Il varicocele è
Mio figlio di anni 16 a giugno 2005 avvertiva una dolenzia al testicolo dx e si notava attaccato al testico stesso una piccola escrescenza; dolenzia chsi accentuava allorquando faceva movimenti tipo gioco al pallone, etc.
Portato subito dall' urologo, a seguito di eco scrotale e visita è emerso quanto segue:
Piccola tumefazione dolente della testa dell'epiddimo dx delle dimensioni di un grano di miglio,dolente spontaneamente ala palpazione.Lo studio ecografico non mostra alterazione ecograficamente rilevabili dell'epididimo e del didimo dx, nè versamento liquido intravaginale.Allo studio con colordoppler si nota un lieve incremento della vascolarizzazione.Si segnala varicocele sinistro con didimo ed epididimo nella norma.Conclusioni:Possibile flogosi dell' idatide del Morgagni dx; varicocele a six.
Si consiglia: Terapia antibiotica e antiinfiammatoria.Controllo fra sei giorni.
Eseguita la terapia il dolore era scomparso e al controllo solo clinico è emerso:
Risoluzione della flogosi del testicolo sx segnalata in precedenza e controllo a distanza.
Poichè il ragazzo non ha avuto più sintomi il controllo suggerito non l'abbiamo ancora effettuato.
Nel corso della visita, l'urologo mi ha verbamente detto che il varicocele è di quello che va operato, completando l'indagine con una spermiografia.
In verità in relazione all'età del ragazzo ho ritenuto per motivi psicologici( forse erroneamente) di non fare eseguire la spermiografia.
Ciò detto, chiedo un autorevole punto di vista circa il problema della piccola tumefazione e un consiglio di cosa fare con riferimento al varicocele ed in particola re se è ancora il caso di aspettare fino a diciotto anni oppure intervenire subito:In tal caso se si puo' aspettare fino alla fine dell'anno scolastico per evitare problemi di frequenza.
Infine se va fatto l'intervento chirurgico, gradirei sapere qual'è la metodica pù consigliata.
In attesa di una cortese risposta,ringrazio.
Portato subito dall' urologo, a seguito di eco scrotale e visita è emerso quanto segue:
Piccola tumefazione dolente della testa dell'epiddimo dx delle dimensioni di un grano di miglio,dolente spontaneamente ala palpazione.Lo studio ecografico non mostra alterazione ecograficamente rilevabili dell'epididimo e del didimo dx, nè versamento liquido intravaginale.Allo studio con colordoppler si nota un lieve incremento della vascolarizzazione.Si segnala varicocele sinistro con didimo ed epididimo nella norma.Conclusioni:Possibile flogosi dell' idatide del Morgagni dx; varicocele a six.
Si consiglia: Terapia antibiotica e antiinfiammatoria.Controllo fra sei giorni.
Eseguita la terapia il dolore era scomparso e al controllo solo clinico è emerso:
Risoluzione della flogosi del testicolo sx segnalata in precedenza e controllo a distanza.
Poichè il ragazzo non ha avuto più sintomi il controllo suggerito non l'abbiamo ancora effettuato.
Nel corso della visita, l'urologo mi ha verbamente detto che il varicocele è di quello che va operato, completando l'indagine con una spermiografia.
In verità in relazione all'età del ragazzo ho ritenuto per motivi psicologici( forse erroneamente) di non fare eseguire la spermiografia.
Ciò detto, chiedo un autorevole punto di vista circa il problema della piccola tumefazione e un consiglio di cosa fare con riferimento al varicocele ed in particola re se è ancora il caso di aspettare fino a diciotto anni oppure intervenire subito:In tal caso se si puo' aspettare fino alla fine dell'anno scolastico per evitare problemi di frequenza.
Infine se va fatto l'intervento chirurgico, gradirei sapere qual'è la metodica pù consigliata.
In attesa di una cortese risposta,ringrazio.
