Difficoltà a urinare

Buon Giorno, ho 73 anni, anni addietro soffrivo di nicturia e di un residuo vescicale al di fuori della norma, per questo l'urologo nel dicembre del 2014 è intervenuto praticadnomi la resezione della prostata. Dopo sei mesi dall'intervento non è cambiato nulla, anzi, ora sonno affetto da:
Nicturia, come prima dell'intervento.
Esitazione minzionale: il getto urinario stenta a partire e si ferma durante la minzione
Difficoltà minzionale: il getto urinario è debole e fino e la minzione avviene con l’uso del torchio addominale, in pratica per urinare devo spingere usando la pressione addominale, anche spingendo, il getto urinario s’interrompe in continuazione, inoltre, è presente, nelle prime ore del mattino, una sensazione di dolore sovrapubico, forse, dovuto a un incompleto svuotamento della vescica.
Per cercare di diagnosticare la causa di tutto sono stato sottoposto a:
Analisi delle urine e raccolta delle urine da cui non è emerso nulla tranne la presenza di eritrociti, ma non è specificata la quantità, ma nessuna infezione urinaria
Flussometria, da cui è emerso un residuo vescicale da non trascurare
Uretrocistoscopia, dalla quale non sono state notate ostruzioni di sorta
Esame urodinamico, da cui è emerso l'esitazione minzionale e null'altro.
Per quanto sopra detto vi pregherei di darmi dei consigli finalizzati a curare i miei disturbi, Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
la situazione pare complessa e la sua intrpretazione a distanza è difficoltosa se non impossibile, poiché ci mancano numerosi fattori indispensabili ad esprimere un giudizio. Per cercare di fare un minimo di chiarezza, èer quanto possibile, ci dovrebbe riferire quantomeo:
- se lei è portatore di altre malattie (es. diabete);
- se l'indagine urodinamica era stata eseguita anche prima dell'intervento;
- a quale tipo di intervento lei è stato sottoposto (resezione classica? resezione biplare? laser?).
In linea di massima ci lascia comunque perplessi che a fronte di un flusso verosimilmente ridotto, l'indagine urodinamica non abbia evidenziato altre alterazioni. Ci potrebbe riportare per intero il referto di codesta indagine?

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
- Malattie di cui sono affetto - Ipertensione, insufficienza renale cronica, epatite C trattata con interferone e ormai regressa
- l'indagine uodinamica non è stata eseguita prima dell'intervento
- l'intervento a cui sono stato sottoposto è stato di quello classico a cielo chiuso con l'introduzione nell'uretra del necessario per la resezione
- Riporto qui di seguito il referto dell'indagine
si esegue esame urodinamico con registrazione della pressione addominale con catetere a palloncino 4,5 ch e della pressione vescicale con catetere a 2 vie 6 ch. Infusione condotta con fisiologica a 24 ml/min con pz in ortostatismo. Si esegue preliminarmente UFG libero: vol 255 cc Q max 12ml/sec res.200cc, La vescica si lascia ben distendere. Prima sensaziomnea 324 cc. Primo desiderio a 413 cc.
Si inerrompe l'infusione a 450 cc in presenza di stimolo minzionale valido, in assenza di contrazione iperattive
Si evidenza esitazione preminzionale e svuotamento condotto con pressioni detrusoriali di 30cm/h20 al max flusso di 9ml/sec.i con utilizzo del torchio addominale a circa metà fase minzionale. Svuotamento incompleto con residuo post minzionale di 130cc.
Conclusioni: la valutazione odierna ha evidenziato una vescica di buona capacità cistometrica, con compliance e sensibilità conservata, normoflessica con pressioni detrusoriali di svuotamento ai limiti inferiori della norma ( press detrus max 34 cm/h20)
l'integrazione dei dati pressione-flusso sec ICS e Schaefer non evidenzia un quadro ostruttivo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il quadro individuato parrebbe dunque essere sostanzualmente quello di una vescica "pigra".È molto probabile che questa condizione preesistesse all'intervento e sarebbe stata individuata con l'esecuzione di una indagine urodinamica. Le cause di questa pigrizia vescicale sono quasi senpre impossibili da definire, quantomeno in assenza di altri evidenti problemi neurologici. Sta di fatto che la vescica non si svuota mai del tutto, pertanto raggiungiunge più rapidamente il rimpimento che scatena lo stimolo. Questo avviene principalmente nelle ore notturne, tanto più alla sua età. in cui la produzione di urina diviene fisiologicamente maggiore durante il sonno. Non vi sono rimedi farmacologici efficaci, i farmaci che potrebbero ipoteticamente aumentare la contazione vescicale hanno molti effetti collaterali ed un'efficacia discutibile. L'unica azione potenzialmente utile è lo svuotamento vescicale a mezzo cateterismo estemporaneo autogestito, da effettuare dopo la minzione un numero di volte al giorno in relazione al residuo vescicale rilevato, che non dovrebbe mai superare i 50 cc. Le indicazioni a questo programma devono però essere valuate molto attentamente da un nostro Collega che conosce nel dettaglio la sua situazione, meglio se un professionista con nota competenza nei problemi funzionali (neuro-urologia).
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