Situazione post circoncisione
Salve dottori, vorrei usufruire cortesemente della vostra professionalità per fugare qualche mio dubbio.
Dieci giorni fa esatti sono stato circonciso. O meglio, questa seconda circoncisione ha mirato a risolvere l'edema, la pelle in esubero, il cheloide che si era formato dopo la prima circoncisione avvenuta agli inizi del 2014. E' avvenuta per una revisione estetica, ma è stata rifatta daccapo.
Il chirurgo urologo ha affermato che quando ha inciso con il bisturi sul quell'esubero è uscita parecchio puss, parecchia roba giallastra.
In questi giorni ho assunto Agumentin antibiotico due volte al dì (dopo colazione e dopo cena) per 7gg e ho applicato localmente due volte al dì Gentalyn beta pomata, che attualmente ancora sto usando insieme alle garze sterili con le quali copro la ferita.
Durante questi giorni ho tenuto il pene più verticale possibile e su di esso gran parte del gonfiore è sparito. Tra l'altro mi è uscita una emorroide grandicella che ostacola un po' la defecazione. Non so se sia stata dovuta all'anestesia o a cosa...Ora sulla parte destra del pene, a ridosso del glande, proprio dove sono i punti, sono comparse delle piccole bollicine rosse fiammanti, due, tre, rosse rosse piene di sangue, più o meno piccole sempre riconducibile a una specie di esubero. Da oggi Il pene non lo tengo più in verticale.
Domande:
_Cosa potrei fare per cercare di ridurre o eliminare tali bollicine rosse? Se ne andranno da sole o c'è pericolo che non andranno via? potrei bucarle con un ago?
_Dovrei tenere il pene ancora in verticale adagiato sull'addome?
_Perché sono comparse quelle bollicine?
Ringrazio anticipatamente la cortesia dei sig. medici.
Dieci giorni fa esatti sono stato circonciso. O meglio, questa seconda circoncisione ha mirato a risolvere l'edema, la pelle in esubero, il cheloide che si era formato dopo la prima circoncisione avvenuta agli inizi del 2014. E' avvenuta per una revisione estetica, ma è stata rifatta daccapo.
Il chirurgo urologo ha affermato che quando ha inciso con il bisturi sul quell'esubero è uscita parecchio puss, parecchia roba giallastra.
In questi giorni ho assunto Agumentin antibiotico due volte al dì (dopo colazione e dopo cena) per 7gg e ho applicato localmente due volte al dì Gentalyn beta pomata, che attualmente ancora sto usando insieme alle garze sterili con le quali copro la ferita.
Durante questi giorni ho tenuto il pene più verticale possibile e su di esso gran parte del gonfiore è sparito. Tra l'altro mi è uscita una emorroide grandicella che ostacola un po' la defecazione. Non so se sia stata dovuta all'anestesia o a cosa...Ora sulla parte destra del pene, a ridosso del glande, proprio dove sono i punti, sono comparse delle piccole bollicine rosse fiammanti, due, tre, rosse rosse piene di sangue, più o meno piccole sempre riconducibile a una specie di esubero. Da oggi Il pene non lo tengo più in verticale.
Domande:
_Cosa potrei fare per cercare di ridurre o eliminare tali bollicine rosse? Se ne andranno da sole o c'è pericolo che non andranno via? potrei bucarle con un ago?
_Dovrei tenere il pene ancora in verticale adagiato sull'addome?
_Perché sono comparse quelle bollicine?
Ringrazio anticipatamente la cortesia dei sig. medici.
[#1]
Nell'impossibilità di una valutazione diretta, il nostro giudizio è molto limitato. abbiamo idea che si possa trattare di una banale manifestazione allergica all'esposizione a disinfettanti e creme varie. Diremmo senz'altro di passare rapidamente ad una igiene locale con acqua e detergente neutro. Continui a mantenere il pene verticale ribaltato sull'addome ancora per una decina di giorni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie Dr Piana, mi aiuti a capire un pochino. Io attualmente lo lavo tutti giorni con acqua fredda e sapone liquido Saugella uomo con ph fisiologico (ad azione antibatterica, antimicotica e antinfiammatoria) tutti i giorni due volte al dì tamponando e non strofinando. Mi sorprende un pochino che sia comparsa una presunta allergia visto che Saugella funge da antibatterico, inoltre non ho alcun prurito o fastidio simile. Finora l'ho sempre lavato con acqua e Saugella, asciugato un po' il più possibile con garze sterili e applicato la crema locale Gentalyn beta e poi in seguito ho realizzato sempre un bendaggio con garze sterili.
