Migrazione cellule

Buongiorno, riprendo da un argomento già postato ma ormai troppo lungo. Spero di riassumere in modo breve ed esauriente.
Anziano, IPB curata con soli alfalitici a basse dosi con sintomatologia lieve per vari anni.
3 tre anni fa sangue nelle urine, Ca vescicale Hg superficiale nella parete sinistra, asportato con Turb.Instillazioni di Bcg, tante, negativi poi gli esami e cistoscopie nonché relativi esami citologici.
Mai avuto infezioni urinarie, mai residuo urinario significativo post minzione. L’uretra sempre libera alle varie cistoscopie. Una Turp 2 anni fa, parziale perché interrotta da una sopravvenuta emorragia. Hanno dovuto immettere soluzione con una cannula in vescica, poco sotto l’ombelico, anche per schiarire la visibilità. Non mi viene detto della emorragia e mi viene detto invece che l’adenoma è stato completamente escisso, che restavano solo le pareti della capsula. Ma una ecografia a due mesi mostra che è ancora tutto li salvo un piccolo tunnel beante.
Alla prima cistoscopia di routine dopo la Turp, la novità, viene rilevata una moderata stenosi uretro bulbare che, nelle cistoscopie successive, "non viene più menzionata nei referti".

Ho sempre bruciori alla minzione. Ultimamente viene richiesta una uretro cisto scopia retrograda con mdc per valutare la stenosi, ma in radiologia viene fraintesa e viene eseguita invece una cistografia retrograda, viene infilato quindi un catetere a tre vie e viene forzata l’introduzione all’incontro con la stenosi. E viene rilevato in concreta evidenza un reflusso ureterale alla sola introduzione del mezzo di contrasto, 50 cc., che va diritto fino a riempire il bacinetto renale sinistro.
L’uretere appare nella norma. La vescica si riempie normalmente e la minzione appare normale con svuotamento completo.

L’Urologo di turno si inquieta per questo disguido e decide per una uretrocistoscopia. Quindi, la stenosi viene confermata, a livello bulbare, moderata ed ad anello. L’uretra è deformata inoltre nel tratto prostatico per la presenza dei due lobi ipertrofici più un terzo lobo. Come era logico vista la Turp incompleta.
La vescica non presenta anomalie sospette, gli osti ureterali sono in sede ed eiaculano regolarmente urina normo cromatica.
Si decide per un follow up di osservazione e di eseguire a due mesi un esame urodinamico, a fine di una terapia antisettica ed antinfiammatoria.