[#1]
Gentile Sig.re,
riguardo la problematica del testicolo dx (torsione dell'idatide di Morgagni) può considerarla un capitolo chiuso. L'idatide di Morgagni è un corpiciuolo residuo dalle strutture che nelle femmine darà origine alle tuba e l'utero che, nella maggior parte dei maschi, non regredisce totalmente e, come nel caso di suo figlio, possono andare incontro ad una loro torsione che si risolve spontaneamente.
Riguardo il varicocele, la sua importanza risiede nel fatto che oggi sappiamo che è responsabile della maggior parte dei casi di infertilità sebbene, d'altro canto, non tutti i casi di varicocele sono associati alla stessa. Purtroppo non abbiamo a disposizione, al giorno di oggi, una metodica capace di dirci quali di questi casi di varicocele sarà infertile e quale no. Per questo è consigliabile trattare tutti i casi che vengono rilevati ma soprattutto quelli in cui si assiste ad una minore crescita del testicolo di sinistra che conseguentemente è più piccolo rispetto il controlaterale.
Attualmente sono numerose le tecniche a disposizione: sclerosi per via scrotale, sclerosi per via transbrachiale, intervento tradizionale con legatura dei vasi spermatici (qualvolta con l'aiuto di microscopio). Tutti hanno i suoi vantaggi e svantaggi ma le recidive non superano, in genere, il 2-5%.
Sperando di essere stato di chiarimento, e rimanendo a Sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, Le porgo i più cordiali saluti.
Dr. S. Vallasciani
Chirurgo Pediatra
Chirurgia dell'uretra e dei genitali maschili
Roma
riguardo la problematica del testicolo dx (torsione dell'idatide di Morgagni) può considerarla un capitolo chiuso. L'idatide di Morgagni è un corpiciuolo residuo dalle strutture che nelle femmine darà origine alle tuba e l'utero che, nella maggior parte dei maschi, non regredisce totalmente e, come nel caso di suo figlio, possono andare incontro ad una loro torsione che si risolve spontaneamente.
Riguardo il varicocele, la sua importanza risiede nel fatto che oggi sappiamo che è responsabile della maggior parte dei casi di infertilità sebbene, d'altro canto, non tutti i casi di varicocele sono associati alla stessa. Purtroppo non abbiamo a disposizione, al giorno di oggi, una metodica capace di dirci quali di questi casi di varicocele sarà infertile e quale no. Per questo è consigliabile trattare tutti i casi che vengono rilevati ma soprattutto quelli in cui si assiste ad una minore crescita del testicolo di sinistra che conseguentemente è più piccolo rispetto il controlaterale.
Attualmente sono numerose le tecniche a disposizione: sclerosi per via scrotale, sclerosi per via transbrachiale, intervento tradizionale con legatura dei vasi spermatici (qualvolta con l'aiuto di microscopio). Tutti hanno i suoi vantaggi e svantaggi ma le recidive non superano, in genere, il 2-5%.
Sperando di essere stato di chiarimento, e rimanendo a Sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, Le porgo i più cordiali saluti.
Dr. S. Vallasciani
Chirurgo Pediatra
Chirurgia dell'uretra e dei genitali maschili
Roma
Dr. S. Vallasciani
Chirurgia Urologica e Andrologica pediatrica
Chirurgia dei genitali e dell'uretra maschili
[#3]
Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo
E' importante sapere di che GRADO è il varicocele, cosa che si valuta con l'eco-color-Doppler scrotale. Se di III-IV grado, non è bene aspettare troppo.
Inoltre sarebbe più che opportuno lo spermiogramma per stabilire se siano già presenti eventuali alterazioni del liquido seminale e stabilire quindi l'urgenza o meno del trattamento.
Infine, il ricovero per una sclerotizzazione della vena spermatica (una delle possibili tecniche di trattamento, e che si fa in radiologia interventistica) è di un solo giorno. Dopo il ragazzo torna tranquillamente a casa e necessita unicamente di un po' di riposo (7-10 giorni) con terapia antinfiammatoria ed eventualmente antibiotica.
