Malattia del collo vescicale, prostatite o cosa?
Gentili Dottori,
sono un ragazzo che da almeno 7-8 anni soffre di bruciori al glande, specialmente a urinare e dopo un'eiaculazione ma anche senza questi motivi scatenanti.
Un paio di volte mi sono capitati episodi di dolore veramente forte, e per riuscire a finire di urinare ci ho messo anche mezz'ora in almeno 5 o 6 riprese intervallate da minuti in cui non riuscivo a riprendere.
Inoltre soffro di ipersensibilita' del glande (che nonostante una circoncisione per lieve fimosi di qualche mese fa non stenta ad andarsene), di eiaculazione precoce (penso dovuta all'ipersensibilita'), di totale assenza di erezioni mattutine, di sensazioni di pesantezza nella zona tra testicoli e ano e ogni tanto ho qualche leggero dolore all'ano.
I vari urologi che mi hanno visitato negli anni hanno sempre sminuito
il mio problema (forse a causa della giovane eta'), fino a quando a Settembre 2007 mi e' stata diagnosticata una malattia del collo vescicale a seguito di due analisi:
- urinocoltura, negativa
- uroflussometria, con tracciato abbastanza basso, diagnosi "ostruzione"
Da allora ho iniziato una cura alfalitica, durata 10 mesi e sospesa a Luglio. La flussometria svolta in concomitanza con il termine della cura ha dato un tracciato regolare e molto migliorato.
Lo stesso puo' dirsi dei miei problemi di bruciore che erano praticamente spariti (mentre gli altri ovviamente no).
Piano piano ad Agosto pero' i problemi sono tornati; io intanto, non convinto del trattamento che avevo ricevuto, ho cambiato e sono andato da un primario urologo e andrologo (lo stesso che mi ha circonciso).
Egli mi ha fatto rifare urinocoltura (negativa) e uroflussometria.
La prima, a suo dire, esclude qualsiasi ipotesi di congestione alla prostata o prostatite.
Quest'ultima ha messo in luce una potenza di getto ottima (anche migliore di quella di Luglio), ma un tracciato "a tratti" e un po' irregolare che a detta del medico dimostrava una situazione di sforzo non normale.
Diagnosi: nuovamente malattia o malformazione congenita del collo vescicale, per il quale non esiste alcuna cura se non un intervento chirurgico (inutile e pericoloso vista la mia giovane eta') oppure se avessi veramente fastidi seri (e li ho) un trattamento di tipo sintomatologico nuovamente con alfalitici, da prendere praticamente vita natural durante.
Ora, al termine di questa mia corsa sono veramente abbattuto e non so che pesci pigliare. Siccome questa situazione mi ha esasperato ho fatto qualche ricerca: forse non si dovrebbe escludere la possibilita' di una prostatite? Voi cosa ne pensate? Dovrei veramente rassegnarmi a una vita di disagi?
So che ci sara' molta altra gente che invoca il vostro aiuto, ma vi prego di aiutarmi, ormai mi son fatto visitare da tutti gli urologi delle vicinanze, non so piu' cosa fare.
Cordialmente
sono un ragazzo che da almeno 7-8 anni soffre di bruciori al glande, specialmente a urinare e dopo un'eiaculazione ma anche senza questi motivi scatenanti.
Un paio di volte mi sono capitati episodi di dolore veramente forte, e per riuscire a finire di urinare ci ho messo anche mezz'ora in almeno 5 o 6 riprese intervallate da minuti in cui non riuscivo a riprendere.
Inoltre soffro di ipersensibilita' del glande (che nonostante una circoncisione per lieve fimosi di qualche mese fa non stenta ad andarsene), di eiaculazione precoce (penso dovuta all'ipersensibilita'), di totale assenza di erezioni mattutine, di sensazioni di pesantezza nella zona tra testicoli e ano e ogni tanto ho qualche leggero dolore all'ano.
I vari urologi che mi hanno visitato negli anni hanno sempre sminuito
il mio problema (forse a causa della giovane eta'), fino a quando a Settembre 2007 mi e' stata diagnosticata una malattia del collo vescicale a seguito di due analisi:
- urinocoltura, negativa
- uroflussometria, con tracciato abbastanza basso, diagnosi "ostruzione"
Da allora ho iniziato una cura alfalitica, durata 10 mesi e sospesa a Luglio. La flussometria svolta in concomitanza con il termine della cura ha dato un tracciato regolare e molto migliorato.
Lo stesso puo' dirsi dei miei problemi di bruciore che erano praticamente spariti (mentre gli altri ovviamente no).
