I fastidi/dolori che mi porto dietro ormai

salve, ormai sono due mesi che ho continui dolori hai reni vescica e bruciori urinari, ho fatto moltissime analisi del sangue e esami vari.
ho appuntamento con l'urologo la prossima settimana per decidere cosa fare.
ma vorrei una spiegazione del referto in quanto il tecnico al momento del esame mi ha detto di aver visto un calcolo incastrato nel uretere, ma da quello che cerco di capire leggendo il referto, non viene menzionato nessun calcolo nel uretere. e quello che mi spaventa e la parte finale che parla di formazioni linfonodali

Esame eseguito con tecnica volumetrica multistrato nelle sole condizioni basali in relazione allo specifico quesito clinico si documentano due millimetriche formazioni litiasiche a matrice calcica dtm 2 e 4 mm in corrispondenza del gruppo caliceale medio del rene di destra. reni in sede di regolare morfologia e dimensioni con conservata ampiezza delle cavita calico pieliche bilateralmente per quanto apprezzabile senza somministrazione di mdc
per quanto valutabile nelle sole condizioni di base non si documentano significative alterazioni tomodensitometriche focali a livello del fegato milza pancreas reni e surreni bilateralmente.
multiple formazioni linfonodali di dimensioni subcentimetriche in corrispondenza del tessuto lasso della radice e del ventaglio mesenteriale. e senza falde fluide endoaddominali.

questa risposta tac e compatibile con i fastidi/dolori che mi porto dietro ormai da due mesi? oppure normalmente calcoli posizionati in quel punto non danno dolore? e perchè uno dei miei fastidi principali e a lato della vescica?
un saluto e grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In effetti, il sospetto di un calcolo fermo nell'ultimo tratto dell'uretere è molto concreto. La contraddizione tra quanto espresso dal radiologo e quanto poi riportato sul referto meriterebbe senz'altro di essere considerata, sia con la valutazione diretta delle immagini (cosa che certamente il suo urologo farà) ma magari chiedendo anche specificatamente al radiologo. Le piccolissime calcificazioni riscontrate a livello renale è praticamente impossibile che siano causa di fastidi percepiti per di più principalmente a distanza dai reni. I linfonodi (poco) ingrossati in quel punto sono verosimilmente origine di remote infiammazioni intestilali ed in prima battuta non sono particolarmente preoccupanti. Anche questo dovrà comunque essere valutato direttamente sulle immagini e conoscendo bene la sua storia ed i suoi eventuali precedenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
salve dottore l'aggiorno sulla mia situazione dopo visita, il medico dopo aver visto le immagini ha confermato che c'e probabilmente un calcolo di dimensione modestissima incastrato nel uretere e uno di 6 mm nel rene, mi ha confermato che quello di 6 mm e asintomatico e normalmente calcoli di quella grandezza non vengono trattati, per quanto riguarda il calcolo piccolo incastrato nel uretere visto che per il momento non c'e idronefrosi nel rene anche se il calcolo continua a crearmi dolori e fastidi mi e stato consigliato di provar a espellerlo da solo. mi e stato prescritto lo xantral (l'omnic purtroppo mi crea troppi effetti collaterali) e una cura di sei giorni di orudis che doveva far scomparire il dolore (che purtroppo e ancora qui) in più devo assumere un integratore alimentare che si chiama lithos.
tra un mese dovrò farmi una nuova ecografia e una lastra per controllare la situazione e decidere il da farsi.

secondo la sua esperienza vale la pena aspettare un mese e sperare nel espulsione naturale del calcolo? ci sono probabilità che esca solo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Le possibilità di espulsione spontanea di un calcolo dipendono in parte da fattori calcolabili e per il resto anche da molta ... fortuna! Parliamo quindi di dimensioni, di posizione lungo l'uretere e di tempo trascorso dall'insorgenza dei disturbi. Su tutto questo vi è pii la gravità e la frequenza dei disturbi stessi, pertanto non è lecito soffrir più dintanto in attesa di un evento che ogni giorno diventa meno probabile. La valutazione è qundi delicata ed il suo parere essenziale. In linea di massima noi non consideriamo opportuno attendere oltre 3 settimane (pur seguendo una opportuna terapia). ma anche molto meno se i disturbi si fanno più intensi. La risoluzione endoscopica di questi piccoli calcoli dell'uretere in mani esperte è tanto rapida e definitiva da non rendere opportuna una ulteriore convivenza con lo sgradito ospite.
