Cardioaspirina e iniziale rialzo del psa dopo terapia radicale
Nel luglio 2010, sono stato sottoposto a prostatectomia radicale + linfoadenectomia estesa bilaterale Gleason 4+4
Presente l'interessamento delle vescichette seminali e l'infiltrazione focale dei margini di exeresi, mentre negativi i linfonodi ed i tessuti periprostatici.(Scintigrafia preintervento negativa)
Ho eseguendo radioterapia adiuvante entro i sei mesi dall'intervento ( 35 applicazioni ) ed ho assunto Casodex 150 per 6 mesi ( interrotto per comparsa di ginecomastia e effetti collaterali cutanei) .
Il PSA controllato ogni 3 mesi è sempre stato indosabile (0,003).
Cominciavo ad illudermi.
Purtroppo l'ultimo valore è risultato 0,05.
So che il valore è ancora basso e che non si può parlare al momento di recidiva biochimica, pur tuttavia mi sono molto allarmato.
Dovrò ricontrollare il valore tra due mesi.
Già nel 2012 (Lancet Oncol. 2012 Maggio; 13 (5): 518-27) Rothwell affermava l'esistenza di un effetto protettivo sulle metastasi con un trattamento a lungo termine con basse dosi di aspirina.
Ci sono state conferme di tali indicazioni ?
Poiché purtroppo sono ad alto rischio di recidiva (Gleason 8 e T3b), potrebbe aver comunque senso instaurare questa terapia ?
Grazie
Presente l'interessamento delle vescichette seminali e l'infiltrazione focale dei margini di exeresi, mentre negativi i linfonodi ed i tessuti periprostatici.(Scintigrafia preintervento negativa)
Ho eseguendo radioterapia adiuvante entro i sei mesi dall'intervento ( 35 applicazioni ) ed ho assunto Casodex 150 per 6 mesi ( interrotto per comparsa di ginecomastia e effetti collaterali cutanei) .
Il PSA controllato ogni 3 mesi è sempre stato indosabile (0,003).
Cominciavo ad illudermi.
Purtroppo l'ultimo valore è risultato 0,05.
So che il valore è ancora basso e che non si può parlare al momento di recidiva biochimica, pur tuttavia mi sono molto allarmato.
Dovrò ricontrollare il valore tra due mesi.
Già nel 2012 (Lancet Oncol. 2012 Maggio; 13 (5): 518-27) Rothwell affermava l'esistenza di un effetto protettivo sulle metastasi con un trattamento a lungo termine con basse dosi di aspirina.
Ci sono state conferme di tali indicazioni ?
Poiché purtroppo sono ad alto rischio di recidiva (Gleason 8 e T3b), potrebbe aver comunque senso instaurare questa terapia ?
Grazie
[#1]
Si tratta comunque di studi sperimentali. Ad esempio nel 2013 Cardwell et al. (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24310109) non hanno confermato questa ipotesi. In effetti non ci risultano Colleghi che abbiano ad oggi adottato questa strategia di prevenzione. Basse dosi di aspirina non possono certo nuocere, ma deve anche essere chiaramente dimostrato che possano giovare nello specifico. La variazione nel PSA è inconsistente, per ora può tranquillamente seguire il programma di controlli stabilito con il suo urologo di riferimento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Qualche recente conferma circa una apparente protezione nei confronti della comparsa di lesioni secondarie ( ma solo nei soggetti ad alto rischio), comincia ad esserci.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25640813
Per il momento cercherò di convivere con la mia ansia, fino al prossimo PSA ...
Grazie
[#3]
Utente
Buona serata.
Aggiorno della mia situazione.
Il PSA è rimasto stabile per due mesi , fino al 26 Ottobre.
Ora , 4 gennaio, è risalito ancora da 0,05 a 0,07.
So che è ancora presto perché possano essere utili indagini morfologiche.
Il trend in aumento mi sembra però confermato.
La radioterapia la ho già fatta "adiuvante" pochi mesi dopo la prostatectomia, quindi sia che si tratti di una recidiva locale o di una problematica sistemica, l'opzione rimasta, in caso di ulteriore incremento, è solo quella della ormonoterapia ?
A che livelli di PSA mi verrà proposta ?
In effetti per 6 mesi avevo assunto Casodex e lamentato, tra l'altro, la comparsa di dolori mammari e di ginecomastia.
Il medico radioterapista al quale avevo chiesto se fosse stato opportuno affiancare il Nolvadex, non lo aveva ritenuto utile.
Il periodo della ormonoterapia, lo ricordo come il peggiore ....
C'è qualche cosa che io possa fare, anche in maniera preventiva, per ridurne gli effetti collaterali ?
Aggiorno della mia situazione.
Il PSA è rimasto stabile per due mesi , fino al 26 Ottobre.
Ora , 4 gennaio, è risalito ancora da 0,05 a 0,07.
So che è ancora presto perché possano essere utili indagini morfologiche.
Il trend in aumento mi sembra però confermato.
La radioterapia la ho già fatta "adiuvante" pochi mesi dopo la prostatectomia, quindi sia che si tratti di una recidiva locale o di una problematica sistemica, l'opzione rimasta, in caso di ulteriore incremento, è solo quella della ormonoterapia ?
A che livelli di PSA mi verrà proposta ?
In effetti per 6 mesi avevo assunto Casodex e lamentato, tra l'altro, la comparsa di dolori mammari e di ginecomastia.
Il medico radioterapista al quale avevo chiesto se fosse stato opportuno affiancare il Nolvadex, non lo aveva ritenuto utile.
Il periodo della ormonoterapia, lo ricordo come il peggiore ....
C'è qualche cosa che io possa fare, anche in maniera preventiva, per ridurne gli effetti collaterali ?
[#4]
Stiamo comunque parlando di un movimento di centesimi, diremmo che l'urologo inizi a sollevare il sopacciglio quando si manifesta un raddoppio costante dei valori ad almeno 2-3 controlli successivi. Crediamo che nessuno penserebbe a prescrivere una terapia d'appoggio con valori inferiori a 1 od anche 2 ng/ml.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.3k visite dal 06/09/2015.
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