Lo igenizzo con Saugella uomo perché non mi è stato prescritto un sapone specifico in questo momento che il pene è stato operato. Non so se andava e se va bene il prodotto citato.
Se c'è questa allergia non dovrei applicare più localmente la Gentalyn beta da come si evince dalla sua risposta. Giusto?
Sparirà da sola questa allergia con il pene mantenuto in verticale?
Grazie ancora
Lo igenizzo con Saugella uomo perché non mi è stato prescritto un sapone specifico in questo momento che il pene è stato operato. Non so se andava e se va bene il prodotto citato.
Se c'è questa allergia non dovrei applicare più localmente la Gentalyn beta da come si evince dalla sua risposta. Giusto?
Sparirà da sola questa allergia con il pene mantenuto in verticale?
Grazie ancora
[#3]
Non vi è alcuna evidenza che il suo amico, dopo la recente "sfumatura" chirurgica sia infetto nella zona operata, pertanto - quantomeno a nostro sommesso parere - tutto questo abbondare di antibiotico, cortisone e disinfettanti vari non è giustificato. Ognuno di questi prodotti, anche se così presuntuosamente "medicalizzati", è prepotentemente in grado di causare allergie e sensibilizzazioni. Il sudore, il clima caldissimo e qualche goccia di urina possono fare da condimento. E' pur vero che la valutazione diretta sia imprescindibile, ma tanti e tanti casi ne abbiamo visiti che ci permettiamo di considerare questa ipotesi come assai verosimile. Come sempre si fa in questi casi, dirmmo di sospendere per intanto l'esposizione a queste sostanze e passare ad un'igiene locale con semplice acqua per qualche giorno, attendendo che la pelli si asciughi ben bene prima di apporre la cravatta di garza. Nel frattempo, sarebbe opportuno che si facesse controllare, anche solo dal suo medico curante, ma è altamente probabile che la manifestazione tenda a recedere velocemente.
[#4]
Ex utente
Da qualche giorno non applico più Gentalyn beta localmente. Mentre l'antibiotico non lo prendo più da giorni. L'ho preso per una settimana, come mi è stato prescritto. Attualmente lo sto lavando con acqua e sapone e basta, lo asciugo un po' dopo il lavaggio e applico una piccola garza intorno tutto qui. C'è da dire che subito dopo il lavaggio e copertura con garza mi prude parecchio la zona dove è un po' gonfia, il lato destro. Non so se questo è un buon segno. Comunque ad ogni cambio di garza, e ad ogni sessione di lavaggio locale che avvengono due volte al giorno, mattina e sera, nonostante non ci sia più la crema localmente, mi accorgo che sulla garza di turno c'è depositata un po' di roba gialla, e qualche punto di sangue.
Da profano della chirurgia provo ad avanzare la seguente ipotesi, sicuro di essere corretto qualora dica una castroneria: può darsi che finché ci sono i punti, e attualmente ci sono ancora, ed essendo dei corpi estranei, tale piccolo gonfiore persiste e prude. Dopo che saranno caduti, può darsi che il gonfiore tenderà a dissolversi. Potrebbe essere vera sta cosa che affermo?
Attualmente lo tengo adagiato sull'addome e la maggior parte del giorno sono sdraiato sul mio letto.
Da profano della chirurgia provo ad avanzare la seguente ipotesi, sicuro di essere corretto qualora dica una castroneria: può darsi che finché ci sono i punti, e attualmente ci sono ancora, ed essendo dei corpi estranei, tale piccolo gonfiore persiste e prude. Dopo che saranno caduti, può darsi che il gonfiore tenderà a dissolversi. Potrebbe essere vera sta cosa che affermo?
