Dolore alla base del pene

Salve,
Da ormai un anno (tempo protrattosi terribilmente a causa della mia noncuranza, lo ammetto) tribolo con un dolore alla base del pene, la cui diagnosi non è ancora stata definita.
In pratica, è un dolore che è principiato a distanza di un''oretta da un rapporto con la mia partner d''allora, il pene era nuovamente eretto nei pantaloni un po'' stretti, e contraendo ho sentito una "fitta" alla base del pene (da profano, ho pensato li'' per li'' ad uno "strappo", a causa della resistenza del jeans stretto). Il dolore è rimasto per qualche secondo, per poi svanire.
Una volta tornato a casa per accertarmi di non aver danneggiato nulla ho provato a tornare in erezione, ma quando ho provato a toccarmi ho sentito un forte dolore sempre nel medesimo punto, cessando quindi immediatamente.
Dopo qualche giorno, ho potuto toccarmi in tranquillità, ma rimaneva questo dolore alla base del pene, principalmente in erezione e se inclinato in alcune posizioni.
Questo dolore è proseguito, e peggiorato progressivamente, da allora.
Adesso se tocco il pene alla base anche quando non è in erezione, sento un fastidio, una sorta di bruciore, ed all''inizio dell''erezione il dolore è abbastanza fastidioso (poi sembra attenuarsi ad erezione completa), inoltre sento del bruciore nella minzione, ed il dolore sembra "essere salito" un po''. Talvolta noto anche che rimane dell''urina in uretra, che contraendo fatico a svuotare.
Ho visitato vari urologi, poichè per studio e lavoro mi sono mosso spesso di regione, il che ha contribuito al ritardo di diagnosi.
Il sunto di tutte le visite fatte è:
-Il primo urologo ha consigliato una coltura ed un esame delle urine ed un''ecografia (per timore di una induratio penis plastica). Coltura delle urine nella norma, esame anche, dall''ecografia non è risultato nulla.
-Un''urologa fece l''esame della prostata, constatando che fosse normale, anzi forse persino piccola e suggerì una ecocolordoppler che non ho mai fatto.
-Di un altro urologo, che visitai anche per risolvere il problema d''un contagio da mollusco contagioso (ormai apparentemente risolto), il referto cita:
E.O. del pene: Piccole lesioni lungo l''asta non dolente e non associate a secrezioni delle medesime.
E.Rettale: Modesto adenoma della prostata, dolente alla palpazione, consistenza parenchimatosa, l''esplorazione non è seguita da liquido seminale.
Si evidenzia piccolo adenoma prostatico con rare aree calcifiche non lobo medio.

Mi diede quindi una terapia a base di Pigenil per 30gg, sospettando potesse essere quella la causa.
Non risolvendo, mi somministrò poi un''altra terapia sospettando un''uretrite, per la quale presi Rifadin x10gg e Aulin per 7 giorni (perdonatemi ma non ricordo i dosaggi e la calligrafia è indecifrabile).
Niente. Vado da un ulteriore urologo, il quale esegue due tamponi uretrali per Trichomonas vaginalis e Clamidia Trachomatis.
Entrambi i tamponi sono negativi.

Avete consigli sul come muovermi per risolvere finalmente il problema?
Grazie mille!
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,la negatività dell'ecocolordoppler e della ecografia prostatica e scrotale,in aggiunta a quella evinta dagli esami ematochimici ed urinari,deve tranquillizzare.A questo punto,conviene affidarsi al giudizio unico di uno specialista reale.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Utente
Utente
Provvederò appena avrò un medico curante nell'attuale domicilio, grazie per avermi tranquillizzato.
Approfitto per una richiesta, che porrò anche al mio andrologo, poichè mi rendo conto che è un dato difficilmente interpretabile e non necessariamente correlato alla mia richiesta iniziale.
Semplicemente per soddisfare una mia curiosità, il medico curante della vecchia residenza mi ha fatto fare esami di due valori di cui volevo venire a conoscenza, testosterone libero ed estradiolo.

Testosterone libero: 7.76 pg/ml
Estradiolo: 62.00 pg/ml

Dai valori risultano rispettivamente sotto e sopra i valori di norma. Il mio medico curante ha detto che sono dati che da soli vogliono dire poco, lievemente alterati, ma non preoccupanti, ma non ha effettivamente risposto alla mia domanda sul cosa possa causare tale alterazioni.
Ammetto che, essendo un soggetto abbastanza ansioso, questo interrogativo irrisolto (per ora) un pochino mi turba.
Trova che la cosa richieda urgenti accertamenti? Perchè non potrò avere il medico curante prima di un mesetto, per problemi burocratici con le ASL.
Premetto che non sento particolari sintomatologie quali calo di libido, difficoltà erettorie o similari.
L'erezione forse potrebbe risultarmi un po' meno intensa del normale, e non faccio caso da un po' alle erezioni mattutine, ma passando un periodo abbastanza stressante, penso possa essere fisiologico.

Cordiali saluti, e scusi se approfitto della sua disponibilità.

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