Farmaco prostata

Salve Gentili Specialisti Urologi
alcuni giorni fa mi sono recato ad una visita urologica, dall'urologo che mi segue da tre anni, per i miei soliti problemi legati all'ingrossamento della prostata. Non voglio tediarvi oltremodo su questi disturbi perchè un pò mi sto rassegnando, e provo un certo disagio oramai nel percepire questo senso di minimizzazione ai miei problemi: veramente mi sento quello che ingigantisce sempre i "piccoli problemi", con chi parlo....Sinceramente pensavo si iniziasse a parlare della possibilità di un intervento risolutivo, invece nulla, o non ancora, non so. Al controllo gliene parlerò. Comunque per farla breve succede che a volte sento che devo fare un pò pressione per vuotare, qualche volta nel giro di qualche ora torno più volte con flusso che direi un pò imperioso, mentre può capitare che dopo essere andato una volta alla minzione, poi poco dopo devo tornare a finire per un piccolo goccetto; il flusso è quello che è (debole) e una cosa che mi preoccupa un pò è che che mi rimane umido a fine minzione, qualche volta con qualche gocciolina. Ho spesso un senso di dolenzia e bruciore, non insopportabile ma un pò fastidioso, nel basso ventre. Comunque, l'urologo appena sono entrato mi ha detto di andare in bagno (1 ora e mezza prima a casa avevo urinato il più possibile), ne ho fatto subito un goccio, anche se in effetti non sentivo tutta questa urgenza, e poi mi ha visitato, rilevando il solito ingrossamento. Ha scritto nel referto che il residuo urinario risultava assente, poi lieve disuria e pollachiuria. Scusate mi sono forse un pò dilungato, ma qui vengo al punto. Mi ha prescritto: Tavanic 5 compresse, Topster 10 supposte e Avonad (dutasteride) 1 capsula al dì per due mesi. Voglio dire che oltre a queste normalmente prendo da tempo 1 cp al dì di Teraprost da 5 mg, 1/2 al mattino e 1/2 alla sera. Sono rimasto impressionato dagli effetti dannosi della Dutasteride, legati alla sessualità e ai rischi per la donna. E, lo dico con sincerità, sono rimasto "terrorizzato" da questa eventualità di aquisire Ginecomastia, anche se ho letto che in % non sono molti i casi. Allora gentilmente vi chiedo:
1) dopo quanto tempo, e se, dalla fine dell'assunzione di questa dutasteride scompaiono queste eventualità dannose (problemi al contatto per la donna, meno libido, impotenza etc)?
2) alla fine dell'assunzione scompare questo effetto tristissimo della ginecomastia (sperando comunque di non esserne colpito!), o rimane permanente??
Spero di ricevere Vostri gentili chiarimenti alle mie ansiose domande, e cordialmente Vi saluto e ringrazio per la attenzione dedicata.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,se gli efetti collaterali cui fa cenno fossero frequenti,credo che il farmaco in questione avrebbe una diffusione assai poco significativa,cosa che,in realta' non accade.
Effettivamente la percentuale di Pazienti che riferisce ginecomastia e calo della libido e' esigua e,comunque,il quadro clinico si normalizza dopo tempo dalla sospensione del farmaco stesso.Augurandomi che,come Lei stesso auspica,non avverta gli effetti indesiderati in questione,La saluto molto cordialmente.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

rimango un po' impressionato dalla facilità di escludere un residuo vescicale post-minzionale senza una ecografia vescicale o un cateterismo e nel prescrivere un antibiotico, un antinfiammatorio ed un inibitore della DHt senza aver considerato una ecografia prostatica ed un valore di PSA.
Il suo urologo probabilmente la conosce bene o meglio di quanto lei ci riferisce
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Utente
Utente
Cari dottori

vi ringrazio per le risposte, per le rassicurazioni e per le precisazioni, scusandomi se non ero stato dettagliato: temevo di dilungarmi.
Per quanto riguarda la PSA, in effetti non ho avuto valori sempre uguali, spero che questa discordanza sia accettabile: due anni fa avevo circa 1,2; l'anno scorso 1 scarso e ora, fatto proprio una settimana fa, 1.4. L'urologo mi ha detto che questo valore è ancora accettabile, potrete confortarmi pure voi....
Un paio di anni fa avevo fatto un esame che si chiama uretrocistografia retrograda minzionale, glielo ho ricordato al medico, e almeno per il momento non me lo ha riprescritto. Proverò a parlargli dell'esame Ecografia prostatica, di cui parla il Dott. Pozza. Per correttezza, al riguardo anche del residuo minzionale, devo dire che l'urologo mi ha fatto sdraiare e mi ha posto uno strumento sopra la pancia e lui guardava su un monitor, e solo in quella fase mi ha detto che la vescica era vuota; devo dire in onestà che questa operazione l'ha svolta in ogni visita che feci da lui, anche gli anni passati. E poi, e anche questa volta, ha fatto e mi ha dato la stampa delle fotografie. Sul fatto del residuo minzionale, da tutte le visite svolte atte a questa valutazione e la prima è stata quattro anni fa, ecografia addome completo, poi quella retrograda, insomma in tutto saranno state 5/6, è sempre risultato che il residuo post minzionale era o assente o trascurabile (lasciatemi almeno UNA bella notizia!); fatto che in effetti spesso mi ha lasciato perplesso sulla realtà di questa "verità", in quanto mi chiedo: ma se dopo un pò l'aver urinato capita di frequente che devo vuotare ancora, come è possibile che non rimanga il residuo?? mah...
Vi ringrazio nuovamente per la Vostra disponibilità
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

vede, che dopo le sue precisazioni, anche la realtà medica può cambiare aspetto.
Il suo urologo, molto scrupolosamente la visita e controlla direttamente con l'ecografo la sua vescica prima di prescriverle una nuova terapia.
Questo è un fatto positivo.
Chieda a lui direttamente le risposte ai suoi dubbi
cari saluti
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