Il drastico intervento sulla dieta e' stato inutile l'urologo mi ha prescritto una terapia

Salve,
cerchero' di farla breve, ho 23 anni e tutto ebbe inizio circa 2 anni fa con una cistite trasmessami dalla ragazza con cui stavo,infezione trascurata per settimane,forse anche mesi, esame delle urine con dottore di famiglia e qualche bustina di monuril, la maggior parte dei sintomi iniziano ad affievolirsi e noto un miglioramento che durera' qualche mese senza scomparire pero' del tutto.Dopo qualche mese mi ritrovo in depressione e a causa di cattive abitudini alimentari e non : fumo,molto alcool Ecaffe' e molti liquidi prima di andare a dormire, i sintomi quali nicturia,dolori e bruciori alla vescica o basso addome,minzione frequente e dolorosa cosi' come l'eiaculazione,oltre a non scomparire nn ci mettono molto a tornare peggio di prima,urinocoltura e spermiocoltura negative e visita dall'urolgo che mi diagnostica una prostatite post cistite e consiglia di modificare drasticamente la dieta.Do' una moderata alle mie abitudini alimentari e inizio a vedere un po' di luce visto che i sintomi si affievoliscono mese dopo mese fino a diventare quasi inesistenti,a quel punto come avrete capito il fatto di essere "giovane e stupido" mi ha fregato ancora, sono ricaduto un po' nelle vecchie abitudini seppur in modo molto piu' moderato e ho ricominciato ad accusare di tutti i sintomi sopra elencati con un particolare improvviso e violento episodio di fase acuta dell'infiammazione a seguito di un piatto particolarmente speziato. Da li, banditi completamente tutti i cibi sconsigliati dall'urologo e quasi due mesi di integratori alimentari di serenoa repens e cranberry, ma nessun effettivo miglioramento che facesse pensare a una vera guarigione definitiva.
Ora saranno passati altri 5-6 mesi, e visto che il drastico intervento sulla dieta e' stato inutile l'urologo mi ha prescritto una terapia a base di cortisone (deltacortene 25mg, 1 x 10 g ; Mezza per 7 g ) anche qui come per gli integratori, miglioramento iniziale ma gli stessi problemi di sempre, termino domani e lunedi' andro' dal mio urologo pieno di sconforto e amarezza, nel frattempo mi rivolgo a voi sperando possiate rincuorarmi.
La mia dieta e' sostanzialmente sana,non bevo caffe' o the, niente spezie, pochissimo di confezionato o con conservanti, salumi ormai eliminati quasi del tutto ecc, e' altresi vero che pero' nn e' poi cosi varia in quanto bodybuilder mangio molte proteine (sempre sotto se non a pelo dei 2 gr per k di peso corporeo), molta frutta e verdura ,farinacei solo integrali e quasi 3 litri d'acqua al di', pero' alla fine ruota tutto attorno sempre a gli stessi alimenti, pollo o tacchino una volta al giorno anche ogni giorno, carne rossa max 1 2 volte a sett,merluzzo,tonno, salmone, uova e yugurt grechi a volonta', un po' troppo sporadici lo ammetto, i legumi che sarebbero valida alternativa.
Ora mi chiedo,possibile sia la mia dieta a impedire una ripresa definitiva della salute della prostata? Dopo due anni e' da considerarsi cronica, ho speranze di uscirne?

