Calcolosi ureterale
Buongiorno,
vorrei esporvi il mio caso:
All'incirca intorno a marzo/aprile ho presentato dapprima ematuria e successivamente una colica renale destra. Presentatomi al pronto soccorso, senza alcun tipo di indagine strumentale, mi hanno diagnosticato calcolosi renale e, consigliatami la terapia idropinica, mi hanno mandato a casa.
All'incirca i primi di giugno si è ripresentato lo stesso problema, stesso iter, ma questa volta con Rx Addome ed eco renale. Nella Rx si evidenziava la presenza di calcolo a livello di L3.
Prenotata visita da urologo, in data 23 Luglio, tramite eco renale hanno riscontrato questa volta il calcolo a livello della pelvi, e quindi hanno effettuato una litotrissia extracorporea. Da allora ho avuto coliche (sopportabili tramite Toradol intramuscolo) per i primi tre-quattro giorni.
Ed infine in data 5 agosto ho accusato fortissime coliche non gestibili nemmeno con il toradol endovena (sono andato in pronto soccorso, dove una rx addome ha evidenziato il calcolo in zona l4).
Consultato con l'urologo mi è stato detto di continuare con terapia idropinica (quando non presente la colica) e con antidolorifico (toradol 30 mg intramuscolo).
Aggiungo che il calcolo (per quanto una rx addome possa essere precisa al riguardo) è all'incirca di 8-10 mm.
Aggiungo poi che dal 5 agosto, quindi da quasi due giorni la colica è sempre presente (con alti e bassi, immagino dovuti alla quantità di acqua che bevo).
La mia domanda è la giusta strada da intraprendere questa? Ovvero Toradol e terapia idropinica? Ci sono possibilità concrete che il calcolo venga espulso o sto solo aspettando inutilmente?
Grazie mille per la risposta
Distinti saluti
vorrei esporvi il mio caso:
All'incirca intorno a marzo/aprile ho presentato dapprima ematuria e successivamente una colica renale destra. Presentatomi al pronto soccorso, senza alcun tipo di indagine strumentale, mi hanno diagnosticato calcolosi renale e, consigliatami la terapia idropinica, mi hanno mandato a casa.
All'incirca i primi di giugno si è ripresentato lo stesso problema, stesso iter, ma questa volta con Rx Addome ed eco renale. Nella Rx si evidenziava la presenza di calcolo a livello di L3.
Prenotata visita da urologo, in data 23 Luglio, tramite eco renale hanno riscontrato questa volta il calcolo a livello della pelvi, e quindi hanno effettuato una litotrissia extracorporea. Da allora ho avuto coliche (sopportabili tramite Toradol intramuscolo) per i primi tre-quattro giorni.
Ed infine in data 5 agosto ho accusato fortissime coliche non gestibili nemmeno con il toradol endovena (sono andato in pronto soccorso, dove una rx addome ha evidenziato il calcolo in zona l4).
Consultato con l'urologo mi è stato detto di continuare con terapia idropinica (quando non presente la colica) e con antidolorifico (toradol 30 mg intramuscolo).
Aggiungo che il calcolo (per quanto una rx addome possa essere precisa al riguardo) è all'incirca di 8-10 mm.
Aggiungo poi che dal 5 agosto, quindi da quasi due giorni la colica è sempre presente (con alti e bassi, immagino dovuti alla quantità di acqua che bevo).
La mia domanda è la giusta strada da intraprendere questa? Ovvero Toradol e terapia idropinica? Ci sono possibilità concrete che il calcolo venga espulso o sto solo aspettando inutilmente?
Grazie mille per la risposta
Distinti saluti
[#1]
Diremmo che per le dimensioni del calcolo e la sua posizione, le possibilità di espulsione spontanea sono decisamente scarse e, soprattutto in caso di sintomatologia grave ed invalidante, affidarsinalla sola speranza non ci pare congruo per l'urologia moderna. È ormai noto che l'efficacia delle onde d'urto sui calcoli all'interno dell'uretere è molto modesta, tant'èmche nei centri di riferimento per la calcolosi non vengono più adottate da molto tempo. E' pertanto evidente che lei debba essere sottoposto, se possibile anche in tempi brevi ad un intervento endoscopico di ureteroscopia operativa, con frammentazione del calcolo e rimozione dei residui. In mani competenti, si tratta di un intervento di scarsa invasività ed elevate probabilità di risoluzione rapida e completa.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Nel frattempo, in base alla nostra esperienza, le sconsiglieremmo francamente un carico idrico eccessivo. Il calcolo eventualmente non si sposta per la spinta da tergo dell'urina, ma solo per la,compiacenza delle pareti dell'uretere. Un carico di liquidi eccessivo rischia solo di appesantire il rene, causando inutili coliche. In questa fase beva pertanto per quel che ha sete, e non sarà comunque poco, vista la stagione così calda.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Nel frattempo, in base alla nostra esperienza, le sconsiglieremmo francamente un carico idrico eccessivo. Il calcolo eventualmente non si sposta per la spinta da tergo dell'urina, ma solo per la,compiacenza delle pareti dell'uretere. Un carico di liquidi eccessivo rischia solo di appesantire il rene, causando inutili coliche. In questa fase beva pertanto per quel che ha sete, e non sarà comunque poco, vista la stagione così calda.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 07/08/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.