La prostatite cronica

Buonasera ho posto delle domande riguardanti la prostatite cronica e ho avuto delle gentili e apprezzate risposte! Convivo (malissimo) con questa situazione fisica da mesi e mi sento molto debilitato per i continui fastidi che questa ghiandola mi regala. In effetti andando a ritroso negli anni ho avuto tantissimi episodi che si risolvevano però in tempi brevi e non incidevano più di tanto sul mio stato emotivo. Stavolta no, la mia soglia è abbondantemente superata! Chiedevo: ma un'asportazione risolverebbe definitivamente i miei problemi che son proprio di tutti i tipi: bruciore post minzionale, dolore pubico, dolore perineale, senza quasi un giorno di tregua? Non pongo al centro della mia vita la pratica sessuale. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La cosiddetta "prostatite cronica" è perlopiú tipica di un'età piú giovane della sua, come le abbiamo già detto in passato, non è una malttia ben definita, ma caratterizza situazioni in cui disturbi locali anche intensi e tenaci si correlano con alterazioni anatomiche locali modeste od assenti. Per questo motivo, non vi sono quasi mai indicazioni operative: questo rende generalmente vani ed imprevedibili tutti i tentativi terapeutici. Alla sua età, nella prostata dovrebbero già da tempo essere insorte le modificazioni tipiche della maturità, ovvero indirizzate all'ingrossamento benigno piú o meno spiccato. Si tratta di manifestazioni tipiche e sostanzialmente diverse da quelle dei giovani, in cui gli aspetti "idraulici" prevalgono su quelli irritativi. Statisticamente sono abbastanza rare le situazioni in cui i due quadri si sommano o sovrappongono. Questo per dire che, valutando ovviamnte con attenzione i suoi accertamenti, si potrebbero configurare le indicazioni ad un intervento di tipo disostruttivo. L'asportazione radicale della prostata si riserva rigidamente solo ai tumori maligni, è un intervento completamente diverso, di impegno assai maggiore, con conseguenze tutt'altro che indifferenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie del suo intervento dott. Piana! Che significa esattamente intervento di tipo disostruttivo? Con questo mi lascerei alle spalle tutta la sequela di fastidi ormai giornalieri? Le conseguenze di cui parla nel caso di asportazione sono solo fisiologiche o possibili apportatrici di nuove situazioni dolorose? Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Nel suo caso non si tratta di tumore maligno, pertanto di intervento radicale neanche se ne deve parlare. Le indicazioni ad un intervento disostruttivo, ovvero quello classico per l'ingrossamento benigno, vanno tarate in base al tipo dei suoi disturbi ed alle caratteristiche della sua prostata. Oggigiorno si tratta essenzialmente di interventi endoscopici, basati sulla resezione/vaporizzazione di tessuto prostatico. Noi non abbiamo qui gli elementi per giudicare quanto questo possa eseere ipotizzabile nel suo caso. Le raccomandiamo pertanto si sottoporsi alle dovute valutazioni ed eventualmente parlarne con il suo urologo di riferimento.
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Utente
Utente
Grazie dott. Piana mi vedrò con l'urologo dopo il 15. Nell'ultima visita ha effettuato un massaggio prostatico dal quale è scaturita espulsione di notevole secrezione. Mi ha già comunicato telefonicamente che vuole farne un altro! Ma questo tipo di pratica ha davvero una sua utilità?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il "massaggio prostatico" era in passato una pratica molto comune, ora decisamente meno, poiché in effetti è per noi difficile ricordare che qualche paziente ne abbia veramente tratto dei vantaggi significativi e stabili nel tempo. Ciò non toglie che alcuni Colleghi, magari non giovanissimi ... vi siano ancora affezionati. Dal punto di vista teorico "scaricare" le secrezioni può avere un significato decongestionante, sta di fatto che se non è purtroppo possibile agire in modo significativo sui fattori predisponenti, è molto facile che nel giro di qualche tempo la situazione si ripresenti tale e quale a prima. In conclusione, solo lei può percepire il reale vantaggio del massaggio, che - se esiste - dovrebbe manifestarsi in modo inequivocabile.
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Utente
Utente
Si in effetti il mio urologo mi aveva detto di comunicargli la situazione dopo il primo massaggio. A parte un brevissimo lasso di tempo in cui ho avvertito una sensazione di "alleggerimento" è tutto tornato come prima e forse peggio! Volevo dirle che la scorsa estate ho sofferto di ragade anale curata con tre mesi di "Antrolin". E' possibile che ci sia un qualche residuo di quest'ultima che contribuisce ai fastidi perineali?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Sen'altro sí, anche se la ragade dovrebbe accentuare i suoi disturbi in corrispondenza della defecazione.
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Utente
Utente
Dott. Piana la ringrazio sentitamente per il tempo che mi ha dedicato e Le auguro buone ferie nel caso non le abbia ancora fatte!
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