24 anni e da qualche tempo soffro di calcolosi renale
Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni e da qualche tempo soffro di calcolosi renale. Circa un mese fa sono stato ricoverato in ospedale per un calcolo di 1 cm in uretere sinistro e uno di 8 mm nel rene sinistro. Ho fatto tutte le analisi del caso (metaboliche, urine, tac, ecografia e rx) e non è risultato alcun problema metabolico rilevante e tutti i valori sono ok. Circa 2 settimane fa sono stato operato in endoscopia per asportare il calcolo in uretere e mi è stato messo un doppio j che devo rimuovere fra un mese. Prima delle dimissioni mi è stato detto che devo prendere la tachipirina al bisogno e nient'altro.
Siccome soffro di esofagite da reflusso, ogni sera prendo gaviscon advance, e leggendo bene il bugiardino ho visto fra le avvertenze, che questo medicinale è sconsigliato a chi soffre di calcolosi renale, quindi volevo chiederle se devo continuare a prenderlo oppure no?
Inoltre siccome non sono rimasto soddisfatto per nulla dal trattamento riservatomi in ospedale, volevo chiederle quali accertamenti posso fare per avere un quadro più accurato della mia situazione? come posso agire per cercare di evitare che si riformino in futuro i calcoli e capire perchè si formano (oltre alla predisposizione genetica)? può dirmi che tipo di dieta devo seguire (so che devo aumentare i citrati che assumo, ridurre il sale e assumere più acqua, ma seguo già una dieta priva di acidi per via del reflusso, quindi è complicato incrociarle. In ospedale il medico mi ha detto che devo diventare vegetariano e questo mi sembra drastico ed eccessivo)?
Dopo l'intervento ho avuto un catetere che ho tolto e, come già detto, ho il doppio j. Ho forti bruciori nella minzione e non solo ed ematuria ancora adesso. (so che è normale per quello che ho fatto, ma dopo 2 settimane dall'intervento non so se è poi così tanto normale normale, almeno non così tanto) Sa consigliarmi qualcosa per diminuire il fastidio? in farmacia mi hanno consigliato la lozione Shoum. Devo fare delle analisi delle urine per vedere se ci sono infezioni in atto?
Un'ultima domanda, fra qualche settimana dovrò rimuovere il doppio j e il medico mi ha detto che lo farà senza anestesia perchè "sono giovane", ma ho paura che è solo una scusa per sbarazzarsi del mio caso in modo veloce. Lei cosa mi consiglia, è il caso che lo rimuova in questo modo?
Mi scuso per le tante domande, spero che possa rispondere a tutte, e mi scuso se le rubo del tempo per rispondere.
Buona giornata.
Siccome soffro di esofagite da reflusso, ogni sera prendo gaviscon advance, e leggendo bene il bugiardino ho visto fra le avvertenze, che questo medicinale è sconsigliato a chi soffre di calcolosi renale, quindi volevo chiederle se devo continuare a prenderlo oppure no?
Inoltre siccome non sono rimasto soddisfatto per nulla dal trattamento riservatomi in ospedale, volevo chiederle quali accertamenti posso fare per avere un quadro più accurato della mia situazione? come posso agire per cercare di evitare che si riformino in futuro i calcoli e capire perchè si formano (oltre alla predisposizione genetica)? può dirmi che tipo di dieta devo seguire (so che devo aumentare i citrati che assumo, ridurre il sale e assumere più acqua, ma seguo già una dieta priva di acidi per via del reflusso, quindi è complicato incrociarle. In ospedale il medico mi ha detto che devo diventare vegetariano e questo mi sembra drastico ed eccessivo)?
Dopo l'intervento ho avuto un catetere che ho tolto e, come già detto, ho il doppio j. Ho forti bruciori nella minzione e non solo ed ematuria ancora adesso. (so che è normale per quello che ho fatto, ma dopo 2 settimane dall'intervento non so se è poi così tanto normale normale, almeno non così tanto) Sa consigliarmi qualcosa per diminuire il fastidio? in farmacia mi hanno consigliato la lozione Shoum. Devo fare delle analisi delle urine per vedere se ci sono infezioni in atto?
Un'ultima domanda, fra qualche settimana dovrò rimuovere il doppio j e il medico mi ha detto che lo farà senza anestesia perchè "sono giovane", ma ho paura che è solo una scusa per sbarazzarsi del mio caso in modo veloce. Lei cosa mi consiglia, è il caso che lo rimuova in questo modo?
Mi scuso per le tante domande, spero che possa rispondere a tutte, e mi scuso se le rubo del tempo per rispondere.
Buona giornata.
[#1]
Per prima cosa, una domanda gliela poniamo noi, ovvero non comprendiamo quale destino sia stato definito per il calcolo residuo nel rene sinistro, che tanto piccolo non è e potrebbe decidere di farsi vivo più prima che poi.
Per il resto, cercando di organizzare un poco il discorso:
1) L'antiacido di cui ci parla ė relativamnete sconsigliabile nel rischio di calcolosi urinaria a causa del suo elevato contenuto di sodio. Forse varrebbe la pena di valutare delle alternative, ma questo non è compito,dell'urologo.
2) Se la sua situazione è stata studiata anche con la TAC, la situazione è probabilmente già assai definita, raramente è il caso di ripetere questa indagine. Può invece essere utile controlare la situazione con semplici ecografie e radiografie dirette, quando necessario.