Cari saluti
Inoltre sarebbe più che opportuno lo spermiogramma per stabilire se siano già presenti eventuali alterazioni del liquido seminale e stabilire quindi l'urgenza o meno del trattamento.
Infine, il ricovero per una sclerotizzazione della vena spermatica (una delle possibili tecniche di trattamento, e che si fa in radiologia interventistica) è di un solo giorno. Dopo il ragazzo torna tranquillamente a casa e necessita unicamente di un po' di riposo (7-10 giorni) con terapia antinfiammatoria ed eventualmente antibiotica.
Cari saluti
[#4]
Gentile utente,
non per rendreLe tutto più difficile ,ma è bene che anche io Le dica la mia.
In tanto non esiste una urgenza tale nel varicocele da rendrLe improcrastinabile l'intervento sino alla fine delle scuole.
In secondo luogo a me risultano delle recidive di varicocele postsclerosi molto più alte di quelle che Le hanno riferito; non tanto per una tecnica mal eseguita ma perchè spesso,molto spesso , al momento della legatura e sezione classica sec Invanessevich della spermatica interna sx " a cielo aperto", rinveniamo vasi capillari che decorrono accanto alla vena ectasica e che poi la causa delle recidive dopo 3/4 mesi.
E' bene informarLa che la scleroembolizzazione non "chiude" e il più delle volte nemmeno diagnostica simili capillari.
Nell'ospedale dove lavoro il radiologo interventista esegue la scleroembolizzazione dal 1990 e le percentuali di recidive postscleroembolizzazione sono molto più alte del 2/5 %.
Inoltre è bene spiegare che l'intervento classico è eseguibile in Day surgery.
PrecisatoLe quanto sopra a Lei la scelta della tecnica, o meglio , al Suo urologo di fiducia la tecnica da utilizzare.
Cordiali saluti
Dott.R.Mallus Responsabile della Struttura Complessa di urologia
Ospedale di Latina
non per rendreLe tutto più difficile ,ma è bene che anche io Le dica la mia.
In tanto non esiste una urgenza tale nel varicocele da rendrLe improcrastinabile l'intervento sino alla fine delle scuole.
In secondo luogo a me risultano delle recidive di varicocele postsclerosi molto più alte di quelle che Le hanno riferito; non tanto per una tecnica mal eseguita ma perchè spesso,molto spesso , al momento della legatura e sezione classica sec Invanessevich della spermatica interna sx " a cielo aperto", rinveniamo vasi capillari che decorrono accanto alla vena ectasica e che poi la causa delle recidive dopo 3/4 mesi.
E' bene informarLa che la scleroembolizzazione non "chiude" e il più delle volte nemmeno diagnostica simili capillari.
Nell'ospedale dove lavoro il radiologo interventista esegue la scleroembolizzazione dal 1990 e le percentuali di recidive postscleroembolizzazione sono molto più alte del 2/5 %.
Inoltre è bene spiegare che l'intervento classico è eseguibile in Day surgery.
PrecisatoLe quanto sopra a Lei la scelta della tecnica, o meglio , al Suo urologo di fiducia la tecnica da utilizzare.
Cordiali saluti
Dott.R.Mallus Responsabile della Struttura Complessa di urologia
Ospedale di Latina
Dott.Roberto Mallus
[#5]
Gentile Utente,
concordo con i Colleghi che fanno prescindere l'indicazione al trattamento del varicocele dal grado raggiunto dallo stesso e, trattandosi di un giovane di solo 16 anni, dalle eventuali modificazioni del volume testicolare all'esame ecografico comparativo. Accanto a tali dati, come si può notare, manca quello fondamentale e cioè l'esame del liquido seminale. In genere, in considerazione dell'età di Suo figlio, un esame del liquido seminale non viene ritenuto attendibile in questo momento, a parte i motivi etici di cui però si potrebbe discutere a lungo.
Quindi prima di discutere, se vuoLe, delle migliori metodiche di trattamento del varicocele, ci faccia sapere il grado dello stesso.
