Stent ureterale e complicazioni
Buonasera dottori, scrivo perché ho bisogno di aiuto!
Il giorno 2 settembre sono stata operata di endometriosi severa, durante l'intervento mi è stato asportato un nodulo endometriosico dall'uretere destro. Dopo qualche giorno l uretere si è parzialmente ostruito e io sono andata in idronefrosi con fortissimi dolori da colica.
Mi sono state fatte tutte le analisi del caso e mi è stato inserito uno stent ureterale tramite nefrostomia, SENZA la supervisione di un urologo (l intervento si è svolto in radiologia e sono poi stata tenuta in osservazione in ginecologia).
Tanto dolore e tanto sangue. Sono passate due settimane e sto per rientrare in ospedale dato che durante la degenza mi sono beccata la klebsiella pneumoniae alle vie urinarie e il mio rene è di nuovo in idronefrosi. Ho chiesto con insistenza che mi venisse fissato un consulto con l'urologo del centro ma a oggi ancora niente, e io inizio ad avere paura.
Paura perché studiano un po' ho scoperto che l''ostruzione avrebbe potuto essere causata da un'infezione batterica da escherichia coli (che in effetti avevo, dopo la prima operazione) e che forse lo stent si poteva evitare. Paura perché l'intervento è stato fatto sotto guida radiografica e non so quante radiazioni ho assorbito (pare che una sola tac corrisponda a circa 600 radiografie), ma soprattutto paura che al momento della rimozione dello stent la stenosi si ripresenti (o se ne presenti una seconda dovuta magari proprio al cattivo inserimento dello stent) e io cada in un circolo vizioso di cause ed effetti rovinandomi la salute definitivamente (quante tac di controllo devo fare ancora? Quanti interventi radioscopici, se la stenosi si ripresentasse).
E tutto questo senza essere seguita da un vero urologo. Vorrei cambiare centro ma non so a chi rivolgermi, vorrei poter fare i futuri controlli solo con ecografie e risonanze magnetiche senza dovermi sottoporre ancora a radiazioni e soprattutto vorrei essere sicura di essere in buone mani.
Ps. Ho dimenticato di dirvi che nel 2011 ho avuto un melanoma, per il momento senza recidive, ma seguo ancora il follow up e.
Grazie,
Chiara
Il giorno 2 settembre sono stata operata di endometriosi severa, durante l'intervento mi è stato asportato un nodulo endometriosico dall'uretere destro. Dopo qualche giorno l uretere si è parzialmente ostruito e io sono andata in idronefrosi con fortissimi dolori da colica.
Mi sono state fatte tutte le analisi del caso e mi è stato inserito uno stent ureterale tramite nefrostomia, SENZA la supervisione di un urologo (l intervento si è svolto in radiologia e sono poi stata tenuta in osservazione in ginecologia).
Tanto dolore e tanto sangue. Sono passate due settimane e sto per rientrare in ospedale dato che durante la degenza mi sono beccata la klebsiella pneumoniae alle vie urinarie e il mio rene è di nuovo in idronefrosi. Ho chiesto con insistenza che mi venisse fissato un consulto con l'urologo del centro ma a oggi ancora niente, e io inizio ad avere paura.
Paura perché studiano un po' ho scoperto che l''ostruzione avrebbe potuto essere causata da un'infezione batterica da escherichia coli (che in effetti avevo, dopo la prima operazione) e che forse lo stent si poteva evitare. Paura perché l'intervento è stato fatto sotto guida radiografica e non so quante radiazioni ho assorbito (pare che una sola tac corrisponda a circa 600 radiografie), ma soprattutto paura che al momento della rimozione dello stent la stenosi si ripresenti (o se ne presenti una seconda dovuta magari proprio al cattivo inserimento dello stent) e io cada in un circolo vizioso di cause ed effetti rovinandomi la salute definitivamente (quante tac di controllo devo fare ancora? Quanti interventi radioscopici, se la stenosi si ripresentasse).
E tutto questo senza essere seguita da un vero urologo. Vorrei cambiare centro ma non so a chi rivolgermi, vorrei poter fare i futuri controlli solo con ecografie e risonanze magnetiche senza dovermi sottoporre ancora a radiazioni e soprattutto vorrei essere sicura di essere in buone mani.
Ps. Ho dimenticato di dirvi che nel 2011 ho avuto un melanoma, per il momento senza recidive, ma seguo ancora il follow up e.
Grazie,
Chiara
[#1]
Le endoprotesi ureterali sono correntemente inserite per via discendente (previa nefrostomia) dai radiologi interventisti laddove l'urologo non riesce a risalire atraverso le vie urinarie naturali. Sulle modalità del suo trattamento non possiamo ovviamente commentare, non conoscendo i dettagli, in particolare dell'intervento subito. Può però stare tranquilla che la procedura radiologica è stata effettuata con l'amplificatore di brillanza e la dose di raggi è pertanto molto attenuata. Quanto possiamo escludere è che la causa dell'ostruzione dell'uretere sia stata di origine infettiva. A questo punto la valutazione urologica sarebbe senz'altro opportuna, anche solo per il fatto che tocca a noi poveri urologi eseguire l'endoscopia per rimuovere lo stent! Non vi è modo in genere di prevedere con certezza cosa potrà succedere, in genere si eseguono delle ecografie ravvicinate nelle settimane successive per tenere sotto controllo la dilatazione, molto importanti sono ovviamente anche i suoi eventuali sintomi. Inutile ora mettere troppo il carro davanti ai buoi sul futuro, vi sono comunque ottime possibilità che tutto possa risolversi positivamente in modo definitivo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Che pazienza dottor Piana, lei risponde sempre! Ho letto parecchie delle sue risposte qui sul forum e devo dire che se lei mi dice che la procedura è stata correttamente eseguita io mi fido.
Le pongo ancora una domanda: poco fa al triage le infermiere mi hanno informata che dopodomani vedrò finalmente l'urologo per il consulto, ed hanno accennato al fatto che dovrà controllare se lo stent si è infettato. So che potrei aspettare dopodomani e scoprirlo da sola, ma se lei mi potesse spiegare cosa comporterebbe questa eventualità gliene sarei grata.
Le pongo ancora una domanda: poco fa al triage le infermiere mi hanno informata che dopodomani vedrò finalmente l'urologo per il consulto, ed hanno accennato al fatto che dovrà controllare se lo stent si è infettato. So che potrei aspettare dopodomani e scoprirlo da sola, ma se lei mi potesse spiegare cosa comporterebbe questa eventualità gliene sarei grata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.3k visite dal 06/10/2015.
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