3) I suoi attuali disturbi sono legati esenzialmente alla presenza dello stent ureterale. È nostra abitudine lasciare questa endoprotesi dopo quasi tutti gli interventi endoscopici, ma rimuoverla al più presto possibile, ovvero dopo 5-7 girni, tranne casi particolari. Inoltre utilizziamo stent con sistema di retrazione agevolata che permetto di eseguire la manivra dall'esterno senza uletrire endoscopia. Queste pratiche non sono peró diffuse in tutti i centri, specie in quelli dove il numero di casi di calcolosi trattati non ė elevato. Gli antibiotici non hanno alcuna effiacia, poichè i fenomeni irritativi hanno un'origine meccanica e non infettiva.
4) In assenza degli artifizi di cui sopra, la rimozione di uno stent avviene comunque in tutti i centri con una cistoscopia senza anestesia, sopportabile senza particolari problemi nella maggior parte di casi. D'ogni modo, pazienti particolarmente sensibili o paurosi, possono richiedere un minimo di sedazione.
Per il resto, cercando di organizzare un poco il discorso:
1) L'antiacido di cui ci parla ė relativamnete sconsigliabile nel rischio di calcolosi urinaria a causa del suo elevato contenuto di sodio. Forse varrebbe la pena di valutare delle alternative, ma questo non è compito,dell'urologo.
2) Se la sua situazione è stata studiata anche con la TAC, la situazione è probabilmente già assai definita, raramente è il caso di ripetere questa indagine. Può invece essere utile controlare la situazione con semplici ecografie e radiografie dirette, quando necessario.
3) I suoi attuali disturbi sono legati esenzialmente alla presenza dello stent ureterale. È nostra abitudine lasciare questa endoprotesi dopo quasi tutti gli interventi endoscopici, ma rimuoverla al più presto possibile, ovvero dopo 5-7 girni, tranne casi particolari. Inoltre utilizziamo stent con sistema di retrazione agevolata che permetto di eseguire la manivra dall'esterno senza uletrire endoscopia. Queste pratiche non sono peró diffuse in tutti i centri, specie in quelli dove il numero di casi di calcolosi trattati non ė elevato. Gli antibiotici non hanno alcuna effiacia, poichè i fenomeni irritativi hanno un'origine meccanica e non infettiva.
4) In assenza degli artifizi di cui sopra, la rimozione di uno stent avviene comunque in tutti i centri con una cistoscopia senza anestesia, sopportabile senza particolari problemi nella maggior parte di casi. D'ogni modo, pazienti particolarmente sensibili o paurosi, possono richiedere un minimo di sedazione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la celere risposta.
Rispondo alla sua domanda, il calcolo nel rene sx mi è stato detto che deve essere bombardato e dovrò concordare più in avanti, dopo la rimozione dello stant, quando farlo. A tal proposito volevo chiederle se si può bombardare un calcolo nel rene senza danneggiare l'organo (mi scusi per l'ignoranza)? visto che ho lo stent ha senso bombardare il calcolo prima di rimuoverlo oppure devo aspettare la rimozione dello stant e poi bombardare?
Inoltre volevo chiederle se può mandarmi un link di una dieta o almeno di una lista di alimenti da evitare/moderare o consigliati per il mio caso. So già quali siano ma preferisco chiedere anche a lei.
L'ultima domanda, dopo che tutta la situazione è sistemata, sa dirmi ogni quanto dovrò fare esami di controllo? Non vorrei aspettare che senta dolore per provvedere.
Per il resto ho risposto chiaramente a tutte le mie domande, e la ringrazio vivamente.
Mi scuso se continuo a rubarle del tempo.
Buona giornata.
Rispondo alla sua domanda, il calcolo nel rene sx mi è stato detto che deve essere bombardato e dovrò concordare più in avanti, dopo la rimozione dello stant, quando farlo. A tal proposito volevo chiederle se si può bombardare un calcolo nel rene senza danneggiare l'organo (mi scusi per l'ignoranza)? visto che ho lo stent ha senso bombardare il calcolo prima di rimuoverlo oppure devo aspettare la rimozione dello stant e poi bombardare?
Inoltre volevo chiederle se può mandarmi un link di una dieta o almeno di una lista di alimenti da evitare/moderare o consigliati per il mio caso. So già quali siano ma preferisco chiedere anche a lei.
L'ultima domanda, dopo che tutta la situazione è sistemata, sa dirmi ogni quanto dovrò fare esami di controllo? Non vorrei aspettare che senta dolore per provvedere.
Per il resto ho risposto chiaramente a tutte le mie domande, e la ringrazio vivamente.
Mi scuso se continuo a rubarle del tempo.
Buona giornata.
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Forse sarebbe stato opportuno cercare di risolvere tutto in un solo intervento endoscopico, ma questo è condizionato alla disponibilità di strumenti, tecnologie e competenze specifiche. La soluzione alternativa è ovviamente il trattamento con le onde d'urto, per il quale è opportuno che l'uretere sia libero, altrimenti lo stent in sede può ostacolare l'espulsione spontanea dei residui. Le onde d'urto opportunamente mirate non causano un danno renale significativo. Per quanto riguarda l'alimentazione, lei avrà già compreso che il suo ruolo nello sviluppo dei calcoli urinari sia perlopiù marginale, al contrario dell'idratazione che è invece essenziale. Le consigliamo comunque la lettura di questo nostro articolo, in cui l'argomento viene trattato in modo più approfondito:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 12/09/2015.
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