Laparoscopia renale

Le cisti renali semplici, per le quali non vi sono sospetti di alcun tipo sia all'ecografia che alla TAC (e si tratta della maggioranza dei casi) hanno indicazioni chirurgiche praticamente solo quando sono di notevoli dimensioni (es. 15 cm ed oltre) e sono causa di fastidi addominali dovuti al loro impegno di volume. Pertanto, in linea di massima una cisti di 9 cm non è da considerare particolarmente voluminosa e se non dà fastidio non deve essere per forza trattata, ma unicamente sottoposta ad un blando controllo periodico, tantopiù in una persona di età matura. In ogni caso, prima di pensare ad un intervento di rimozione, le cisti possono anche essere seplicemente svuotate per puntura in anestesia locale, ottenendo un risultato magari non completo, ma senz'altro accettabile. In conclusione, possiamo dire che l'intervento laparoscopico è certamente indicato, nessuno oggi penserebbe di effettuare ad una chirurgia a cielo aperto, ma limitatamente a casi molto selezionati.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Dottore la ringrazio tantissimo per le sue spiegazioni. In effetti queste cisti nel caso di mio padre sono sempre state asintomatiche. Non ha mai avvertito nessun genere di dolore o fastidio e la microematuria è stata scoperta per caso. Ma la domanda che mi sorge spontanea è: laddove fosse accertato che la causa dell'ematuria risieda nella cisti (che essendo di 9 cm forse preme sul rene destro), è una motivazione sufficiente per trattarla chirurgicamente? Grazie

In un uomo dim73 anni è molto più probabile che una microematuria sia legata alle basse vie urinarie, in particolare alla prostata. Dipende ovviamente dall'entità della microematuria, ma una volta accettata la benignità del sanguinamento, questo in linea di massima non costituisce di per sè una evidente indicazione all'intervento.

Dottore tra gli esami eseguiti è stato fatto un approfondimento anche alla prostata in particolare è stato eseguito il PSA che è risultato nella norma (0,65) ed ecografia prostatica e vescicale. L'urologo ci ha prescritto ora una TAC renale con mezzo di contrasto. Le confesso sono rimasto un pò intimorito dal fatto che prima di sottoporsi al mezzo di contrasto occorre fare tutta una serie di analisi del sangue e addirittura una profilassi antibiotica in caso di allergie. Ma è così pericoloso il mezzo di contrasto?

Una particolre attenzione va portata nei casi in cui vi sia una tendenza alle allergie di qualsiasi tipo. Negli altri casi, l'infusine del mezzo di contrasto può essere affrontata serenamente, tenendo conto che viene comunque effettuata con cautela ed in ambiente protetto , in cui si può rapidamente far fronte ad eventuali fenomeni allergici (peraltro molto rari) nel migliore dei modi.

Dottore buon pomeriggio. Mercoledì 15 è stato fissato appuntamento per la TAC renale con mezzo di contrasto. Le confesso che sono ancora molto impaurito per questo esame. A parte il mezzo di contrasto con l'incognita allergie, la vera paura è legata alle forti radiazioni che la TAC comporta. Per questo viene specificato che va fatta solo se è strettamente indispensabile. Ora mi domando, abbiamo scoperto queste cisti ai reni tramite ecografia, per indagare meglio queste cisti (ed escludere cose brutte) l'unica soluzione è fare la TAC col contrasto? Non c'è qualcosa di meno dannoso? Che so, una risonanza magnetica? Voglio capire se è un passaggio indispensabile questo. Grazie

Caro lettore,

le radiazioni assorbite per una TC Renale non sono tali da poter essere dannose per suo padre.
Nessuno affronterebbe una cisti renale sia per aspirarla, alcolizzarla sia per asportarla (!?!) laparoscopicamente senza avere le informazioni di una UroTC relative alle possibili comunicazioni con il sistema escretore renale e rapporti diretti con i reni
Non si ponga troppi problemi, segua le indicazioni dello specialista che sta seguendo suo padre senza cercare soluzioni WEB
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

Vi sono molte cose nella vita di tutti i giorni che portano con loro un rischio decisamente superiore a quello di sottoporsi ad una TAC dell'addome, unicamente non ci si pensa! Stia sereno.

Dottori vi ringrazio per le rassicurazioni. In accettazione volevano sapere se mio padre fosse un soggetto allergico (per via del mezzo di contrasto). Per quello che ne posso sapere non ha allergie alimentari nè respiratorie, nè ai farmaci più comuni. Ma ovviamente ci sono migliaia di molecole, è impossibile rispondere con esattezza. Potrei essere allergico ad un determinato farmaco che non prenderò mai in vita mia e quindi non sapere mai di essere allergico. Lo iodio contenuto nel mezzo di contrasto come faccio a saperlo prima se sono intollerante? Per i soggetti allergici c'è una profilassi pesantissima a base di bentelan zantac e zirtec....

L'attenzione va ovviamente rivolta ai soggetti che hanno già manifestato fenomeni di intolleranza ed a quelli che sono allergici a molte altre sostanze. In tutti gli altri casi non si va oltre una ragionevole prudenza.

Dottore mio padre ha ritirato il test sulla clearance della creatinina quella fatta raccogliendo le urine delle 24 ore. Il risultato è 67 (in un range compreso tra 60 - 120). La creatininemia del sangue invece è 1,08 (0.70 - 1.30). 67 è un valore troppo basso? Non so se conti anche l'età, in tal caso 73 anni

Per un uomo della sua età il risultato è perfetto.

Dottore stamattina alle 11 mio padre ha eseguito la TAC renale con mezzo di contrasto. E' andato tutto bene, per fortuna nessuna reazione avversa. L'unica cosa è che in queste ore sta urinando con una certa frequenza, ma forse è collegabile al fatto che gli hanno raccomandato di bere di più per favorire l'eliminazione del mdc oppure questa minzione aumentata è un possibile effetto collaterale? Grazie

Ma stia sereno perbacco! E' ovvio che se si assumono più liquidi si produca una maggiore quantità di urina.