Ureterorenoscopia con litotrissia
Buonasera,
a seguito di colica renale in luglio, a mio padre è stato individuato un calcolo di 11 millimetri. Si è deciso di intervenire con tre 'bombardamenti esterni' che hanno avuto come risultato l'esplosione del calcolo: i frammenti si sono impilati e non sono usciti. Due settimane fa, in sedazione totale, si procede ad intervento di Ureterorenoscopia con litotrissia. Tutto è regolare, viene applicato uno stent (per facilitare l'espulsione dei residui) che avrebbe dovuto esser rimosso oggi.
Oggi, non riuscendo la manovra di rimozione, si riscontra prostata enormemente ingrossata, con alcuni frammenti di calcolo presenti all'interno della prostata. Viene fissato un nuovo intervento con sedazione parziale per il prossimo martedì per la rimozione dello stent.
Mio padre ha sempre avuto la prostata nella norma.
Sinceramente non capisco se l'intervento è andato come doveva, ma sono molto preoccupato. Potete darmi un parere cortesemente?
a seguito di colica renale in luglio, a mio padre è stato individuato un calcolo di 11 millimetri. Si è deciso di intervenire con tre 'bombardamenti esterni' che hanno avuto come risultato l'esplosione del calcolo: i frammenti si sono impilati e non sono usciti. Due settimane fa, in sedazione totale, si procede ad intervento di Ureterorenoscopia con litotrissia. Tutto è regolare, viene applicato uno stent (per facilitare l'espulsione dei residui) che avrebbe dovuto esser rimosso oggi.
Oggi, non riuscendo la manovra di rimozione, si riscontra prostata enormemente ingrossata, con alcuni frammenti di calcolo presenti all'interno della prostata. Viene fissato un nuovo intervento con sedazione parziale per il prossimo martedì per la rimozione dello stent.
Mio padre ha sempre avuto la prostata nella norma.
Sinceramente non capisco se l'intervento è andato come doveva, ma sono molto preoccupato. Potete darmi un parere cortesemente?
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Purtroppo quanto ci riferisce si basa unicamente su un giudizio soggettivo del Collega che si è occupato della procedura, poichè questa prostata così "enormemente ingrossata" è rimasta solo nei suoi occhi! Altra cosa è parlare basandosi su accertamenti oggettivi, che non crediamo siano mancati vista la storia non breve storia trascorsa. Quel che però ci stupisce è che tutte queste insormontabili difficoltà non siano state incontrate in occasione della ureteroscopia operativa, che a modo suo è una procedura ben più impegnativa della semplice rimozione di uno stent. Riteniamo oertanto che le due procedure non siano state eseguite dallo stesso operatore, ovvero da operatori con esperienze simili. Altro non possiamo dire, le auguriamo che la situazione possa risolversi definitivamente al più presto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Buongiorno,
sabato mattina in ospedale a chiedere spiegazioni sulla mancata rimozione, non date il giorno prima. Ci rispondono che in ospedale non hanno strumento 'mobile' per la rimozione dello stent, quindi hanno dovuto programmare intervento con circa 10' di anestesia totale per rimozione per oggi, martedì. Con lo strumento 'fisso' che hanno non riescono a ricaptare lo stent.
Durante la stessa conversazione comunicano che si dovrà intervenire chirurgicamente sulla prostata in quanto molto ingrossata.
Non si sono però mai verificati problemi di PSA o minzione.
Importante: la prostata 'grossa' è stata vista solo prima dell'operazione e non prima. Con controllo digitale (di altro specialista) dell'11/2014 la prostata era normale (definita pediatrica).
Oggi si presenta il primario (che sabato non era in osp) e comunica che non se la sente di procedere con l'anestesia. Fa una ricetta e rimanda ad ospedale più grande dove hanno uno strumento mobile per la rimozione dello stent in ambulatorio.
sabato mattina in ospedale a chiedere spiegazioni sulla mancata rimozione, non date il giorno prima. Ci rispondono che in ospedale non hanno strumento 'mobile' per la rimozione dello stent, quindi hanno dovuto programmare intervento con circa 10' di anestesia totale per rimozione per oggi, martedì. Con lo strumento 'fisso' che hanno non riescono a ricaptare lo stent.
Durante la stessa conversazione comunicano che si dovrà intervenire chirurgicamente sulla prostata in quanto molto ingrossata.
Non si sono però mai verificati problemi di PSA o minzione.
Importante: la prostata 'grossa' è stata vista solo prima dell'operazione e non prima. Con controllo digitale (di altro specialista) dell'11/2014 la prostata era normale (definita pediatrica).
Oggi si presenta il primario (che sabato non era in osp) e comunica che non se la sente di procedere con l'anestesia. Fa una ricetta e rimanda ad ospedale più grande dove hanno uno strumento mobile per la rimozione dello stent in ambulatorio.
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E' senz'altro la decisione più saggia. Una mano esperta ed uno strumento idoneo permetteranno certamente di risolvere il problema. Per la prostata, in assenza di disturbi significativi, sarà il caso di valutare bene le indicazioni prima di proporre qualsiasi tipo di intervento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 18/09/2015.
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