Questa la storia. Chiedo aiuto per le mie richieste di lumi e le mie preoccupazioni: da dove vengono queste complicazioni, come si fa a procurare una stenosi uretrale, come si fa a deteriorare lo sbocco di un uretere da renderlo addirittura insufficiente completo? Si può riparare, e come?
Ed ancora, mi sembra chiaro che ora ho sempre un rene riempito di urina che torna su anche con possibile migrazione in sù di cellule anomale con creazione di un nuovo focolaio.
E come ci si accorge?
Grazie a chi può rispondere a tutto quanto. Un saluto
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Evidentemente la neoformazione vescicale che è stata resecata interessava lo sbocco in vescica dell'uretere sinistro, la sua resezione è stata quindi inevitabile con conseguente perdita del fisiologico meccanismo anti-reflusso. Su questo c'è poco da dire o da fare. Le ipotesi da lei paventate sono accettabili dal punto di vista teorico, praticamente se non vi sono recidive in vescica (per fortuna ...) questa migrazione di "cellule" la vediamo come assai improbabile.
Non siamo in grado di giudicare i motivi per i quali la resezione prostatica sia stata interrotta. Ogni volta che si passa uno strumento (od anche solo un catetere) attraverso le vie urinarie vi è un minimo rischio di causare una lesione, la cui guarigione porta ad un restringimento. Tutto questo è bilanciato dalla utilità o necessità di eseguire la manovra o la procedura, come ogni decisione in medicina (e nella vita) passa attraverso un ragionato bilancio dei pro- e dei contro. Tutto sommato diremmo che quanto rilevato nel suo caso sia una alterazione molto modesta ed ininfluente sul flusso urinario. Tant'é che nella sua uretra è stato passato un normale catetere quando è stata eseguita la cistografia. In conclusione, ci sentiamo di tranquillizzarla sul fatto di non aver subito inopinatamente gravi lesioni e che tutto si puó ricondurre alla normale gestione di un caso endoscopico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la gentile risposta confortante. Vorrei ancora chiedere come si può ovviare al reflusso dell'uretere, quali interventi di ultima attualità sono possibili. Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Alla sua età, se il reflusso non porta di per sè disturbi (dolore) o complicazioni (infezione), le indicazioni ad una sua correzione sono discutibili. Anche qui si tratta di un bilancio tra i pro- ed i contro.
[#4]
Utente
Utente
Ma io sono giovanissimo, ..scherzo, però mi sento giovane di testa, anche se il fisico mi sbugiarda spesso.
Ciò nonostante, per favore, vorrei lo stesso conoscere quali interventi di ultima attualità sono attuabili. Ancora grazie.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Scartando gli interventi chirurgici di reimpianto, ricchi di complicanze e poveri di risultato, si potrebbe pensare a delle infiltrazioni endoscopiche del meato con materiale "volumizzante" (es. Macroplastique o simili). Si tratta comunque di una soluzione temporanea, perché entro qualche anno l'effetto tende comunque a svanire. Proprio per questa incertezza sull'efficacia, le indicazioni si pongono solo in situazioni particolari. Ciò non toglie che questo sia un argomento da affrontare e discutere con il suo urologo di riferimento che ha l'insostituibile vantaggio di conoscerla direttamente.
[#6]
Utente
Utente
Purtroppo non c'è un urologo diretto che segue, c'è un turn over di clinici che si avvicendano.
Grazie per la sua preziosa saggia descrizione. Ora ho le idee più chiare. Al prossimo aggiornamento, migliori saluti.
[#7]
Utente
Utente
Situazione a Maggio e novità, cistoscopia negativa a Novembre scorso, citologia negativa a Aprile, ufs: q max 11, psa 2,6, er: media flogosi non segni di etp.

L a novità, sempre avuto cisti semplici bilaterali ai reni con lentissima evoluzione, da piccole e fino alla max di 5,5 cm alla eco di Novembre ma al rilevamento in ecografia attuale presenza : cisti renali bilaterali, di cui 1 monosettata a dx e 1 monosettata a sx (non ci sono misure). Non idronefrosi.
Vescica nella norma, non rpm.

Mia domanda, che cosa sono? E che succede? Tra l'altro mi sembra una evoluzione rapida.
Grazie come sempre
[#8]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'ecografia è un'indagine radiologica che dipende moltissimo dall'operatore che materialmente la esegue e dall'apparecchio che viene utilizzato. Anche nella descrizione di quanto osservato possono essere utilizzati termini diversi che possono disorientare non solo i pazienti, ma anche i medici. A differenza di altri esami radiologici, non vi sono immagini su cui si possa seriamente giudicare in seguito, le piccole fotografie che di solito si allegano al referto hanno scarso significato. Molto probabilmente se lei si sottoponesse ora ad una ulteriore ecografia eseguita da un altro operatore otterrebbe un risultato ancora diverso. Tutto questo per dire che molto verosimilmente non vi è nulla di particolare o preoccupante, comunque sarà compito del suo urologo decidere se valga la pena di passare ad un livello più approfondito di indagine (TAC).
[#9]
Utente
Utente
Per mia confusione In realtà è una domanda che già le avevo rivolto, e le chiedo scusa.
Ho la visita uro a settembre e quindi devo solo aspettare.

Però mi è d'obbligo rilevare ancora la sua squisita disponibilità e le sue più che esaurienti delucidazioni. Grazie

Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto