Urografia con danno al rene

Gentili specialisti,
al età di 10 anni ho subito una pielo ureteroplastica a causa di una stenosi del uretere per salvare quella poca funzionalità renale residua

Per anni ho fatto controlli urografici, scintigrafici
Fino a 5 anni fa circa la mia situazione renale sembra sempre migliorare. Infatti dalle scintigrafie si evidenziava un comportamento dinamico del rene "quasi normale" era capace di espellere gran parte del contrasto nella durata della scientigrafia

L'anno scorso (a 25 anni) ho scoperto di soffrire di ipertensione, rifeci la scientigrafia come suggerito dal mio urologo, e nuovamente il rene ritardò di molto la fase di scarico che venne forzata tramite diuretico.
La scientigrafia dell'anno scorso recitava come segue
funzionalità rene sx32%
funzionalità rene dx68%
la curva renale sinistra mostra netta diminuzione di ampiezza della fase vascolare e parenchimale e andamento a plateau nella fase di dismissione
dopo somministrazione di furosemide endovena la dismissione da parte del rene di sinistra è pronta ma di velocità ridotta, dopo 30 minuti dalla somministrazione di furosemide persiste attività rilevante nelle cavità escretrici di sinistra

Il mio urologo attuale, non essendo più quello che mi ha operato, mi ha prescritto un urografia per verificare la morfologia del uretere dettagliatamente dopo anni

Leggendo in rete ho visto che il mezzo di contrasto urografico può provocare ulterirori danni ai reni
Ho fatto le analisi preliminari per l'urografia e apparono tutte nella norma eccetto la creatinina (1.2 mg ) nei limiti massimi


Devo preoccuparmi???
Ne sarò molto grato a tutti gli specialisti che posteranno risposta
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

quello che ci scrive non sembra una situazione clinica allarmante o grave anzi...

Continui a seguire, senza drammatizzare troppo, le indicazioni che il suo urologo le sta dando, mi sembrano tutte condivisibili.

Fatto il tutto poi ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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