Calo libido
Salve a tutti,
sono un ragazzo di 25 anni e qualche mese fa mi sono recato dal mio urologo di fiducia in seguito a dei problemi che avevo riscontrato. Essi consistevano in flusso urinario debole, bruciore durante l'eiaculazione, fastidio tra ano e testicoli e calo del desiderio sessuale. Mi sono sottoposto a visita urologica con esplorazione rettale e il medico mi ha diagnosticato una flogosi prostatica prescrivendomi la seguente terapia:
Levoxacin 500 mg per 10 gg;
Topster supposte 2 al dì per 10gg;
Permixon compresse 320 mg per 3 mesi.
Già in passato avevo avuto una prostatite poi completamente risolta quindi già ne conoscevo i sintomi. Dopo un mese di terapia mi sono sottoposto ad ecografia ed uroflussometria. Da queste analisi è uscito tutto in ordine, la flogosi prostatica era in via di risoluzione. L'urologo mi ha prescritto altri due mesi di permixon 320 mg. Tutti i sintomi precedentemente descritti sono cessati. Il flusso è tornato regolare. L'unica cosa che purtroppo non è migliorato è il calo della libido. Passa anche una settimana senza che io abbia il minimo stimolo sessuale. Ne ho parlato con il mio urologo e mi ha detto che ciò dipende solo da un fattore psicologico. Anzi, di fronte alle mie insistenze, mi ha anche sconsigliato di fare analisi ormonali ( Testosterone, FSH, LH, HPRI ). Secondo il suo parere non ci sono segnali che facciano pensare ad un ipogonadismo, e dunque l'assenza totale di libido sarebbe dovuta a fattori prettamente psicologici. Ammetto di essere una persona molto ansiosa e in una fase di stress, ma quello di cui non mi capacito è che data la mia giovanissima età, non capisco come non provi alcuno stimolo. Vi ringrazio per l'attenzione. Sono aperto a ulteriori consigli.
sono un ragazzo di 25 anni e qualche mese fa mi sono recato dal mio urologo di fiducia in seguito a dei problemi che avevo riscontrato. Essi consistevano in flusso urinario debole, bruciore durante l'eiaculazione, fastidio tra ano e testicoli e calo del desiderio sessuale. Mi sono sottoposto a visita urologica con esplorazione rettale e il medico mi ha diagnosticato una flogosi prostatica prescrivendomi la seguente terapia:
Levoxacin 500 mg per 10 gg;
Topster supposte 2 al dì per 10gg;
Permixon compresse 320 mg per 3 mesi.
Già in passato avevo avuto una prostatite poi completamente risolta quindi già ne conoscevo i sintomi. Dopo un mese di terapia mi sono sottoposto ad ecografia ed uroflussometria. Da queste analisi è uscito tutto in ordine, la flogosi prostatica era in via di risoluzione. L'urologo mi ha prescritto altri due mesi di permixon 320 mg. Tutti i sintomi precedentemente descritti sono cessati. Il flusso è tornato regolare. L'unica cosa che purtroppo non è migliorato è il calo della libido. Passa anche una settimana senza che io abbia il minimo stimolo sessuale. Ne ho parlato con il mio urologo e mi ha detto che ciò dipende solo da un fattore psicologico. Anzi, di fronte alle mie insistenze, mi ha anche sconsigliato di fare analisi ormonali ( Testosterone, FSH, LH, HPRI ). Secondo il suo parere non ci sono segnali che facciano pensare ad un ipogonadismo, e dunque l'assenza totale di libido sarebbe dovuta a fattori prettamente psicologici. Ammetto di essere una persona molto ansiosa e in una fase di stress, ma quello di cui non mi capacito è che data la mia giovanissima età, non capisco come non provi alcuno stimolo. Vi ringrazio per l'attenzione. Sono aperto a ulteriori consigli.
[#1]
Caro lettore,
aspetti i dati ormonali chiuesti dal suo medico.
Quasi sempre , in concomitanza di una prostatite o come sua conseguenza, la vita sessuale del maschio può essere profondamente alterata, anche per mesi e mesi, con una incertezza erettile e si può sviluppare con fenomeno secondario una diminuzione della libido. Qualcuno sostiene che dopo una prostatite la prostata dovrebbe stare a lungo in riposo e quindi la diminuzione della libido aiuta il paziente a resistere nella castità
E' come un giocatore che dopo una lesione del ginocchio deve osservare lunghi periodi di riposo, evitare partite, scontri fisici e tornare a giocare dopo alcuni mesi se vuole guarire bene. lo stesso per chi ha avuto una prostatite
cari saluti
aspetti i dati ormonali chiuesti dal suo medico.
Quasi sempre , in concomitanza di una prostatite o come sua conseguenza, la vita sessuale del maschio può essere profondamente alterata, anche per mesi e mesi, con una incertezza erettile e si può sviluppare con fenomeno secondario una diminuzione della libido. Qualcuno sostiene che dopo una prostatite la prostata dovrebbe stare a lungo in riposo e quindi la diminuzione della libido aiuta il paziente a resistere nella castità
E' come un giocatore che dopo una lesione del ginocchio deve osservare lunghi periodi di riposo, evitare partite, scontri fisici e tornare a giocare dopo alcuni mesi se vuole guarire bene. lo stesso per chi ha avuto una prostatite
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Vorrei soltanto sottolineare che il mio urologo di fiducia di fronte alle mie insistenze mi ha fortemente SCONSIGLIATO di sottopormi ad analisi ormonali, in quanto a suo dire, non ci sono motivi o segnali per pensare ad una qualsiasi forma di riduzione ormonale o ipogonadismo. L'unico problema è che nonostante le sue rassicurazioni, mi trovo in una situazione di totale assenza di desiderio sessuale che mai mi era capitata prima, accompagnata anche da nervosismo, stanchezza, umore non dei migliori. Il punto che vorrei approfondire è il seguente: è come dice il mio urologo che mancano gli stimoli perchè psicologicamente non è un momento di tranquillità (in quanto a suo dire il vero organo erettile maschile è il cervello), oppure, come ritengo io, mi sento giù in conseguenza di un calo ormonale? Vorrei tanto capire quale sia il rapporto tra causa ed effetto. Nonostante volessi sottopormi ad ulteriori accertamenti medici, mi è però stato sconsigliato visto anche il costo abbastanza elevati di tali esami.
Ringrazio chi risponderà,
cordiali saluti.
Vorrei soltanto sottolineare che il mio urologo di fiducia di fronte alle mie insistenze mi ha fortemente SCONSIGLIATO di sottopormi ad analisi ormonali, in quanto a suo dire, non ci sono motivi o segnali per pensare ad una qualsiasi forma di riduzione ormonale o ipogonadismo. L'unico problema è che nonostante le sue rassicurazioni, mi trovo in una situazione di totale assenza di desiderio sessuale che mai mi era capitata prima, accompagnata anche da nervosismo, stanchezza, umore non dei migliori. Il punto che vorrei approfondire è il seguente: è come dice il mio urologo che mancano gli stimoli perchè psicologicamente non è un momento di tranquillità (in quanto a suo dire il vero organo erettile maschile è il cervello), oppure, come ritengo io, mi sento giù in conseguenza di un calo ormonale? Vorrei tanto capire quale sia il rapporto tra causa ed effetto. Nonostante volessi sottopormi ad ulteriori accertamenti medici, mi è però stato sconsigliato visto anche il costo abbastanza elevati di tali esami.
Ringrazio chi risponderà,
cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 02/10/2015.
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