poi utilizzato tale fialetta per una quindicina circa (massimo 20) di microiniezioni, nell'arco di un paio di anni.
Purtroppo nell'ottobre del 2014 (quindi a 53 anni d'età), dopo alcuni anni di valori PSA in crescita e un paio di biopsie (la prima negativa), mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico (confinato entro la capsula), che ho dovuto rimuovere con la prostatectomia radicale, senza altri tipi di terapia.
Aggiungo la familiarità, in quanto anche a mio padre venne diagnosticata la stessa malattia a 74 anni d'eta'.
Solo ultimamente ho notato che li "bugiardino" del Caverject prevede che tale soluzione andrebbe utilizzata, una volta ricostituita, immediatamente od al massimo entro 24 ore.
Il mio dubbio/domanda che voglio porVi è se tale soluzione ricostituita e conservata fino a 24 mesi, possa aver sviluppato una qualche forma di tossicità ed essere stata una causa o concausa del carcinoma alla prostata.
RingraziandoVi fin d'ora per l'attenzione, invio cordiali saluti
ho 54 anni e mezzo; nel novembre 2011, a fronte di qualche problema erettile e dopo relativa visita specialistica, ho iniziato ad utilizzare microiniezioni di Caverject.
Lo specialista mi fornì una fialetta di soluzione già precostituita contenente diverse dosi, con la rassicurazione che tale prodotto poteva essere utilizzato tranquillamente, se opportunamente conservato, per diversi mesi (anche un paio di anni); in effetti ho poi utilizzato tale fialetta per una quindicina circa (massimo 20) di microiniezioni, nell'arco di un paio di anni.
Purtroppo nell'ottobre del 2014 (quindi a 53 anni d'età), dopo alcuni anni di valori PSA in crescita e un paio di biopsie (la prima negativa), mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico (confinato entro la capsula), che ho dovuto rimuovere con la prostatectomia radicale, senza altri tipi di terapia.
Aggiungo la familiarità, in quanto anche a mio padre venne diagnosticata la stessa malattia a 74 anni d'eta'.
Solo ultimamente ho notato che li "bugiardino" del Caverject prevede che tale soluzione andrebbe utilizzata, una volta ricostituita, immediatamente od al massimo entro 24 ore.
Il mio dubbio/domanda che voglio porVi è se tale soluzione ricostituita e conservata fino a 24 mesi, possa aver sviluppato una qualche forma di tossicità ed essere stata una causa o concausa del carcinoma alla prostata.
RingraziandoVi fin d'ora per l'attenzione, invio cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Il consiglio di un utilizzo rapido è giustificato perlopiù da motivi legati alla possibile infezione del prodotto, visto che l'integrità del flaconcino viene in qualche modo alterata nella procedura di diluizione. Più difficile pensare che vi sia una reale perdita di efficacia (della quale lei si sarebbe assai verosimilmente accorto), ma del tutto inverosimile pensare che la prostaglandina possa avere influito sulla genesi e lo sviluppo del tumore. Stia sereno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 14/11/2015.
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