Calcolosi renale
Buongiorno,
In data 8 luglio 2015 sono stato operato per calcolosi renale con il metodo uteroscopia.
Dopo l'intervento mi hanno lasciato il catetere ed e comparsa la febbre a 40.
Dopo una settimana di antibiotici mi hanno mandato a casa. Mi hanno comunicato di prendere l'antibiotico chimono per una settimana e mi hanno datto i primi di settembre per togliere lo stent.
Hanno fatto l'esame del sangue specifico senza riscontrare nulla.
Oggi dopo che e finito l'antibiotico e comparsa una lieve febbre che sta intorno ai 37.
Quando vado in bagno l'urina e chiara.
Il procedimento usato e corretto?
Lo stent può dare fastidi su febbre e può essere tenuto così a lungo tempo?
Grazie cordiali saluti
In data 8 luglio 2015 sono stato operato per calcolosi renale con il metodo uteroscopia.
Dopo l'intervento mi hanno lasciato il catetere ed e comparsa la febbre a 40.
Dopo una settimana di antibiotici mi hanno mandato a casa. Mi hanno comunicato di prendere l'antibiotico chimono per una settimana e mi hanno datto i primi di settembre per togliere lo stent.
Hanno fatto l'esame del sangue specifico senza riscontrare nulla.
Oggi dopo che e finito l'antibiotico e comparsa una lieve febbre che sta intorno ai 37.
Quando vado in bagno l'urina e chiara.
Il procedimento usato e corretto?
Lo stent può dare fastidi su febbre e può essere tenuto così a lungo tempo?
Grazie cordiali saluti
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Gentile Signore,
la comparasa di febbre è una delle più comuni compliczioni dell'endoscopia operativa per calcolosi. Talora può insorgere anche se l'urocoltura (sempre eseguita prima dell'intervento) è risultata negativa, in questi casi si ritiene che i batteri risiedano in una parte delle cavità renali ostruite dal calcolo, o addirittura all'interno del medesimo. In linea di massima, lo stent viene tenuto per il minor tempo ragionevolmente possibile, nella nostra pratica dai 5 ai 10 giorni circa. Vi possono essere comunque delle variazioni, in base al calcolo trattato ed alla minore o maggiore facilità dell'intervento. Su questo non abbiamo elementi per poter giudicare. Lo stent, pur essendo morbido e sottile, si comporta comunque come un corpo estraneo, può causare un piccolo sanguinamento variabile nelle urine e fastidi di varia natura, tollerati in modo molto differente da caso a caso. Per decidere il da farsi nel suo caso è necessario conoscere con relativa precisione quale sia la situazione attuale, con particolare riferimento alla più o meno completa frammentazione del calcolo ed alla persistenza di residui all'interno del rene e dell'uretere. Dovrà quindi essere eseguita, od anticipata, una radiografia ed una ecografia dei reni. Sarà comunque da ripere anche l'urocoltura. Con questi dati a disposizione si potrà valutare l'eventuale rimozione anticipata dello stent. Di per sè si tratta comunque di un accessorio che può essere mantenuto in sede fino ad oltre 8 mesi, senza alcun particolare problema.
la comparasa di febbre è una delle più comuni compliczioni dell'endoscopia operativa per calcolosi. Talora può insorgere anche se l'urocoltura (sempre eseguita prima dell'intervento) è risultata negativa, in questi casi si ritiene che i batteri risiedano in una parte delle cavità renali ostruite dal calcolo, o addirittura all'interno del medesimo. In linea di massima, lo stent viene tenuto per il minor tempo ragionevolmente possibile, nella nostra pratica dai 5 ai 10 giorni circa. Vi possono essere comunque delle variazioni, in base al calcolo trattato ed alla minore o maggiore facilità dell'intervento. Su questo non abbiamo elementi per poter giudicare. Lo stent, pur essendo morbido e sottile, si comporta comunque come un corpo estraneo, può causare un piccolo sanguinamento variabile nelle urine e fastidi di varia natura, tollerati in modo molto differente da caso a caso. Per decidere il da farsi nel suo caso è necessario conoscere con relativa precisione quale sia la situazione attuale, con particolare riferimento alla più o meno completa frammentazione del calcolo ed alla persistenza di residui all'interno del rene e dell'uretere. Dovrà quindi essere eseguita, od anticipata, una radiografia ed una ecografia dei reni. Sarà comunque da ripere anche l'urocoltura. Con questi dati a disposizione si potrà valutare l'eventuale rimozione anticipata dello stent. Di per sè si tratta comunque di un accessorio che può essere mantenuto in sede fino ad oltre 8 mesi, senza alcun particolare problema.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 26/07/2015.
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