Dolore testicolare e perineale
Salve, sono un ragazzo di 22 anni e premetto che sono molto preoccupato. Tutto è cominciato con un'infezione al glande. Ho notato che ha cominciato a bruciarmi e che ha cominciato a spellarsi. Trovatomi in farmacia ne ho parlato e mi hanno chiaramente detto che ero affetto da candida pur non avendo avuto rapporti sessuali non protetti. Mi sono sottoposto ad una cura antimicotica e dopo qualche giorno il bruciore è scomparso e il glande non spellava più, però ha cominciato a cambiare colore, soprattutto alla punta dove è diventato più sul bianco/violaceo insomma un colore diverso. Successivamente hanno cominciato a manifestarsi dolori testicolari e perineali. A questo punto mi sono recato al pronto soccorso dove sono stato visitato e mi hanno sottoposto ad una ecografia dove è stato evidenziato un lieve idrocele. Per quanto riguarda il glande mi è stato detto che era tutto normale, anche se a me non sembrava affatto. I risultati dell'emocromo erano comunque rassicuranti. Ora da qualche giorno ho notato che il dolore si è spostato all'inizio del pene, dove si trova la peluria per capirci bene, e quando c'è, è abbastanza fastidioso. Inoltre ho notato che le vene del pene sono molto più visibili. In poche parole sono cambiati i sintomi e il glande ha quella parte sempre di un colore diverso, di tanto in tanto continua a spellare e quando è in erezione noto che ha come dei puntini, dei piccoli rialzi. Ho prenotato la visita urologica ma devo aspettare ancora un mese e mezzo e sono molto preoccupato, cosa potrebbe essere?
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Caro utente,
la terapia medica va prescritta da un medico dopo aver posto una diagnosi, non da un farmacista che non l ha neanche visitata... questo per dire che si è sbagliato dall'inizio.
Le terapia per una candidosi, specie se in assenza di infezione, può portare ad un alterazione della flora batterica che normalemnte convive con il suo pene e questo può portare a sovrainfezioni o comunque ad alterazioni del normale trofismo della cute.
A volte una infiammazione della prostata può portare ai disturbi che riferisce, ma nel suo caso è indispensabile consultare uno specialista di riferimento o quanto meno il medico curante.
la terapia medica va prescritta da un medico dopo aver posto una diagnosi, non da un farmacista che non l ha neanche visitata... questo per dire che si è sbagliato dall'inizio.
Le terapia per una candidosi, specie se in assenza di infezione, può portare ad un alterazione della flora batterica che normalemnte convive con il suo pene e questo può portare a sovrainfezioni o comunque ad alterazioni del normale trofismo della cute.
A volte una infiammazione della prostata può portare ai disturbi che riferisce, ma nel suo caso è indispensabile consultare uno specialista di riferimento o quanto meno il medico curante.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 789 visite dal 11/09/2015.
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