Terazosina

Gent.Li Dottori,

nel periodo estivo ho dovuto diminuire il dosaggio della terazosina (dosaggio di 4 mg prima di andare a letto) a 2 mg causa pressione arteriosa troppo bassa dovuta alle alte temperature. Ora ho provato a riaumentare gradualmente il dosaggio nelle ultime notti, passando a 3 mg, ma al momento gli effetti collaterali sono troppo forti (difficoltá a concentrarmi, leggero mal di testa, nervosismo, spossatezza). So che il corpo necessita di piú tempo per abituarsi all'aumento di dosaggio, ma consigliereste di restare comunque sui 2 mg? Con quel dosaggio sto molto veglio a livello fisico, peró ho paura che poi l'effetto sul problema ostruttivo sia inferiore, anche se non so se ci siano di concreto grandi differenze rispetto a quando ho utilizzato il dosaggio piú alto. Il fatto é che con l'arrivo del freddo i sintomi irritativi causa congestione della vescica potrebbero acutizzarsi. Da tenere in considerazione il fatto che dopo essere stato da diversi urologi, non é stata comunque chiara la causa del flusso urinario da ostruzione, da uretrocistoscopia non sono risultate ostruzioni, e anche dopo risonanza magnetica non risultano cause neurologiche comprovabili.
Aggiungo che ho continui episodi di priapismo durante la notte, credo dovuti alla terazosina (che tollero - almeno nel dosaggio fino a 2 mg - meglio di tamsulosina e alfuzosina, usate in passato e che mi rendevano le giornate impossibili, con tanto di vertigini, vista offuscata, ecc..., la cosa buona della terazosina é proprio il poterla modulare)

Cosa consigliate di fare? So che dovrei rivolgermi di nuovo ad uno specialista di persona ma non ho intenzione di rieffettuare tutti gli esami per l'ennesima volta, specie quelli invasivi.

Grazie in ogni caso,

Cordialmente
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
è ovvio che va usato il dosaggio minimo efficace senza effetti collaterali come sta già facendo lei.
Di recente è stato introdotto in commercio un nuovo alfa litico che forse potrebbe andar meglio nel suo caso nel senso che da meno problemi di cali pressori: la Silodosina con dosaggio modulabile da 4 a 8mg. Provi a riparlarne con il suo curante. E' ovvio che la diagnosi già è stata formulata quindi non è necessario eseguire esami invasivi quali la uretrocistoscopia a differenza della flussometria e valutazione del residuo post-minzionale che può essere utile per verificare che non ci siano stati peggioramenti.


https://www.medicitalia.it/blog/urologia/1169-silodosina-un-nuovo-farmaco-per-il-trattamento-sintomatico-della-ipertrofia-prostatica-benigna.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

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