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Utente
Utente
salve, aggiorno la situazione, e passato un mese ed come preventivato ho effettuato una lastra renale e una ecografia, nel ecografia non e stato visto nessun calcolo ne idronefrosi, nella lastra invece si nota solamente una leggera ombra renale. per quanto riguarda i miei sintomi dopo un periodo di leggero miglioramento, i dolori ai reni erano diminuiti parecchio quasi spariti, e quello alla vescica quasi improvvisamente e tornato il dolore alla vescica, e iniziato con bruciori post minzionali per poi come al solito progredire con un dolore fisso al lato del pene, a volte ho la sensazione come se avessi delle lamette nel uretra che mi tagliano. e per completare il quadro il testicolo destro mi sembra parecchio calato (lo vedo molto diverso anche se non capisco se si tratta di una mia paranoia) sono tornato dal urologo che mi ha detto che dagli accertamenti non si evincono più calcoli incastrati. e quindi probabilmente il mio e un dolore riflesso dalla schiena?? la schiena ormai non mi fa quasi più male però. ora sinceramente non so come procedere ne che fare.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'avvenuta espulsione di un calcolo (anche se non si è riusciti a raccoglierlo materialmente) corrisponde in genere ad una repentina scomparsa dei disturbi "bassi", può la limite rimanere un residuo di dolore lombare per qualche tempo. In caso di persistenza dei disturbi, anche se alternanti lascia sempre molto in dubbio, purtroppo l'ecografia e la radiografia non sono sufficienti ad escludere con certezza, pertanto solo una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto può inequivocabilmente dare una risposta ai nostri dubbi. Senz'altro si va con cauteal a prescrivere un esame che comporta l'esposizione ad una certa quantità di radiazioni, ma il trascinarsi di una situazione incerta, con fastidiosi disturbi persistenti rende certamente opportuno giungere a qualcosa di potenzialmente risolutivo, almeno dal punto di vista diagnostico.
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Utente
Utente
sono perfettamente d'accordo, infatti nella tac precedente il calcolo millimetrico era visibile nell' uretere, confermato dal tecnico al momento dell esame e confermato dal urologo successivamente che visionò le immagini, però purtroppo nell' referto consegnatomi con la tac si parla solo di due calcoli presenti nel rene (dalle immagini nel rene ne e visibile solo uno), non viene menzionato l'uretere. quando ho fatto la lastra mi hanno chiesto i precedenti esami, e ho lasciato anche la tac. mi chiedo se magari c'e stata una svista e il medico che ha refertato le immagini magari fuorviato dal responso scritto della tac ha cercato solo nel rene magari trascurando di osservare la vescica. l'urologo che mi ha successivamente visitato poi non ha visto la lastra ma ha solamente letto il referto. io poi da profano ho esaminato la lastra e infatti esattamente dove mi fa male c'e un piccolo punto bianco. io normalmente mi fido dei medici, ma non potrebbe esserci stata una situazione fuorviante causata magari dalla esiguità del calcolo fin dal principio? dovrei fare una visita con un nuovo urologo e magari andare solo con le immagini senza i referti per avere un parere imparziale.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Non ci pare il caso di fare un indovinello (!) ad un nostro Collega! Certo è invece che un minimo di calma ed attenzione sarebbe sufficiente ad interpretare tutti i dati forniti dagli accertamenti eseguiti.
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Utente
Utente
salve, l'aggiorno sulla situazione, oggi ho fatto una visita dal urologo e ho trovato un medico molto disponibile e attento, ha controllato sia le immagini della tac che quelle della lastra molto attentamente, e il suo parere e che realmente c'e qualcosa in zona vescicale visibile sia in tac che in lastra, potrebbe essere un calcolo di circa 6mm oppure un calcificazione vascolare, però siccome la tac e stata fatta senza mezzo di contrasto non può essere sicuro al 100% che stia in uretere perchè il rene non è in sofferenza e quindi lui pensava che potrebbe anche trattarsi di. una calcificazione vascolare li vicina.mi ha proposto due soluzioni, la prima era quella di effettuare una tac con mezzo di contrasto per accertarci ma visto che la mia sintomatologia persiste e anzi peggiora. (adesso sono tornate anche le coliche renali oltre che il dolore vescicale) mi ha anche proposto di fare un ureteroscopia in sedazione e andare a vedere se si tratta realmente di un calcolo ed eventualmente rimuoverlo. io ho optato per l'ureteroscopia.
ci tenevo a informarla in quanto e stato disponibilissimo.
e se mi permette approfitterei per porle una domanda che non sono riuscito a porre oggi al urologo.
e possibile che la mia sintomatologia vari in base alla posizione? per esempio le coliche renali tendono a passare se mi stendo sul lato destro oppure aumentare se sto in piedi, oppure se mi sdraio di schiena dopo pochi minuti iniziano i bruciori al uretra. sono sintomi normali?
grazie ancora e buon lavoro
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Siamo anche noi convinti che la scelta interventista sia la migliore.
