Sintomi urinari e sospetta endometriosi
Buongiorno,
ho cinquant’anni e i primi di luglio mi sono recata al medico di base per sintomi urinari: bruciore all’uretra prima e dopo la minzione, prurito e bruciore vaginale sia dopo che durante la minzione, stimolo a mingere anche con poca urina,dolore all’uretra. Non avevo altri sintomi. Il dottore di base mi prescrisse Monuril, ne ho preso una busta solo perché, fino a sera, non notai nessun miglioramento. Così mi prescrisse una uro-coltura con eventuale antibiogramma (risultato negativo ma tenere presente che l’ho eseguito il giorno dopo Monuril) e ecopelvi, più visita ginecologica che non eseguivo da quattro anni e che comunque era in programma in quanto ho un utero con fibromi che va tenuto sotto controllo. Il ginecologo (lo stesso di quattro anni prima) ha riscontrato alla visita e all’ecotrans. lo stesso utero con fibromi e all’ovaio sx una “formazione ecodensa di 3,4 cm per 2,2, negativa all’ecodoppler…ha prescritto i marcatori ca 199 e 125 (entrambi negativi), ciproxin e travercort per i sintomi urinari (migliorati dopo la terapia ma non scomparsi e fra l’altro ho scoperto che forse non era corretto il dosaggio: una cp die da 500 mg per 5 gg) e controllo fra 6 mesi, pap test (esito: “infiammazione”). Ha detto che potrebbe essere endometriosi…
Essendo preoccupata ho consultato un altro gine che mi ha detto le stesse cose e ha rifatto l’ecotrans. Premesso che alla prima eco con l’altro dottore non avevo avvertito alcun fastidio, durante le manovre del secondo specialista invece, quando ispezionava l’ovaio dx è andato tutto liscio, mentre con l’ovaio sx ho sentito parecchio male laddove toccava con l’ecografo…Nei giorni seguenti ho avvertito dolore in corrispondenza dell’ovaio e talvolta anche alla coscia sx. Ora è migliorato ma non scomparso del tutto. Non riesco a capire cosa possa essere accaduto…un trauma da ecografia? Infiammazione? Non avevo mai sentito dolore lì prima…Avverto anche dolorini e indolenzimenti all’addome e soprattutto sul lato sinistro (ma questi già da prima dell’ecografia). Ho ripetuto l’esame urine con uro-coltura ma era tutto negativo tranne “LEUCOCITI”: rari, ben conservati. PH: 5; valore normale da 5 a 7.5.
Sottolineo che sono nel climaterio, l’ultima vera mestruazione l’ho avuta ad aprile anche se da sett. scorso ho saltato qualche ciclo…Il giorno 25 c.m. mi sono recata nuovamente dal gine (il secondo) perché continuano i disturbi urinari e dal giorno 18 c.m. ho perdite ematiche (sporco a malapena l’assorbente, esce flusso tanto da sporcare la carta solo quando espleto i bisogni). Il medico ha sostenuto che le perdite sono mestruali e ha consigliato di ripetere ecotrans entro 3 gg max dalla fine del ciclo (che tuttavia a me non sembra tale perché non l’ho mai avuto così prolungato e allo stesso tempo così scarso); i sintomi urinari li addebita ad una irritazione vescicale dovuta alla fase climaterica…Quanto all’endometriosi sostiene che non si tratta di ciò in quanto i due CA sono negativi. Grazie mille.
ho cinquant’anni e i primi di luglio mi sono recata al medico di base per sintomi urinari: bruciore all’uretra prima e dopo la minzione, prurito e bruciore vaginale sia dopo che durante la minzione, stimolo a mingere anche con poca urina,dolore all’uretra. Non avevo altri sintomi. Il dottore di base mi prescrisse Monuril, ne ho preso una busta solo perché, fino a sera, non notai nessun miglioramento. Così mi prescrisse una uro-coltura con eventuale antibiogramma (risultato negativo ma tenere presente che l’ho eseguito il giorno dopo Monuril) e ecopelvi, più visita ginecologica che non eseguivo da quattro anni e che comunque era in programma in quanto ho un utero con fibromi che va tenuto sotto controllo. Il ginecologo (lo stesso di quattro anni prima) ha riscontrato alla visita e all’ecotrans. lo stesso utero con fibromi e all’ovaio sx una “formazione ecodensa di 3,4 cm per 2,2, negativa all’ecodoppler…ha prescritto i marcatori ca 199 e 125 (entrambi negativi), ciproxin e travercort per i sintomi urinari (migliorati dopo la terapia ma non scomparsi e fra l’altro ho scoperto che forse non era corretto il dosaggio: una cp die da 500 mg per 5 gg) e controllo fra 6 mesi, pap test (esito: “infiammazione”). Ha detto che potrebbe essere endometriosi…
Essendo preoccupata ho consultato un altro gine che mi ha detto le stesse cose e ha rifatto l’ecotrans. Premesso che alla prima eco con l’altro dottore non avevo avvertito alcun fastidio, durante le manovre del secondo specialista invece, quando ispezionava l’ovaio dx è andato tutto liscio, mentre con l’ovaio sx ho sentito parecchio male laddove toccava con l’ecografo…Nei giorni seguenti ho avvertito dolore in corrispondenza dell’ovaio e talvolta anche alla coscia sx. Ora è migliorato ma non scomparso del tutto. Non riesco a capire cosa possa essere accaduto…un trauma da ecografia? Infiammazione? Non avevo mai sentito dolore lì prima…Avverto anche dolorini e indolenzimenti all’addome e soprattutto sul lato sinistro (ma questi già da prima dell’ecografia). Ho ripetuto l’esame urine con uro-coltura ma era tutto negativo tranne “LEUCOCITI”: rari, ben conservati. PH: 5; valore normale da 5 a 7.5.
Sottolineo che sono nel climaterio, l’ultima vera mestruazione l’ho avuta ad aprile anche se da sett. scorso ho saltato qualche ciclo…Il giorno 25 c.m. mi sono recata nuovamente dal gine (il secondo) perché continuano i disturbi urinari e dal giorno 18 c.m. ho perdite ematiche (sporco a malapena l’assorbente, esce flusso tanto da sporcare la carta solo quando espleto i bisogni). Il medico ha sostenuto che le perdite sono mestruali e ha consigliato di ripetere ecotrans entro 3 gg max dalla fine del ciclo (che tuttavia a me non sembra tale perché non l’ho mai avuto così prolungato e allo stesso tempo così scarso); i sintomi urinari li addebita ad una irritazione vescicale dovuta alla fase climaterica…Quanto all’endometriosi sostiene che non si tratta di ciò in quanto i due CA sono negativi. Grazie mille.
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Se si vuol approfondire ancora rigurado a questa masserella ovarica sinistra, si può pensare di eseguire una risonanza magnetica, ma questa è materia ginecologica ed è giusto che sia il nostro Collega a decidere. In linea di massima, non metteremmo in diretta relazione questo con i suoi disturbi urinari bassi. Giusta invece l'ipotesi di relazionarli al climaterio, ma sarebbe utile individuare qualche elemento in più per cercare di mirare una qualche forma di terapia. Dipende ovviamente dalla loro entità, se attualmente sopportabile, diremmo di non insistere più di tanto con le terapie e soprattutto con gli antibiotici, ma ripetere l'esame delle urine e l'urocoltura tra qualche settimana. Se lei fuma, sarebbe opportuno eseguire anche tre esami citologici delle urine in giorni successivi. La qualità della funzione intestinale è anche importante e da supportare in ogni modo possibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.8k visite dal 26/08/2015.
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