Finasteride e dolore ai testicoli
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 25 anni.
Mi scuso anticipatamente se questo intervento sarà un po' lungo ma credo sia giusto fornirvi una descrizione accurata per facilitarvi la valutazione.
Circa un mese fa, per contrastare l'alopecia androgenetica (che già trattavo da due anni e tratto tutt'ora con minoxidil 5% topico) dietro a prescrizione della mia dermatologa di fiducia ho iniziato ad assumere finasteride 1,25mg (1 quartino di pastiglia da 5mg).
Per dovere di cronaca riporto che dal terzo giorno di assunzione ho notato che lo sperma era diventato più liquido, ma questo problema è rientrato spontaneamente entro pochi giorni.
Il motivo per cui vi scrivo è un'altro: dal quarto giorno ho notato un leggero fastidio al testicolo sinistro, che mi ha portato a sospendere spontaneamente il farmaco.
Il giorno successivo il fastidio è diventato dolore acuto e si è esteso a tutto lo scroto, pur restando più forte a sinistra e comunque indipendente dal tatto.
Ho telefonato alla guardia medica, che dalla descrizione dei sintomi ha escluso la torsione dei testicoli e mi ha consigliato di assumere un antinfiammatorio.
Ho quindi preso del ketoprofene (me lo porto sempre dietro), e questo ha calmato il dolore acuto diffuso, ma il fastidio al testicolo sinistro è rimasto.
Nella settimana che ha seguito, senza assumere la finasteride, non si sono più verificati episodi di dolore acuto ma il fastidio è rimasto.
Mi sono fatto visitare da un'urologa, che ha rilevato che (leggo il referto) i didimi sono in sede e la prostata è nella norma.
Mi ha consigliato un'ecodoppler scrotale e una spermiocoltura, e 5 giorni di antinfiammatori:
Mi ha anche detto che secondo lei la finasteride non provoca questi problemi, tantomeno in tempi così brevi, e che secondo lei potevo riprendere ad assumerla (parere condiviso dal mio medico di base che ho nel frattempo informato).
Così ho ripreso ad assumere il farmaco, è il fastidio al testicolo è rimasto più o meno invariato, senza episodi acuti ma senza scomparire mai del tutto.
Nel frattempo ho fatto gli esami richiesti: la spermiocoltura è risultata negativa e l'ecodoppler scrotale ha escluso epididimite e varicocele, pur rilevando una ciste di 6mm proprio nel testicolo sinistro, anche se a detta del medico è una cosa molto comune che non dovrebbe creare problemi.
Ora, fermo restando che rimango in contatto con la dermatologa e il medico di base, e rivedrò anche l'urologa, ma vorrei avere una seconda opinione: ritenete che i miei problemi siano riconducibili alla finasteride? Ritenete sensato sospendere, almeno temporaneamente il farmaco, almeno per un periodo più lungo?
Ci tengo a precisare che fino ad ora non ho avuto nessuno dei disturbi comunemente associati alla finasteride, come disfunzione erettile, calo della libido, diminuzione dell'eiaculato e depressione.
Grazie in anticipo per il vostro tempo e cordiali saluti.
Sono un ragazzo di 25 anni.
Mi scuso anticipatamente se questo intervento sarà un po' lungo ma credo sia giusto fornirvi una descrizione accurata per facilitarvi la valutazione.
Circa un mese fa, per contrastare l'alopecia androgenetica (che già trattavo da due anni e tratto tutt'ora con minoxidil 5% topico) dietro a prescrizione della mia dermatologa di fiducia ho iniziato ad assumere finasteride 1,25mg (1 quartino di pastiglia da 5mg).
Per dovere di cronaca riporto che dal terzo giorno di assunzione ho notato che lo sperma era diventato più liquido, ma questo problema è rientrato spontaneamente entro pochi giorni.
Il motivo per cui vi scrivo è un'altro: dal quarto giorno ho notato un leggero fastidio al testicolo sinistro, che mi ha portato a sospendere spontaneamente il farmaco.
Il giorno successivo il fastidio è diventato dolore acuto e si è esteso a tutto lo scroto, pur restando più forte a sinistra e comunque indipendente dal tatto.
Ho telefonato alla guardia medica, che dalla descrizione dei sintomi ha escluso la torsione dei testicoli e mi ha consigliato di assumere un antinfiammatorio.
Ho quindi preso del ketoprofene (me lo porto sempre dietro), e questo ha calmato il dolore acuto diffuso, ma il fastidio al testicolo sinistro è rimasto.
Nella settimana che ha seguito, senza assumere la finasteride, non si sono più verificati episodi di dolore acuto ma il fastidio è rimasto.
Mi sono fatto visitare da un'urologa, che ha rilevato che (leggo il referto) i didimi sono in sede e la prostata è nella norma.
Mi ha consigliato un'ecodoppler scrotale e una spermiocoltura, e 5 giorni di antinfiammatori:
Mi ha anche detto che secondo lei la finasteride non provoca questi problemi, tantomeno in tempi così brevi, e che secondo lei potevo riprendere ad assumerla (parere condiviso dal mio medico di base che ho nel frattempo informato).
Così ho ripreso ad assumere il farmaco, è il fastidio al testicolo è rimasto più o meno invariato, senza episodi acuti ma senza scomparire mai del tutto.
Nel frattempo ho fatto gli esami richiesti: la spermiocoltura è risultata negativa e l'ecodoppler scrotale ha escluso epididimite e varicocele, pur rilevando una ciste di 6mm proprio nel testicolo sinistro, anche se a detta del medico è una cosa molto comune che non dovrebbe creare problemi.