Attualmente lo tengo adagiato sull'addome e la maggior parte del giorno sono sdraiato sul mio letto.
[#5]
Auspichiamo che lei non se ne stia sdraiato a letto tutto il giorno considerandola cone la degenza post-operatoria ... altrimenti non sapremmo immaginare il suo comportamento in caso di interventi di maggiore impegno. Scherzi a parte, le sue osservazioni sono tutto sommato corrette, qualla che ci descrive rientra certamente nei limiti di una normale evoluzione di una circoncisione. Una stabilizzazione completa dei tessuti è da attendersi dopo 30-40 giorni, se dopo 3 settimane i punti non si sono ancora staccati è opportuno rimuoverli ovvero farseli rimuovere.
[#7]
Ex utente
Buongiorno Dr. Vi aggiorno.
Allora l'altro ieri sono stato a visita dal chirurgo esecutore.
Attualmente c'è questo esubero, questo cheloide, esattamente come c'era dopo la prima circoncisione, nonostante io abbia tenuto per tutto questo tempo il pene in verticale adagiato sull'addome,. Nonostante questo lui ha affermato che la ferita sta bene e sono i punti a creare il cheloide. Lui è convinto che tale esubero sparirà...
Ha notato e ho notato che la pelle intera del pene è squamata, allora mi ha prescritto crema CONNETTIVINA da applicare 2 volte al dì anche sulla ferita. Poi mi ha prescritto ANANASE compresse 40mg tre volte al dì per 15gg. Ed infine VELAMOX 1g antibiotico per 7gg.
Sinceramente sono preoccupato per questo esubero, io lo massaggio un po' schiacciandolo quando vado ad igenizzare il pene. Questo cheloide lo trovo molle al tatto, non so se è un buon segno...
Nella mia enciclopedia della salute dice "Cheloide: tumore benigno della pelle dovuto a una eccessiva produzione di tessuto fibroso cicatriziale." Ma non specifica le cause effettive. Quindi in fin dei conti questo è un tumore benigno o propende per essere tale al momento. Magari tanti medici non la pronunciano la parola "tumore" per paura di terrorizzare...se lo possono chiamare con nomi alternativi lo fanno...
Comunque Dr Piana lei condivide e voi altri medici condividete ciò che ha detto e fatto il chirurgo di riferimento?
E nella peggiore delle ipotesi: se questo cheloide, esubero che c'è attualmente dovesse permanere come l'altro che c'era dopo la prima circoncisione, lo si può curare definitivamente con qualche metodo alternativo alla chirurgia?
Mi risponda sinceramente...e perdoni questa domanda però spero che comprenderà il mio stato d'animo, ci sono già passato e ho motivi validi per pensare a ciò e preoccuparmi.
Grazie ancora per la disponibilità
Allora l'altro ieri sono stato a visita dal chirurgo esecutore.
Attualmente c'è questo esubero, questo cheloide, esattamente come c'era dopo la prima circoncisione, nonostante io abbia tenuto per tutto questo tempo il pene in verticale adagiato sull'addome,. Nonostante questo lui ha affermato che la ferita sta bene e sono i punti a creare il cheloide. Lui è convinto che tale esubero sparirà...
Ha notato e ho notato che la pelle intera del pene è squamata, allora mi ha prescritto crema CONNETTIVINA da applicare 2 volte al dì anche sulla ferita. Poi mi ha prescritto ANANASE compresse 40mg tre volte al dì per 15gg. Ed infine VELAMOX 1g antibiotico per 7gg.
Sinceramente sono preoccupato per questo esubero, io lo massaggio un po' schiacciandolo quando vado ad igenizzare il pene. Questo cheloide lo trovo molle al tatto, non so se è un buon segno...
Nella mia enciclopedia della salute dice "Cheloide: tumore benigno della pelle dovuto a una eccessiva produzione di tessuto fibroso cicatriziale." Ma non specifica le cause effettive. Quindi in fin dei conti questo è un tumore benigno o propende per essere tale al momento. Magari tanti medici non la pronunciano la parola "tumore" per paura di terrorizzare...se lo possono chiamare con nomi alternativi lo fanno...
