Bruciore continuo

Gentili Dottori, vi scrivo per chiedervi aiuto. Da circa tre mesi la mia vita è diventata un inferno. Cerco di spiegare nel migliore dei modi la mia storia.
Ho iniziato ad accusare dei leggeri bruciori nell'area uretrale e genitali esterni, in passato ho avuto una pielonefrite e per questo mi sono recata al ps. Ho fatto tre cicli di antibiotico, ma il bruciore non è passato. Dopodiché mi sono recata dal primo urologo che mi ha parlato di trigonite e mi ha prescritto il ditropan. Purtroppo la cura non ha sortito l'effetto sperato
Nel frattempo.sono tornata a casa mia ed ho consultato vari ginecologi e altri due urologi, ho eseguito tamponi vaginali, uretrali esame urine ma tutti i risultati sono negativi.
I ginecologi continuano a curare una candida"fantasma" e gli urologi hanno tutti pareri discordanti.
Attualmente sto assumendo il cistinox forte e dei fermenti lattici ma io sto sempre peggio. Non posso star seduta per molto tempo altrimenti rischio di peggiorare i miei sintomi.
A volte il bruciore si estende fino all'ano e durante questi attacchi(che non si verificano di notte) avverto anche un maggiore stimolo ad urinare.
Sto bevendo circa due litri di acqua al giorno e anche se provo lo.stimolo frequente le mie urine sono quantitativamente normali.
Mi sento molto provata da tutta questa storia, sono molto stanca, ho speso tantissimi soldi in due mesi e non ho più la possibilità economica di girare ancora a vuoto. Vi chiedo per questo un aiuto. Vorrei un vostro parere,un consiglio che mi aiuti a trovare la soluzione. Scusatemi se mi sono dilungata troppo. In attesa di una vostra gentile risposta porgo i miei saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La sua irritazione pare in effetti più di tipo esterno/ginecologico, altromenti i disturbi più tipicamente urinari sarebbero maggiormente evidenti. Non è semplice valutare la situazione, per di più a distanza nell'impossibilità di poterla visitare. La cosa migliore sarebbe forse che lei interromesse il pellegrinaggio ed individuasse uno specialista (forse meglio un ginecologo) con il quale riesca ad intrattenee un ottimale rapporto di comunicazione e fiducia. Stia attenta alla funzione intestinale, qualche antidolorifico e qualche blando sedativo ... potrebbero fare al caso suo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it