Ora, fermo restando che rimango in contatto con la dermatologa e il medico di base, e rivedrò anche l'urologa, ma vorrei avere una seconda opinione: ritenete che i miei problemi siano riconducibili alla finasteride? Ritenete sensato sospendere, almeno temporaneamente il farmaco, almeno per un periodo più lungo?
Ci tengo a precisare che fino ad ora non ho avuto nessuno dei disturbi comunemente associati alla finasteride, come disfunzione erettile, calo della libido, diminuzione dell'eiaculato e depressione.
Grazie in anticipo per il vostro tempo e cordiali saluti.
[#1]
In effetti abbiamo nel tempo rilevato efftti collaterali abbastanza curiosi ed inattesi nei soggetti giovani che assumono la finasteride per motivi non urologici. C'è da dire che nel suo caso il tempo di assunzione è stato veramente molto breve, seppure si siano quasi immediatamente dimostrate delle varisazioni nel liquido che non sapremmo come spiegarci altrimenti. D'ogni modo, la visita diretta e gli accertamenti eseguiti paiono aver escluso ogni possibile alterazione significativa. La zona è molto sensibile, ben si sa, non sono rari i fastidi testicolari nei quali non si riesce a dimostrare alcuna causa. In genere una attenta visita diretta è comunque in grado di indirizzare anche verso cause meno comuni, come le irritazioni su base neurologico/ortopedica. Per quanto riguarda la finasteride, diremmo che la scelta se interrompere o proseguire con attenzione dipende essenzialmente da lei, considerando che l'assunzione a scopo estetico è chiaramente voluttuaria.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Piana,
grazie della celerissima risposta.
Mi rimangono alcuni dubbi. Questo fastidio/dolore va e viene, e nel momento in cui ero sottoposto all'ecografia non era presente: può aver pregiudicato l'esame?
Inoltre, siccome non è facile localizzare un dolore in queste zone (a volte mi si espande al basso ventre, come quando si riceve un pugno), nella sua esperienza, può quello che viene percepito come un dolore ai testicoli, avere in realtà origine nella prostata?
Preciso che durante l'esplorazione rettale non ho avvertito dolori alla prostata, e so anche che documentarsi da soli su internet di argomenti medici può essere controproducente, ma ho letto la testimonianza di una persona che, a detta sua, ha riportato danni permanenti con questo farmaco (la cosiddetta "sindrome post finasteride", immagino ne abbia sentito parlare), e che riferiva che nel primo mese di assunzione ha riportato una sintomatologia simile a quella da me descritta, e che a detta sua questo dolore è dovuto alla finasteride che va ad atrofizzare la prostata, e che il dolore ai testicoli è dovuto al fatto che l'asse ipotalamo ipofisi, per un feedback negativo, va ad aumentare la produzione di testosterone dei testicoli per controbilanciare la carenza di DHT dovuta al farmaco.
Cosa ne pensa a riguardo?
Grazie ancora per la pazienza ed il suo tempo, e le rinnovo i cordiali saluti.
grazie della celerissima risposta.
Mi rimangono alcuni dubbi. Questo fastidio/dolore va e viene, e nel momento in cui ero sottoposto all'ecografia non era presente: può aver pregiudicato l'esame?
Inoltre, siccome non è facile localizzare un dolore in queste zone (a volte mi si espande al basso ventre, come quando si riceve un pugno), nella sua esperienza, può quello che viene percepito come un dolore ai testicoli, avere in realtà origine nella prostata?
Preciso che durante l'esplorazione rettale non ho avvertito dolori alla prostata, e so anche che documentarsi da soli su internet di argomenti medici può essere controproducente, ma ho letto la testimonianza di una persona che, a detta sua, ha riportato danni permanenti con questo farmaco (la cosiddetta "sindrome post finasteride", immagino ne abbia sentito parlare), e che riferiva che nel primo mese di assunzione ha riportato una sintomatologia simile a quella da me descritta, e che a detta sua questo dolore è dovuto alla finasteride che va ad atrofizzare la prostata, e che il dolore ai testicoli è dovuto al fatto che l'asse ipotalamo ipofisi, per un feedback negativo, va ad aumentare la produzione di testosterone dei testicoli per controbilanciare la carenza di DHT dovuta al farmaco.
Cosa ne pensa a riguardo?
Grazie ancora per la pazienza ed il suo tempo, e le rinnovo i cordiali saluti.
[#3]
Tutti questi discorsi possono avere un senso, ma ci pare irragionevole pemsare che solo pochi giorni di terapia siano in grado di innescare queste reazioni, la cui spiegazione fisiologica è comunque tutt'altro che certa. E' molto probabile che questi fastidi scompaiano a medio termine, momento in cui lei potrà decidere serenamente se riprendere o meno la terapia con finasteride.
[#4]
Ex utente
Grazie ancora per la risposta Dottor Piana.
In questi ultimi due giorni, ho deciso di ridurre la dose ad 1/8 di pastiglia, ovvero circa 60mg.
Contatterò comunque quanto prima la specialista che mi segue per decidere se continuare con la terapia o sospenderla, almeno temporaneamente.
Ancora un cordiale saluto.
In questi ultimi due giorni, ho deciso di ridurre la dose ad 1/8 di pastiglia, ovvero circa 60mg.
Contatterò comunque quanto prima la specialista che mi segue per decidere se continuare con la terapia o sospenderla, almeno temporaneamente.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.5k visite dal 01/11/2015.
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