Comunque Dr Piana lei condivide e voi altri medici condividete ciò che ha detto e fatto il chirurgo di riferimento?
E nella peggiore delle ipotesi: se questo cheloide, esubero che c'è attualmente dovesse permanere come l'altro che c'era dopo la prima circoncisione, lo si può curare definitivamente con qualche metodo alternativo alla chirurgia?
Mi risponda sinceramente...e perdoni questa domanda però spero che comprenderà il mio stato d'animo, ci sono già passato e ho motivi validi per pensare a ciò e preoccuparmi.
Grazie ancora per la disponibilità
[#8]
Definire il cheloide un tumore benigno, più che un errore è proprio una fesseria! D'ogni modo, giudicare la sua situazione a distanza è impossibile, nè abbiamo motivo per dubitare del giudizio del nostro Collega. La terapia consigliata è senz'altro congrua, anzi forse un po' ridondante, ma più di questa senz'altro sarà il tempo a giocare in suo favore, aiutato dalla sua pazienza e dalla capacità di spostare il centro delle sue attenzioni dall'area genitale.
[#10]
Ex utente
Buongiorno. Allora ci sono delle novità.
I medici che effettivamente mi hanno operato hanno affermato che non si tratta di cheloide e che con il tempo l'esubero se ne andrà. Anche l'anno scorso avevano detto la stessa cosa, anche nella prima circoncisione. Io insistendo nella mia convinzione mi sono beccato anche una mancanza di rispetto. Adesso che mi sono circonciso per la seconda volta per revisione estetica, ancora c'è questo esubero, cosi lunedì sono stato da un andrologo e chirurgo plastico il quale ha confermato pienamente i miei fondati sospetti. Il mio intuito a quanto pare non mi ha mai tradito. L'esperienza è una menzogna a volte, ci vuole anche intuito. Ha detto che anche se è un mesetto e mezzo è già un cheloide, rimarrà l'esubero se non facciamo qualcosa. Glielo ho detto che c'ero già passato, che in precedenza avevo avuto già un cheloide, gli ho fatto vedere delle fotografie, per ciò, secondo lui anche questo è un cheloide e sarà tale. Come io temevo d'altronde. Ma non mi sono fatto capire dai chirurghi che mi hanno operato, suscitando ora verso di loro completa sfiducia visto che qualcuno ha confermato la mia tesi. Il chirurgo plastico ha detto che fortunatamente nel mio piccolo sono stato sveglio ad attivarmi, e per questo mi ha prescritto una crema gel al silicone da applicare localmente per 60gg. (skarflex-s). Se fossi andato da lui più tardi, la crema non avrebbe nemmeno avuto una minima probabilità per cercare di contrastare l'ipertrofia della cicatrice. Dice che qualcuno nella mia stessa condizione è guarito, alcuni guariscono cosi, altri no. Se la crema non dovesse essere miracolosa, secondo lui è da rifare una nuova circoncisione. Daccapo, per intero. E' stato schietto, mi è piaciuto, mi ha ferito, ma ammiro la franchezza. E' un colmo che per risolvere la fimosi mi dovrei rioperare una terza volta. Tre volte per una circoncisione, non lo so se psicologicamente reggerò l'impatto. Un tumore sarebbe stato più sopportabile, in tal caso sarebbero stati plausibili questo numero di interventi. Sarebbero stati giustificati magari. Ma per una circoncisione non c'è pace in me. Quando una persona si sottopone a un intervento bisogna considerare soprattutto l'aspetto emotivo e psicologico, non stiamo ad operare cani o gatti, anzi, anche loro hanno dei sentimenti. L'altro danno estetico, non è stato solo un semplice danno estetico, anche psicologico è stato. Sono andato dallo psicologo sessuologo perché la mia vita intima si era compromessa. Avevo ricevuto dei rifiuto da parte di alcune donne perché non se la sentivano di consumare rapporti con un pene esteticamente brutto. Ma lei Dr Piana e altri suoi colleghi, siete uomini di scienza, non so se ve ne intendete di sentimentalismi, se mi potete capire. Toglietevi un attimino il camice e mettetevi nella mia condizione. Non per offendere la vostra intelligenza ma dicono che la scienza e sentimentalismo non vanno d'accordo. Sto male per questa cosa, mi affido solo alla crema. Ma sto male, vivo ora nel dubbio, mi chiedo se sarà efficace o meno, mi chiedo tante cose. Sono indignato per la piega che ha preso questa storia che sin dall'inizio doveva essere banale d'altronde, come respirare, sono indignato e deluso...
