Orchialgia
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 30 anni, libero professionista, sportivo che da 25 anni pratica calcio.
A seguito di un fastidio avvertito al testicolo dx mi sono recato da un urologo per farmi visitare. Dalla visita mi è stata diagnosticata una orchialgia di natura radicolitica che il medico ha giustificato sostenendo che la causa è da ricercare in una errata postura nel luogo di lavoro. Premetto che lavoro in ufficio e sto seduto almeno 9 ore al giorno, le sedute non sono molto comode e, in effetti, al fastidio testicolare dx si accompagna anche un dolore (non proprio insopportabile) nella parte destra della schiena, appena sopra al bacino.
Per puro scrupolo ho eseguito un'eco testicolare nella quale si rilevano didimi in sede, simmetrici, regolari per dimensioni, morfologia ed ecostruttura, senza aspetti nodulari. Epididimi regolari. Non aumentata vascolarizzazione. Non falde di idrocele né segni di varicocele. Ad avviso della dottoressa che ha eseguito l'eco si tratta di una infiammazione di un qualche nervo che ha coinvolto anche il testicolo, avvalorando la tesi dell'urologo.
L'urologo mi ha prescritto per 10 gg l'assunzione di Voltfast in compresse (per i primi 5 gg due pasticche al dì, per i successivi 5 giorni solo una pastiglia). A distanza di circa 15 giorni il fastidio testicolare è notevolmente diminuito ma, a volte, sembra quasi ripresentarsi. Al tatto mi pare, ora come prima di eseguire la visita, di sentire l'epididimo ingrossato però, ripeto, era uno status che vigeva anche prima di recarmi dall'urologo.
Ora, preso atto che sono sostanzialmente avverso all'assunzione di forti medicinali come il Voltfast, vi chiedo un consiglio su come agire. Ovvero, dovrei eseguire ulteriori esami (marcatori tramite esame del sangue) oppure studiare delle soluzioni alternative? Ho pensato anche di rivolgermi ad un fisioterapista per dei massaggi alla schiena nel punto incriminato da cui parte l'infiammazione però, ecco, non so fino a che punto mi possa fare del bene.
Può anche essere che ci sia una parte psicosomatica dietro questo fastidio visto che sono molto ansioso e ipocondriaco.
Chiedo la vostra cortese collaborazione attraverso un semplice consiglio visto che, hic rebus stantibus, qui abbiamo già una diagnosi su carta.
Grazie.
Sono un ragazzo di 30 anni, libero professionista, sportivo che da 25 anni pratica calcio.
A seguito di un fastidio avvertito al testicolo dx mi sono recato da un urologo per farmi visitare. Dalla visita mi è stata diagnosticata una orchialgia di natura radicolitica che il medico ha giustificato sostenendo che la causa è da ricercare in una errata postura nel luogo di lavoro. Premetto che lavoro in ufficio e sto seduto almeno 9 ore al giorno, le sedute non sono molto comode e, in effetti, al fastidio testicolare dx si accompagna anche un dolore (non proprio insopportabile) nella parte destra della schiena, appena sopra al bacino.
Per puro scrupolo ho eseguito un'eco testicolare nella quale si rilevano didimi in sede, simmetrici, regolari per dimensioni, morfologia ed ecostruttura, senza aspetti nodulari. Epididimi regolari. Non aumentata vascolarizzazione. Non falde di idrocele né segni di varicocele. Ad avviso della dottoressa che ha eseguito l'eco si tratta di una infiammazione di un qualche nervo che ha coinvolto anche il testicolo, avvalorando la tesi dell'urologo.
L'urologo mi ha prescritto per 10 gg l'assunzione di Voltfast in compresse (per i primi 5 gg due pasticche al dì, per i successivi 5 giorni solo una pastiglia). A distanza di circa 15 giorni il fastidio testicolare è notevolmente diminuito ma, a volte, sembra quasi ripresentarsi. Al tatto mi pare, ora come prima di eseguire la visita, di sentire l'epididimo ingrossato però, ripeto, era uno status che vigeva anche prima di recarmi dall'urologo.
Ora, preso atto che sono sostanzialmente avverso all'assunzione di forti medicinali come il Voltfast, vi chiedo un consiglio su come agire. Ovvero, dovrei eseguire ulteriori esami (marcatori tramite esame del sangue) oppure studiare delle soluzioni alternative? Ho pensato anche di rivolgermi ad un fisioterapista per dei massaggi alla schiena nel punto incriminato da cui parte l'infiammazione però, ecco, non so fino a che punto mi possa fare del bene.
Può anche essere che ci sia una parte psicosomatica dietro questo fastidio visto che sono molto ansioso e ipocondriaco.
Chiedo la vostra cortese collaborazione attraverso un semplice consiglio visto che, hic rebus stantibus, qui abbiamo già una diagnosi su carta.
Grazie.
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Un tempo ci pare si dicesse "rebus sic stantibus" ... ma forse sta cambiando anche il latino e noi non ce ne siamo accorti!
Scherzi a parte, diremmo che la sua situazione è facilmente interpretabile e non abbiamo alcuna difficoltà a concordare con le conclusioni del nostro Collega. Anzi, ne apprezziamo la professionalità, poiché spesso in questi casi si bombarda l'ignaro paziente con antibiotici ed altre terapie prive di qualsiasi utilità. Purtroppo, l'irritazione dei nervi superficiali che si dipartono dal tratto lombare della colonna (ileo-ipogastrico, ileo-inguinale, genito-femorale) non può essere chiaramente dimostrata tramite alcun accertamento. Pertanto, ci si può basare solo su quanto si evidenzia alla visita diretta. Escludendo altre cause legate direttamente al testicolo ed all'apparato genitale l'urologo ha esaurito il suo compito. La palla passa quindi principalmente al fisiatra/fisioterapista o più propriamente il "posturologo". Questi non è solo lo specialista che interviene dopo l'urologo ... ma colui che sa intepretare i vizi di postura e sa come porvi rimedio
Scherzi a parte, diremmo che la sua situazione è facilmente interpretabile e non abbiamo alcuna difficoltà a concordare con le conclusioni del nostro Collega. Anzi, ne apprezziamo la professionalità, poiché spesso in questi casi si bombarda l'ignaro paziente con antibiotici ed altre terapie prive di qualsiasi utilità. Purtroppo, l'irritazione dei nervi superficiali che si dipartono dal tratto lombare della colonna (ileo-ipogastrico, ileo-inguinale, genito-femorale) non può essere chiaramente dimostrata tramite alcun accertamento. Pertanto, ci si può basare solo su quanto si evidenzia alla visita diretta. Escludendo altre cause legate direttamente al testicolo ed all'apparato genitale l'urologo ha esaurito il suo compito. La palla passa quindi principalmente al fisiatra/fisioterapista o più propriamente il "posturologo". Questi non è solo lo specialista che interviene dopo l'urologo ... ma colui che sa intepretare i vizi di postura e sa come porvi rimedio
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 11/10/2015.
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