Grazie a priori.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Alcune considerazioni di carattere generale.
La vera "cistite" nel maschio praticamente non esiste, se non in situazioni molto particolari, i tipici disturbi ad urinare sono portati dalla prostata nella quasi totalità dei casi.
Lei svolge probabilmente una attività fisica di pitenziamento che compirta importanti sforzi anaerobici (es. pesistica). L'aumento sconsiderato della pressione addominale legato a questi sforzi porta ben sovente ad un ristagno di sangue nella parte più bassa, infatti moltissimi sollevatori di pesi soffrono di emorroidi. La prostata è completamente coinvolta in questa zona "a rischio".
Ancora oggi non esiste una vera "cura" farmacologica per la prostatite, tranne le piuttosto rare manifestazioni acute e febbrili, le uniche che meritano una terapia antibiotica. L'efficacia degli infiniti integratori più o meno mirati a queste situazioni è assolutamente variabile ed imprevedibile.
Come lei stesso ammette, lo stile di vita ha una influenza cruciale, ma come lei focalizza sulla componente alimentare, peraltro molto importante, non pare cogliere il significato sfavorevole di un'attività fisica anaerobica intensa. Parrebbe invece opportuno che lei pensasse a modulare meglio la sua attività, alternando ragionevolmente quella aerobica (nuoto, corsa, ecc.) e parallelamente riducendo, od anche tempiraneamente sospendendo, gli sforzi che compirtano un aumento della pressione addominale.
Vi sono certamente alnche altre possibilità di agire positivamente, ma comportano la conoscenza di dettagli di cui noi a distanza non possiamo disporre.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Innanzi tutto, caro dottore, la ringrazio per la disponibilita' gia' da lei dimostrata e soprattutto per la rapidita' con cui ha voluto offrirmi il suo parere professionale.
Effettivamente avevo letto qualcosa riguardo la teoria che potessero essere gli eccessivi sforzi di alcuni esercizi a non permettermi un'assoluta guarigione, e dato che negli ultimi mesi per quanto riguarda l'allenamento dell'addome ho concentrato il lavoro sulla parte bassa e sempre con sovraccarichi relativamente impegnativi non posso che concordare adesso sul consiglio di sospendere momentaneamente almeno tale attivita', visto che nessuno meglio di lei puo' immaginare i disagi che comporta una simil problematica a un ragazzo di soli 23 anni.
Oltre quindi a sospendere l'allenamento degli addominali, presumo sia il caso di ridurre sensibilmente o anche qui terminare quello degli arti inferiori in special modo per quanto riguarda quegli esercizi piu' impegnativi come squat, presse o stacchi da terra, giusto?
Per quanto riguarda la dieta iperproteica non ho capito se lei esclude a priori possa essere questa causa dei miei problemi o se possa comunque essere un'aggravante della difficile situazione clinica.
So di essere prolisso e pieno di dubbi, ma un'ultima delucidazione e' d'obbligo al fine di evitare altri comportamenti erronei, purtroppo non sono riuscito a capire a tutt'ora se l'assunzione di integratori proteici in polvere (non per forza di origine animale) possano essere dannosi per la mia prostata, idem per quanto riguarda aminoacidi ramificati : (leucina isoleucina e valina) sempre tutto rispettando le dosi consigliate, mi e' stato detto che al massimo quelli andrebbero a sovraccaricare i reni, ma rimango ancora un po' dubbioso.

Ringrazio ancora anticipatamente.
Cordiali Saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Posto che noi si veda veramente "come il fumo negli occhi" l'assunzione di tutti gli integratori alimentari ... dobbiamo dire che un eccesso di carico proteico può al limite non essere troppo gradito al rene, l'influenza sulla prostata non può realisticamente essere così importante. Quello che può influenzare è invece un'alimentazione sregolata per tempi e quantità, con eccesso di spezie, insaccati e preparazioni particolarmente elaborate. Oltre ovviamente a birra e superalcolici. Non ci pare questo il suo caso.
In conclusione, non ci pare proprio il caso di rovinarsi la prostata per avere degli addominali scolpiti, che ne dice?
[#4]
Utente
Utente
Salve dottore, ho gia' provveduto a interrompere l'allenamento dell'addome e lunedi' andro' a parlare prima con il mio urologo per spiegargli un po' meglio la situazione e vedere se ritiene opportuno continuare con la terapia antinfiammatoria, e poi da una persona preparata che sapra' indicarmi un allenamento che non coinvolga troppo l' addome e parte inferiore del corpo, magari perche' no anche solo di mantenimento della massa magra, cosi' da non utilizzare sovraccarichi esagerati in generale.
La ringrazio e spero che il tempo, la sana alimentazione e il mio urologo mi aiutino in questo percorso di guarigione sperando anche che questa non tardi ad arrivare.

Un saluto.


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