Linfedema ai genitali
Nel 2014 ho subito un intervento chirurgico di linfadenectomia radicale all'inguine destro per tumore di merkel e successiva radioterapia adiuvante locale. Quest'anno, a seguito di una recidiva bilaterale all'inguine sinistro, sono stato sottoposto al medesimo intervento a destra. Sono attualmente in attesa di guarigione dalla ferita chirurgica e verrò sottoposto ancora a radioterapia questa volta a sinistra.
Gli interventi chirurgici mi hanno creato gonfiore alle gambe che contrasto con l'uso della calza compressiva. Solo che a seguito del secondo intervento il gonfiore si è esteso ai testicoli e al pene, creandomi fastidi non indifferenti. Consigliato dal chirurgo e dai vari medici ho provato i vari Linfadren e Zachelase per migliorare il drenaggio linfatico, ma con risultati molto scarsi. Sono passati ormai due mesi e mezzo dall'ultimo intervento è la situazione permane. Esiste qualcosa che posso fare per migliorare la mia situazione?
aggiungo che sono diabetico insulino dipendente da vent'anni.
Grazie
Gli interventi chirurgici mi hanno creato gonfiore alle gambe che contrasto con l'uso della calza compressiva. Solo che a seguito del secondo intervento il gonfiore si è esteso ai testicoli e al pene, creandomi fastidi non indifferenti. Consigliato dal chirurgo e dai vari medici ho provato i vari Linfadren e Zachelase per migliorare il drenaggio linfatico, ma con risultati molto scarsi. Sono passati ormai due mesi e mezzo dall'ultimo intervento è la situazione permane. Esiste qualcosa che posso fare per migliorare la mia situazione?
aggiungo che sono diabetico insulino dipendente da vent'anni.
Grazie
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Si tratta di una conseguenza quasi inevitabile del tipo di interventi che ha subito. Certamente il suo eccesso di peso non giova, così come il diabete, ma questi sono fattori più difficili da affrontare, specie se sommati. Non stupisce che i prodotti di cui ci parla non siano stati efficaci, d'altronde non esiste di fatto un farmaco in grado di supplire un deficit anatomico ben preciso, ovvero il libero scarico della linfa. Possiamo ancora pensare all'uso ipotetico di un diuretico a basse dosi, se non è già stato tentato. Per il resto, l'unico provvedimento certemente utile è di tipo "meccanico" e consiste nell'indossare sempre delle mutande elastiche aderenti od un vero sospensorio anatomico, che tenda a mantenere sempre lo scroto ben sollevato e fermo. Il pene dovrebbe anche rimanere il più possibile verticale ribaltato sull'addome. Tutto questo anche durante il sonno. Come le abbiamo detto, si va purtroppo un po' per tentativi, ma tutto sommato un certo risultato lo si dovrebbe pur ottenere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 13/08/2015.
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