Post prostatite
Salve sono " guarito" da una prostatite da circa un mese, causata da un alimentazione scellerata, e da una vita da una vita notturna movimentata e alcolica visto che lavoro in locali notturni, ad oggi non ho più disturbi durante e dopo là minzione, ma dopo l eiaculazione o come una leggera pressione sopra l ano, questo fastidio quanto durerà? Inoltre essendo un barman mi capita di bere ma ogni volta il giorno dopo sento un fastidio sotto il pene come uno spillo, per quanto tempo dovrò astenermi dal bere bevande per non sentire questi dolori? O non potrò più fare le stesse cose di prima alimentazione esclusa si intende
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Se ci si è predisposti, purtroppo un certo tipo di disturbi prostatici resta sempre in agguato. Pertanto una vita generalmente più sana non puó essere cosiderata una "cura" temporanea, ma una vera abitudine. Non esistono regole fisse, anche perché ogni caso è diverso dall'altro. Per contro, non sarebbe neanche giusto vivere tra l'ansia e le rinunce, diciamo che quello che si deve ricercare è un giusto equilibrio. Questo se lo deve sentire lei, nessun medico lo puó prescrivere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Dottore scusi se insisto ma visto ma visto che ora dopo l'ultimo controllo la mia prostata è risultata perfetta, e da quanto dice il mio urologo ora è tutto apposto. quale prostatite ho avuto, visto che batteri nello sperma non ne ho avuti? e il fastidio post eiaculazione continuerà sempre?
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Il termine "prostatite" è di per sè molto generico e raggruppa in sè buona parte dei disturbi delle basse vie urinarie del maschio adulto, indipendentemente dalla causa. La vera prostite batterica (infettiva) è quella acuta, accompagnata costantemente da febbre elevata. Le forme a più lungo decorso,che raramente riconoscono una causa infettiva così evidente, rientrano sotto la definizione di "prostatite cronica", di cui fanno parte molti tipi di situazione, più o meno legate ad una infiammazione o congestione della ghiandola, od anche solo alla percezione di disturbi in assenza di qualsiasi alterazione apprezzabile. Non esiste mezzo "semplice" per differenziare perfettamente la diagnosi, questo è il motivo per cui la definizione è così generica. In assoluto si tratta però di situazioni che presuppongono una predisposizione costituzionale allo sviluppo di questi disturbi, che a più riprese può rifarsi presente nel corso della vita, in genere sollecitata da condizioni di stress di qualsiasi tipo (fisico, psicologico, alimentare ... eccetera).
Speriamo di essere stati sufficientemente chiari, purtroppo l'argomento è piuttosto complesso e sovente si fanno delle confusioni che causano degli incompresi, anche tra i medici stessi.
Speriamo di essere stati sufficientemente chiari, purtroppo l'argomento è piuttosto complesso e sovente si fanno delle confusioni che causano degli incompresi, anche tra i medici stessi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 13/08/2015.
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Approfondimento su Prostatite
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