Cistite recidiva da 10 anni

Buona sera, sono una donna di 55 anni in menopausa. Le scrivo per aver un consulto in merito ad una situazione spiacevole che vivo da circa 10 anni. Come da titolo, il mio problema è la cistite di cui soffro a periodi più o meno lunghi da 10 anni, la situazione sembra migliorare dopo una settimana di antibiotica ma essendo stanca di questa situazione sono stata da un urologo che mi ha solo confermato ciò che tutti i medici mi hanno sempre consigliato, ovvero lavarsi dopo ogni rapporto sessuale, prendere integratori di mirtillo, terapia antibiotica e urinocoltura nel momento dell'infezione, cosa che ho eseguito. Qui le invio i risultati delle analisi:
Esame chimico fisico:
Aspetto opalescente
Colore Giallo chiaro
peso specifico 1019
reazione ph acida
proteine tracce
glucosio assente
chetoni assenti
bilirubina assente
emoglobina assente
urobilina normale
mucopus tracce
esame microscopico:
leucociti 14
emazie 1
rare cellule superficiali dell'epitelio di transizione delle vie urinarie. Notevole batteriuria.
Urinocoltura:
positiva per escherichia coli c.b.t.: 600.000 UFC/ml
Antibiogramma:
acido nalidixico sensibile
ampicillina resistente
cefuroxime sensibile
ceftazidime sensibile
co- trimossazolo sensibile
gentamicin senibile
nitrofurantoina intermedio
norfloxacin sensibile
sulfafurazole resistente.
In seguito il medico di base mi ha prescritto una cura a cicli di tavanic per un mese a giorni alterni (3 scatole totali), e mi ha prescritto l'ecografia renale e vie urinarie il referto è il seguente:
reni in sede nei limiti volumetrici presentanti un buon indii parenchimale ed una chiara differenziazione calico pielica e cortico midollare; non si osserva stasi, utero antiverso- flesso, normale per volumetria e struttura. Vescica discretamente distesa strutturalmente regolare. Il dottore mi ha consigliato un esame citologico in tre provette, crede che possa essere utile o si cade nell'eccesso? vorrei arrivare alla fonte di questo malessere che non riesco a superare e che mi fa tanta paura. Dovrei fare seguire la cura antibiotica a mio marito?. La ringrazio anticipatamente per la Sua cordiale attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
I batteri Escherichia Coli non possono originare che dal suo intestino e, come sempre non manchiamo di sottolineare, è perlopiù lì che vanno dirette le maggiori attenzioni. Nella maggior parte dei casi le basse vie urinarie sono vittima di problemi ad esse estranei. E pur vero che i tessuti uro-genitali di una donna in menopausa possono essere più suscettibili all'attacco dei batteri, ma se questi sono presenti in zona, è sempre e comunquie causa di un'alterato equilibrio nella flora batterica intestinale. Questo può essere accompagnato o meno da evidenti malfunzioni (es. stitichezza, colite). Le infezioni delle vie urinarie non sono praticamente mai trasmesse per via sessuale dal maschio alla femmina, può invece talora accadere l'inverso. Se lei fuma, l'esame citologico delle urine è sempre opportuno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buona sera dottore, la ringrazio per il consulto, potrebbe essere anche un prolasso vaginale a causare il mio malessere? Era un'altra ipotesi vagliata dal medico di bas. Non sono una fumatrice, non ho mai fumato in vita mia, Lei dice che é comunque opportuno affrontare l'esame citologico? La ringrazio tanto per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Il prolasso può essere un altro fattore favorente, ma ovviamente non ha in sè carica batterica, che - come abbiamo detto - origina esclusivamente a livello intestinale.
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Utente
Utente
Che tipo di esame mi consiglierebbe allora? Ho letto di un vaccino che in Italia non esiste in commercio contro l' e. Coli si tratta di legende metropolitane? Sarebbe in grado di fornirmi, con i soli dati che le ho dato, un giudizio riguardo alla cura con antibiotico? Ritornerà non appena smetterò di prendere l'antibiotico? La ringrazio ancora moltissimo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Come funziona il suo intestino? Ha mai provato ad assumere con continuità fermenti lattici, probiotici e yoghurt?
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Utente
Utente
Il mio intestino é alquanto bizzoso e per facilitarne la motilità utilizzo sia metodi quali l'ingestione di frutta e verdura, cerco di bere 2 litri d'acqua al giorno per quanto riguarda gli yoghurt non ne vado matta ma mi forzo a mangiarne quando mi sento particolarmente bloccata...in questo periodo però ho un alvo perlopiù regolare.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Abbiamo idea che finché il suo intestino sarà "bizzoso", qualsiasi sforzo di curare la cistite solo dal versante urologico sarà destinato ad essere vano. L'apporto più importante sarà invece quello del nutrizionista ed eventualmente del gastro-enterologo. Ovviamente in questo quadro la prescrizione di antibiotici dovrà essere costantemente improntata alla massima parsimonia. le manifestazioni più semplici dovranno essere inizialmente trattate unicamente con la diluizione forzata delle urine. La prescrizione empirica di antibiotici dovrà essere limitata a quando i disturbi sono veramente molto intensi, vi è febbre o sanguinamento.
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Utente
Utente
Non presento nessuna delle due condizioni ma credo che il mio benessere sia imputabile all'antibiotico il problema sembra risolversi dopo un ciclo di antibiotici e tornare nuovamente dopo 3/4 mesi con picchi in cui é presente anche lievissima ematuria oltre ai tipici "sentori" della cistite, cdopo di che cedo e ritorno al monuril salva-vita, ma vorrei una soluzione definitiva o quanto meno, meno compromettente.
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Utente
Utente
Dottore mi chiedevo se ci fosse stato qualcosa che non andasse ai reni e agli organi presi in esame con l'ecografia, si sarebbe visto dall'ecografia?lo chiedo perché sto prendendo in esame il pensiero di fare la citologica.grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Certamente sì.
La citologia urinaria è un esame particolare, anche se molto semplice da eseguire. In linea di massima è difficile che vi siano indicazioni in giovane età e certamente non in situazioni di semplice infezione/infiammazione. Il giudizio deve essere comunque solo dello specialista.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore ho effettuato l'esame citologico per stare più tranquilla...le invio la diagnosi. Strisci costituiti da numerosi granulociti neutrofili, rare emazie, cellule pavimentose e transizionali distrofiche. Utile ripetere l'esame dopo terapia. Cosa ne pensa? Devo preoccuparmi? Grazie mille per l'aiuto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
E' l'esito tipico di un esame citologico urinario che si può incontrare in una situazione infiammatoria. L'assenza di elementi atipici, come ampiamente prevedibile, è tranquillizzante, ma come abbiamo già detto questa non è un'indagine particolarmente indicata in questo caso.
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Utente
Utente
Sto continuando a seguire la cura datami dall'urologo e secondo lei che tipo di esame sarebbe più mirato per la mia condizione? La ringrazio ancora molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Nelle manifestazioni più clamorose, vi possono essere indicazioni ad una valutazione endoscopica, tra l'altro molto semplice nel sesso femminile. Comunque, anche qui le indicazioni vanno poste in modo ragionato dallo specialista e non solo per cercare una ipotetica tranquillità. Sugli aspetti del suo caso ci pare di aver già ripetutamente commentato nei nostri precedenti contributi.
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Utente
Utente
La ringrazio, proporrò al medico curante quest'ulteriore opzione.
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