Ivu - ecotomografia renale bilaterale

Gentili dr,

vorrei sottoporvi il referto della ecografia renale che mi è stata prescritta dopo un duplice episodio di cistite emorragica.
Il primo episodio risale alla fine di maggio, 48h dopo rapporto sessuale, curato con Monuril, il secondo (sempre cistite emorragica) 3 sett dopo, da urinocultura è risultata infezione da escherichia coli e quindi ho assunto ciproxin 1g per 7 giorni.
All'urinocultura di controllo era tutto ok, ma dopo continuavo ad avere un pò di fastidio, non ad urinare, ma fastidio sovrapubico, anche lombare.
Dallo stick urine fatto da me a casa risultavano leucociti e microematuria, senonche ero in viaggio per lavoro in svizzera e mi sono fatta vedere da uno specialista di medica interna che dall'analisi urina ha riscontrato in effetti leucociti (non vorrei ricordar male ma mi pare...500) e globuli rossi. Dall'urinocultura pero non è stato evidenziato nulla. Il doc allora mi ha prescritto 1 pastiglia di bactrim forte e una cura per aumentare le difese immunitarie (Uro Vaxom, 1 pastiglia al giorno x 3 mesi, trattasi di lisato batterico da escherichia coli) e mi ha anche detto di prendere ad ogni rapporto 1 pastiglia di bactrim forte x 3/4 volte. Mi ha prescritto eco renale che ho eseguito al mio rientro a Milano. Di seguito riporto referto..

Reni in sede, di normale dimensioni e morfologia, con regolare rapporto cortico-midollare ed in assenza di dilatazione delle cavità calico-pieliche.
Bilateralmente si segnalano spot iperecogeni di significato prelitiasico, più evidente a sinistra, dove si concomitano due lamelle microlitiasiche di mm 4 e 4,5 nei calici medio inferiori.
Vescica a pareti regolari e margini netti....Collateralmente cisti biliari epatiche comprese tra 10 e 45 mm.

Mi ha detto trattasi di renella e due calcolini, che devo bere molto e probabilmente con la renella sono stati la causa della cistite...

Volevo sapere se aveste consigli ulteriori da darmi.

Grazie infinite e molti cordiali saluti

E.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Possiamo tranquillamente escludere che la "renella" (definizione spesso molto fantasiosa) possa avere a che fare con le infezioni delle basse vie urinarie. L'ecografia evidenza delle cocrezioni papillari che, se è pur vero evidenzino una predisposizione alla formazione di calcoli, si trovano anatomicamente a venti cm almeno di distanza dalla vescica! Ben più prossimo è invece il basso inestino ed è certamente da lì che originano i batteri, in particolare il Coli, che è presente a miliardi nel tratto intestinale. Riteniamo che qui vadano concentrate le attenzioni, piuttosto che somministrare a lungo antibiotici, i quali rischiano di squilbrare ulteriormente la flora batterica intestinale. Sopra a tutto, la diluizione delle urine ottenuta assumendo elevate quantità di liquidi è certamente cruciale ed è anche utile per limitare la cerscita ed il moltiplicarsi delle calcificazioni renali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentil Dr Piana,

la ringrazio molto per la sua cortese risposta.
Attualmente sto bevendo parecchio, assumendo fermenti lattici e cercando di regolare la dieta.
Ogni tanto eseguo dei test delle urine con strisce siemens e la sera compare sempre presenza di globuli rossi (la mattina invece no).
Quando ho rapporti non ho dolore ma dopo sento sempre come una tensione sovrapubica è da due giorni sento come pungere dove fuoriesce l'urina.
Non sto male ma non sono a posto e non so più che fare per tornare alla
Normalità. Fa fine maggio, quando ho avuto il
primo episodio di cistite emorragica, ho sempre avuto un qlc tipo di fastidio...

Un'ultima cosa: le due "lamelle microlitiasiche" citate nel referto sono due calcoli?

Grazie ancora e molti cordiali saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Si tratta in genere delle cosiddette "placche di Randall", ovvero delle concrezioni di fosfato di calcio delle dimensioni da 1 a 3 mm adese alle papille renali. Su queste, in condizioni favorevoli, si poccono accrescere i calcoli veri e propri, che ad un cero punto si staccano e cadono nell'urina.Non vi è alcun modo ragionevole di asportare / sciogliere codeste placche, l'unico provvedimento utile è mantenere le urine diluite per evitarebquesta azione di "nucleo d'accrescimento".
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