Nevralgia del pudendo e sindrome di Mondor
Salve,
sono affetto da nevralgia del pudendo intracanicolare bilaterale. Mi è stata diagnosticata dopo un iter di 6 mesi tra urologi, ricoveri e PS vari. Sono in cura da circa dodici giorni con Alanerv, Lyrica 50 mg, Laroxyl 20 mg die.
Al settimo giorno di terapia sono scomparsi tutti i sintomi ma dal decimo è comparso un dolore/bruciore urente alla radice dorsale del pene. Dato che ho da circa 2 anni un cordoncino bianco e duro sul dorso del pene (sindrome di Mondor ?) è possibile che questo vaso sclerotizzato sia causa (o concausa) della nevralgia e/o del dolore che provo ora?
Grazie, cordiali saluti.
sono affetto da nevralgia del pudendo intracanicolare bilaterale. Mi è stata diagnosticata dopo un iter di 6 mesi tra urologi, ricoveri e PS vari. Sono in cura da circa dodici giorni con Alanerv, Lyrica 50 mg, Laroxyl 20 mg die.
Al settimo giorno di terapia sono scomparsi tutti i sintomi ma dal decimo è comparso un dolore/bruciore urente alla radice dorsale del pene. Dato che ho da circa 2 anni un cordoncino bianco e duro sul dorso del pene (sindrome di Mondor ?) è possibile che questo vaso sclerotizzato sia causa (o concausa) della nevralgia e/o del dolore che provo ora?
Grazie, cordiali saluti.
Caro signore,
quel vaso non c' entra, piuttosta che dicono i colleghi sul cordoncino? Che se non è vaso potrebbe spiegare qualche cosa.
quel vaso non c' entra, piuttosta che dicono i colleghi sul cordoncino? Che se non è vaso potrebbe spiegare qualche cosa.

Utente
Gent.mo Dott. Cavallini,
la ringrazio per la risposta celere. Il cordoncino bianco (visibile solo in erezione, longitudinale e molto mobile) era stato trattato senza successo due anni fa con una pomata a base di eparina. Era stato etichettato come vaso sclerotizzato ma non è mai stato osservato direttamente. Da allora ha continuato a darmi fastidio (senza dolore) estendendosi gradualmente verso la radice del pene. Cosa potrebbe essere? Devo fare un esame specifico per verificare la natura del "cordoncino"?
la ringrazio per la risposta celere. Il cordoncino bianco (visibile solo in erezione, longitudinale e molto mobile) era stato trattato senza successo due anni fa con una pomata a base di eparina. Era stato etichettato come vaso sclerotizzato ma non è mai stato osservato direttamente. Da allora ha continuato a darmi fastidio (senza dolore) estendendosi gradualmente verso la radice del pene. Cosa potrebbe essere? Devo fare un esame specifico per verificare la natura del "cordoncino"?
Se è molto superficiale basta palparlo e toccarlo, per cui mi attengo a quanto detto dai colleghi. Difficle che tale cordoncino faccia tutto questo "sconquasso".

Utente
La ringrazio. Continuerò a cercare la causa escludendo il cordoncino (che nessuno però ha mai valutato al tatto).
Mi permetto di consigliarle, in generale, di non attenersi troppo a quanto detto dai suoi colleghi considerando che mi hanno curato per mesi una prostata in perfetta salute (attenendosi rigorosamente alla diagnosi precedente).
Cordialità
Mi permetto di consigliarle, in generale, di non attenersi troppo a quanto detto dai suoi colleghi considerando che mi hanno curato per mesi una prostata in perfetta salute (attenendosi rigorosamente alla diagnosi precedente).
Cordialità
che vuol che le dica, io le mani in pasta le metto regolarmente e questo dice la buona pratica medica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5k visite dal 29/07/2015.
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