Cistite emorragica
Buon pomeriggio gentil.mi,
ho 43 anni e, ad eccezione di quello che scriverò dopo, non ho mai avuto episodi di cistite.
Un mese fa circa, a 48h da un rapporto sessuale, ho iniziato a urinare prima poco poi abbondante sangue marrone con coaguli. Avevo forti dolori al termine della minzione e dolori al basso ventre. Mi sono recata al pronto soccorso, mi hanno fatto visita ginecologica con ecografia, hanno detto trattasi di cistite e mi hanno prescritto Monuril 2 bustine a distanza di 24h e Florberry la sera.
Il giorno dopo il sangue era scomparso ma sono iniziati dei "fastidi" che anche io non sapevo se definire "vaginali" o no, come un bruciore a volte all'ingresso della vagina, a volte come ai lati della stessa, sulle grandi labbra.
Passano tre sett con più o meno questi fastidi, ho avuto un paio di rapporti a distanza di una sett e dopo il secondo (non ho avuto dolore durante ma solo alla penetrazione e al termine bruciore), sempre dopo 48 h, ecco di nuovo urine rosse e dolori. Poichè era accaduto di notte, prelievo l'urina in contenitore sterile e alle 7 la porto al laboratorio, faccio anche pap test e tampone vaginale. Nel frattempo la ginecologa che mi ha visitata mi ha prscritto ciproxin 250 1 al gg x 5gg sino all'esito urinocultura e meclom ovuli x 10 sere e AB300 lavanda x 10 mattine. Allurinocultura risulta escherichia coli, quindi la doc mi dice di assumere ancora ciproxin 2x500 per 6gg. tampone vaginale negativo. pap test...LSIL con hpv (ma questa è un'altra faccenda). Durante la terapia ho avuto rapporti, solo il giorno seguente leggero bruciore, ora ho terminato le terapie. Mi hanno quindi detto di assumere Enterelle 2 al di ai pasti e poi Femelle 2x di ai pasti. La mattina prendo 1 bustina di Mannocist e la sera prima di dormire Cistiflux.
IN realta sono timorosa che si ripresenti, mi hanno incoraggiata e mi hanno motivato il 2° episodio dicendo che non è stata curata bene la prima volta perchè per una cistite emorragica il monuril è insufficiente.
Attualmente sto bene, solo ogni tanto sento un minimo fastidio alle grandi labbra.
La terapia attuale vi sembra corrette? devo avere qualche precauzione per i rapporti?
Grazie infinite e un cordiale saluto.
Elisabetta
ho 43 anni e, ad eccezione di quello che scriverò dopo, non ho mai avuto episodi di cistite.
Un mese fa circa, a 48h da un rapporto sessuale, ho iniziato a urinare prima poco poi abbondante sangue marrone con coaguli. Avevo forti dolori al termine della minzione e dolori al basso ventre. Mi sono recata al pronto soccorso, mi hanno fatto visita ginecologica con ecografia, hanno detto trattasi di cistite e mi hanno prescritto Monuril 2 bustine a distanza di 24h e Florberry la sera.
Il giorno dopo il sangue era scomparso ma sono iniziati dei "fastidi" che anche io non sapevo se definire "vaginali" o no, come un bruciore a volte all'ingresso della vagina, a volte come ai lati della stessa, sulle grandi labbra.
Passano tre sett con più o meno questi fastidi, ho avuto un paio di rapporti a distanza di una sett e dopo il secondo (non ho avuto dolore durante ma solo alla penetrazione e al termine bruciore), sempre dopo 48 h, ecco di nuovo urine rosse e dolori. Poichè era accaduto di notte, prelievo l'urina in contenitore sterile e alle 7 la porto al laboratorio, faccio anche pap test e tampone vaginale. Nel frattempo la ginecologa che mi ha visitata mi ha prscritto ciproxin 250 1 al gg x 5gg sino all'esito urinocultura e meclom ovuli x 10 sere e AB300 lavanda x 10 mattine. Allurinocultura risulta escherichia coli, quindi la doc mi dice di assumere ancora ciproxin 2x500 per 6gg. tampone vaginale negativo. pap test...LSIL con hpv (ma questa è un'altra faccenda). Durante la terapia ho avuto rapporti, solo il giorno seguente leggero bruciore, ora ho terminato le terapie. Mi hanno quindi detto di assumere Enterelle 2 al di ai pasti e poi Femelle 2x di ai pasti. La mattina prendo 1 bustina di Mannocist e la sera prima di dormire Cistiflux.
IN realta sono timorosa che si ripresenti, mi hanno incoraggiata e mi hanno motivato il 2° episodio dicendo che non è stata curata bene la prima volta perchè per una cistite emorragica il monuril è insufficiente.
Attualmente sto bene, solo ogni tanto sento un minimo fastidio alle grandi labbra.
La terapia attuale vi sembra corrette? devo avere qualche precauzione per i rapporti?
Grazie infinite e un cordiale saluto.
Elisabetta
[#1]
Non esistono antibiotici "più efficaci" a priori. La sensibilità di un batterio dipende da molti fattori diversi e la si può rivelare solo con l'antibiogramma. Diciamo comunque che buona parte dei Coli sono (almeno per ora) sensibili a buona parte degli antibiotici. Non è però affatto detto che tutte le cistiti debbano meritare un trattamento antibiotico! Bisogna graduare con molta attenzione la prescrizione, con una generale propensione alla cautela, considerand che qualsiasi terapia rischia di selezionare batteri sempre più resistenti e squlibrare la flora intestinale. Per questo motivo, in assenza di febbre od evidenti complicazioni, il primo provvedimento da prendere è la semplice diluizione forzata delle urine, ottenuta assumendo una grande quantità di liquidi. Nella donna in età fertile le infezioni delle basse vie urinarie sono praticamente sempre legate a qualche problema intestinale che aumenta il numero e l'aggressività dei batteri presenti nel basso addome e zone circostanti. I rapporti sessuali con la loro bkanda traumaticità, in sogggetti predisposti, facilitano il passaggio ed aumentano le possibilità di adesione di codesti batteri alla mucosa vescicale.
Fatte queste indispensabili considerazioni generali, per venire al suo caso, diremmo che ora la precauzione più importante sta nell'attento controllo della funzione intestinale, ottenuto con qualsiasi provvedimento (fermenti, probiotici, yoghurt, tipo di alimentazione ...), l'uso dei vari costosi integratori (mirtillo, mannosio) potrebbe non essere così indispensabile, specie per tempi lunghi, dovrebbe comunque essere amministrato ragionevolmente dallo specialista in urologia.
Saluti
Fatte queste indispensabili considerazioni generali, per venire al suo caso, diremmo che ora la precauzione più importante sta nell'attento controllo della funzione intestinale, ottenuto con qualsiasi provvedimento (fermenti, probiotici, yoghurt, tipo di alimentazione ...), l'uso dei vari costosi integratori (mirtillo, mannosio) potrebbe non essere così indispensabile, specie per tempi lunghi, dovrebbe comunque essere amministrato ragionevolmente dallo specialista in urologia.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.7k visite dal 25/06/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.