Uro-tc con o senza mezzo di contrasto?

Gentili dottori. Vi espongo brevemente la situazione:

Ho avuto diversi episodi (ben 12) di macroematuria nel 2013 ma senza dolori associati e dopo un iter diagnostico affiancato da vari esami (ecografie renali e vescicali, esami urine, citologia urinaria, cistoscopia, urografia minzionale, diretta addome) il mio problema sembra essere riconducibile ad un calcolo renale di circa 1,5 cm nella pelvi renale di destra e a della renella.

Dall'anno scorso non ho più avuto altri episodi di macroematuria eccetto uno (una giornata in cui avevo bevuto poco e camminato tanto), mentre quest'anno ho incominciato invece ad accusare dolori sordi in sede lombare dx che prima non avevo e ho avuto ben due episodi di forti dolori al fianco dx.
A detta dei referti dei pronto soccorso dove mi sono recato, sono stati due episodi compatibili con coliche renali per via del calcolo. Oltre al calcolo l'ecografia ha riscontrato della renella.

Al momento, dopo recente visita ambulatoriale in ospedale, mi è stato detto di essere stato messo in lista per un intervento endoscopico al fine di rimuovere il calcolo. Tuttavia l'urologo mi ha detto chiaramente che prima di intervenire sarebbe opportuno fare un esame di Uro-TC.

Questi giorni vorrei passare dal mio medico di famiglia per la "ricetta" ma mi sorge un dubbio: la Uro-TC andrebbe fatta con o senza mezzo di contrasto?
La finalità presumo sia quella di avere un quadro generale della regione renale, escludere altre situazioni e poter poi fare l'intervento in maniera mirata e serena.
Purtroppo però l'urologo dell'ospedale non ha specificato se farla con o contrasto, ma ha scritto semplicemente "Uro-TC".

Nel foglietto purtroppo non ho trovato un recapito telefonico, e quindi mi affiderò al mio medico di famiglia. Nel mentre però se è possibile avere un vostro suggerimento in tal senso prima di fare la ricetta mi sarebbe d'aiuto

Grazie anticipatamente a chi mi risponderà
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
In linea di massima, per la valutazione di un calcolo è di prassi eseguire la TAC senza mezzo di contrasto. A quanto lei ci riferisce, è anche già stata eseguita una urografia, pertanto - posto che questo fosse necessario - la conformazione delle cavità renali e delle vie urinarie è già stata definita con precisione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottore, in settimana che chiedo al medico di famiglia per la ricetta ne terrò conto, che se fosse possibile evitare il mezzo di contrasto forse è anche meno problematico

Per il resto speriamo si rivolva presto il tutto

Un saluto e buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Un calcolo di 15 mm all'interno del rene si trova oggi generalmente al limite tra le indicazioni all'applicazione delle onde d'urto dall'esterno e quelle di un intervento endoscopico (uretero-renoscopia flessibile operativa). Noi in limea di massima tendiamo a consigliare maggiormente il secondo tipo di approccio, che in mani esperte garantisce certamente un risultato risolutivo più rapido. Un calcolo di quelle dimensioni si può frammentare con le onde d'urto, ma obiettivamente è difficile che sia sufficiente un solo trattamento, senza contare le possibili lungaggini legate all'espulsione spontanea dei residui
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Utente
Utente
Gentile dottore, la volevo brevemente aggiornare della situazione. Son riuscito a fare la TC nei tempi ma, ahime', ho avuto altri episodi di dolori compatibili con coliche renali a luglio ed agosto.

L'altro ieri comunque mi hanno finalmente operato endoscopicamente e il calcolo di circa 1,5 cm e' stato frammentato quasi al 100%. Purtroppo qualche piccolo residuo e' rimasto perche' la zona era infiammata e non si e' potuto li per li procedere oltre. Riguardo questi frammenti o usciranno da soli pian piano oppure si valuteranno anche altri trattamenti (litotrissia).

Ora l'unica cosa davvero fastidiosa e' lo stent ureterale che hanno inserito e che mi crea stranguria ed una forte ematuria. Alle prime minzioni il dolore iniziava in zona vescicale per poi risalire fino al rene come una forte morsa, ora invece se appoggio la mano sulla zona lombare ho notato che rimane circoscritto in vescica, anche se continuo a sanguinare.

Lo stent lo dovro' portare per 20 giorni. Secondo lei e' possibile che questa sintomatologia perduri per tutti i 20 giorni? Chiaramente ne parlero' anche con l'urologo che mi sta seguendo, pero' qualsiasi parere e' sempre ben accetto, magari puo' tornare utile per esporre al meglio il problema e trovare con l'urologo che mi sta seguendo il giusto compromesso (purtroppo un problema di noi pazienti e' che non sempre riusciamo ad interfacciarci al meglio con chi ci dedica la sua esperienza, a volte siamo arroganti, altre timidi, altre ancora semplicemente non troviamo le parole giuste da dire al momento e cosi via)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il sanguinamento è praticamente inevitabile con lo stent inserito, anche se le urine solo molto "colorate" si tratta comunque di una perdita modestissima e priva di significato. Altra cosa è il fastidio locale, percepito in modo molto variabile da soggetto a soggetto, da un lieve disturbo fino ad un tormento insopportabile. Per questo motivo, si cerca di mantenere lo stent per il periodo minimo ragionevole, nella nostra pratica mediamente 5-7 giorni. La presenza di fattori complicanti può consigliare un periodo più prolungato, ma questo lo può solo decidere chi ha eseguito personalmente l'intervento. Un saggio compromesso, come dice lei, è certamente la soluzione migliore.
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