Per quanto riguarda la flogosi dell'idatide sessile di Morgagni, beh...non sottovaluti il problema.
L'idatide di Morgagni è un incostante residuo embrionario (dotto di Muller per la precisione) che si trova impiantato sul polo superiore del testicolo, spesso con un peduncolo più o meno lungo.
Il problema è proprio questo: a causa del peduncolo, l'idatide può torcersi. La torsione dell'idatide, di certo meno frequente di quella testicolare, viene spesso, per i sintomi che provoca, scambiata per una epididimite, una orchite o addirittura una appendicite.
Ovviamente la rimozione di una idatide di Morgagni prevede un semplice (ma non banale) intervento chirurgico. Certamente lo consiglierei solo di fronte al ripetersi di una sintomatologia del tipo di quella che Lei riferisce, anche in considerazione degli equivoci diagnostici cui fatalmente potrebbe incorrere.
Concordo con il parere del Collega Mallus quando afferma che nel caso di figlio non si tratta di un intervento da condurre urgentemente.
Il controllo clinico specialistico è però assolutamente indispensabile.
Auguri affettuosi a Suo figlio e attendiamo ulteriori dati. Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINOi
concordo con i Colleghi che fanno prescindere l'indicazione al trattamento del varicocele dal grado raggiunto dallo stesso e, trattandosi di un giovane di solo 16 anni, dalle eventuali modificazioni del volume testicolare all'esame ecografico comparativo. Accanto a tali dati, come si può notare, manca quello fondamentale e cioè l'esame del liquido seminale. In genere, in considerazione dell'età di Suo figlio, un esame del liquido seminale non viene ritenuto attendibile in questo momento, a parte i motivi etici di cui però si potrebbe discutere a lungo.
Quindi prima di discutere, se vuoLe, delle migliori metodiche di trattamento del varicocele, ci faccia sapere il grado dello stesso.
Per quanto riguarda la flogosi dell'idatide sessile di Morgagni, beh...non sottovaluti il problema.
L'idatide di Morgagni è un incostante residuo embrionario (dotto di Muller per la precisione) che si trova impiantato sul polo superiore del testicolo, spesso con un peduncolo più o meno lungo.
Il problema è proprio questo: a causa del peduncolo, l'idatide può torcersi. La torsione dell'idatide, di certo meno frequente di quella testicolare, viene spesso, per i sintomi che provoca, scambiata per una epididimite, una orchite o addirittura una appendicite.
Ovviamente la rimozione di una idatide di Morgagni prevede un semplice (ma non banale) intervento chirurgico. Certamente lo consiglierei solo di fronte al ripetersi di una sintomatologia del tipo di quella che Lei riferisce, anche in considerazione degli equivoci diagnostici cui fatalmente potrebbe incorrere.
Concordo con il parere del Collega Mallus quando afferma che nel caso di figlio non si tratta di un intervento da condurre urgentemente.
Il controllo clinico specialistico è però assolutamente indispensabile.
Auguri affettuosi a Suo figlio e attendiamo ulteriori dati. Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINOi
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#6]
gentile signora anch'io credo che il procrastinare l'intervento durante le vacanze estive non produce nessun danno
giustamente come affermano i colleghi per l'età di suo figlio l'indicazione all'intervento nasce dalla sintomatologia del paziente o dalla riduione di volume testicolare
ogni urologo ha una tecnica di correzione del varicocele con cui ha più praticità e con migliori risultati
io da anni pratico la scleroembolizzazione sec Tauber con ottimi risultati e scarsissime recidive, sempre in day surgery ed in anestesia locale
giustamente come affermano i colleghi per l'età di suo figlio l'indicazione all'intervento nasce dalla sintomatologia del paziente o dalla riduione di volume testicolare
ogni urologo ha una tecnica di correzione del varicocele con cui ha più praticità e con migliori risultati
io da anni pratico la scleroembolizzazione sec Tauber con ottimi risultati e scarsissime recidive, sempre in day surgery ed in anestesia locale
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
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