Piano piano ad Agosto pero' i problemi sono tornati; io intanto, non convinto del trattamento che avevo ricevuto, ho cambiato e sono andato da un primario urologo e andrologo (lo stesso che mi ha circonciso).
Egli mi ha fatto rifare urinocoltura (negativa) e uroflussometria.
La prima, a suo dire, esclude qualsiasi ipotesi di congestione alla prostata o prostatite.
Quest'ultima ha messo in luce una potenza di getto ottima (anche migliore di quella di Luglio), ma un tracciato "a tratti" e un po' irregolare che a detta del medico dimostrava una situazione di sforzo non normale.
Diagnosi: nuovamente malattia o malformazione congenita del collo vescicale, per il quale non esiste alcuna cura se non un intervento chirurgico (inutile e pericoloso vista la mia giovane eta') oppure se avessi veramente fastidi seri (e li ho) un trattamento di tipo sintomatologico nuovamente con alfalitici, da prendere praticamente vita natural durante.
Ora, al termine di questa mia corsa sono veramente abbattuto e non so che pesci pigliare. Siccome questa situazione mi ha esasperato ho fatto qualche ricerca: forse non si dovrebbe escludere la possibilita' di una prostatite? Voi cosa ne pensate? Dovrei veramente rassegnarmi a una vita di disagi?
So che ci sara' molta altra gente che invoca il vostro aiuto, ma vi prego di aiutarmi, ormai mi son fatto visitare da tutti gli urologi delle vicinanze, non so piu' cosa fare.
Cordialmente
[#3]
Caro lettore,
fare una diagnosi di sclerosi del collo vescicale solo sulla base di una urinocoltura e di una Uroflussimetria mi sembra abbastanza "azzardato" e semplicistico.
Vada a farsi vedere in un ambulatorio di urologia del locale ospedale e chieda se non sia il caso di fare una uretrocistografia retrograda e minzionale ed una uretrocistoscopia
cari saluti
fare una diagnosi di sclerosi del collo vescicale solo sulla base di una urinocoltura e di una Uroflussimetria mi sembra abbastanza "azzardato" e semplicistico.
Vada a farsi vedere in un ambulatorio di urologia del locale ospedale e chieda se non sia il caso di fare una uretrocistografia retrograda e minzionale ed una uretrocistoscopia
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#4]
Utente
Gentile Dott. Pozza,
mi piacerebbe rivolgermi al mio ospedale ma, in particolare negli ultimi due anni, mi sono rivolto a molti degli urologi di zona, e cio' vale anche per i reparti di urologia di due ospedali.
Stessi due esami, stessa "azzardata" conclusione.
Non so veramente a chi rivolgermi. Pure il mio medico di base, alla luce dei pareri concordanti degli urologi, sminuisce la mia situazione.
mi piacerebbe rivolgermi al mio ospedale ma, in particolare negli ultimi due anni, mi sono rivolto a molti degli urologi di zona, e cio' vale anche per i reparti di urologia di due ospedali.
Stessi due esami, stessa "azzardata" conclusione.
Non so veramente a chi rivolgermi. Pure il mio medico di base, alla luce dei pareri concordanti degli urologi, sminuisce la mia situazione.
[#6]
Utente
Scusate ma quanto mi dite mi lascia basito... Possibile che un accreditato primario in urologia e andrologia ed un intero reparto urologico ospedaliero abbiano sbagliato la diagnosi?
La mia domanda e' retorica, ovviamente non metto in dubbio quanto dite.
A tal punto, Voi cosa mi consigliate di fare?
La mia domanda e' retorica, ovviamente non metto in dubbio quanto dite.
A tal punto, Voi cosa mi consigliate di fare?
[#8]
Utente
Ok, quindi non e' da escludere che la diagnosi possa essere corretta (anche se, da quanto mi dite, si tratterebbe di puro caso).
La ringrazio, ora vedro' di rimettermi in moto... Posso chiedervi se per caso anche Padova a vostro avviso offre un buon reparto urologico?
Perche' li' mi sarebbe piu' facile andare...
Poi perdonatemi, lo so che senza l'ausilio dei dovuti esami obiettivi e' difficile a dirsi, ma potreste dirmi secondo Voi quale potrebbe essere il mio problema?
La ringrazio, ora vedro' di rimettermi in moto... Posso chiedervi se per caso anche Padova a vostro avviso offre un buon reparto urologico?
Perche' li' mi sarebbe piu' facile andare...
Poi perdonatemi, lo so che senza l'ausilio dei dovuti esami obiettivi e' difficile a dirsi, ma potreste dirmi secondo Voi quale potrebbe essere il mio problema?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.5k visite dal 26/09/2008.
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