I medici che effettivamente mi hanno operato hanno affermato che non si tratta di cheloide e che con il tempo l'esubero se ne andrà. Anche l'anno scorso avevano detto la stessa cosa, anche nella prima circoncisione. Io insistendo nella mia convinzione mi sono beccato anche una mancanza di rispetto. Adesso che mi sono circonciso per la seconda volta per revisione estetica, ancora c'è questo esubero, cosi lunedì sono stato da un andrologo e chirurgo plastico il quale ha confermato pienamente i miei fondati sospetti. Il mio intuito a quanto pare non mi ha mai tradito. L'esperienza è una menzogna a volte, ci vuole anche intuito. Ha detto che anche se è un mesetto e mezzo è già un cheloide, rimarrà l'esubero se non facciamo qualcosa. Glielo ho detto che c'ero già passato, che in precedenza avevo avuto già un cheloide, gli ho fatto vedere delle fotografie, per ciò, secondo lui anche questo è un cheloide e sarà tale. Come io temevo d'altronde. Ma non mi sono fatto capire dai chirurghi che mi hanno operato, suscitando ora verso di loro completa sfiducia visto che qualcuno ha confermato la mia tesi. Il chirurgo plastico ha detto che fortunatamente nel mio piccolo sono stato sveglio ad attivarmi, e per questo mi ha prescritto una crema gel al silicone da applicare localmente per 60gg. (skarflex-s). Se fossi andato da lui più tardi, la crema non avrebbe nemmeno avuto una minima probabilità per cercare di contrastare l'ipertrofia della cicatrice. Dice che qualcuno nella mia stessa condizione è guarito, alcuni guariscono cosi, altri no. Se la crema non dovesse essere miracolosa, secondo lui è da rifare una nuova circoncisione. Daccapo, per intero. E' stato schietto, mi è piaciuto, mi ha ferito, ma ammiro la franchezza. E' un colmo che per risolvere la fimosi mi dovrei rioperare una terza volta. Tre volte per una circoncisione, non lo so se psicologicamente reggerò l'impatto. Un tumore sarebbe stato più sopportabile, in tal caso sarebbero stati plausibili questo numero di interventi. Sarebbero stati giustificati magari. Ma per una circoncisione non c'è pace in me. Quando una persona si sottopone a un intervento bisogna considerare soprattutto l'aspetto emotivo e psicologico, non stiamo ad operare cani o gatti, anzi, anche loro hanno dei sentimenti. L'altro danno estetico, non è stato solo un semplice danno estetico, anche psicologico è stato. Sono andato dallo psicologo sessuologo perché la mia vita intima si era compromessa. Avevo ricevuto dei rifiuto da parte di alcune donne perché non se la sentivano di consumare rapporti con un pene esteticamente brutto. Ma lei Dr Piana e altri suoi colleghi, siete uomini di scienza, non so se ve ne intendete di sentimentalismi, se mi potete capire. Toglietevi un attimino il camice e mettetevi nella mia condizione. Non per offendere la vostra intelligenza ma dicono che la scienza e sentimentalismo non vanno d'accordo. Sto male per questa cosa, mi affido solo alla crema. Ma sto male, vivo ora nel dubbio, mi chiedo se sarà efficace o meno, mi chiedo tante cose. Sono indignato per la piega che ha preso questa storia che sin dall'inizio doveva essere banale d'altronde, come respirare, sono indignato e deluso...
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 8.4k visite dal 06/08/2015.
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