Alcuni disturbi sono tipici, altri meno, ma in questi casi la variabilità è massima. Il dolore tipico "della colica" parrebbe comunque inequivocabile.
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Utente
Utente
salve dottore.
purtroppo sto ancora aspettando l'intervento, ormai sono esausto, sono mesi che ho questi dolori più volte al giorno, e ultimamente i sintomi sono notevolmente peggiorati, prima riuscivo ad avere anche periodi di tregua, adesso da circa 15 giorni sto con un perenne fastidio/dolore al fianco e a lato del pene, ho fatto un controllo dal urologo e non c'e varicocele, e un ecografia renale e testicolare quattro giorni fa e il rene non è in idronefrosi ma sul testicolo ho una cisti di un centimetro.
ora si sono presentati altri sintomi probabilmente derivati dall' ansia e dallo stress.quasi sempre o giramenti di testa e una patina bianca sulla lingua che non vuole andar via.
i sintomi che sto accusando potrebbero indicare qualcosa di diverso dal problema renale?oppure potrebbe essere il rene che sta iniziando a non funzionare bene? e se continuo così a parte il dolore che complicanze potrebbe avere ritardare così tanto l'intervento??
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Purtroppo i tempi d'attesa troppo prolungati causano il persistere dei disturbi, evidentemente amplificati da fattori emotivi. Complicazioni più gravi si manifesterebbero principalmente con la febbre, che spingerebbe ad una risoluzione in urgenza assoluta. Da una parte auspichiamo che questo non accada, certo è che non possiamo che augurarci che la situazione possa essere risolta al più presto. Ci chiediamo se lei abbia comunque vagliato altre possibili alternative, come rivolgersiad altre strutture che certamente non mancano nella sua grandissima città.
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Utente
Utente
la ringrazio della sua velocissima risposta.
in verità ero fiducioso che l'intervento si sarebbe svolto di li a poco. e successivamente quando ho visto che passavano le settimane e non venivo chiamato ho pensato di tornare nella struttura che mi tiene in lista cercando di capire quanto tempo ancora dovrò aspettare ma nessuno mi sapeva dir niente sono stato congedato con un (e in lista la chiameremo) . ora non so se è eticamente corretto andare in un altro ospedale ed effettuare una nuova visita con un altro urologo facendomi mettere in lista anche li e vedere chi mi chiamerà per primo.
l'alternativa potrebbe essere il privato ma credo che un intervento del genere sia al di fuori delle mie attuali possibilità in quanto questo problema ormai mi impedisce di lavorare da 4 mesi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'intervento in libera professione è realisticamente "abbastanza" costoso, ma per questo ognuno ha i suoi prametri personali.
Quando si tratta della propria salute, diremmo che non vi sono molti scrupoli da farsi, d'altronde se lei paga le tasse (?) è giusto che persegua dal servizio pubblico il risultato migliore nel tempo più breve. Questo può comportare l'aprirsi vie alternative (posto che esistano), non vi è alcun impegno morale nei confronti di nessuno. Unicamente, se lei inizia un percorso di preparazione pre-operatoria presso una struttura e poi rinuncia all'intervento, le chiederanno il rimborso di eventuali esami eseguiti in quella sede.
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Utente
Utente
buongiorno dottore.
sto ancora aspettando la chiamata del servizio sanitario nazionale per l'intervento e visto che i dolori persistono,le coliche renali sono quasi sparite, anzi sono stato bene quasi un mese,ma il fastidio che spesso diventa vero e proprio dolore o al testicolo oppure più spesso all lato del pene e rimasto e continua peggiorando. e alla fine ho deciso di andare privatamente.ma prima della visita sotto consiglio del mio medico di base ho effettuato una tac ma stavolta con mezzo di contrasto e un ecografia testicolare che ha riscontrato una piccola ciste sul testicolo di destra.
da quello che ho capito leggendo il referto della tac che allego in basso: l'uretere di destra si e piegato in modo anomalo giusto? e questa la causa dei miei dolori al lato del pene e al testicolo? ma sopratutto con un ureteroscopia si può sistemare la situazione?ormai sono sette mesi che sto con questi dolori e vorrei risolvere il problema.
REFERTO TAC
reni in sede e struttura nella norma
due microcalcoli calcifici a livello del gruppo caliceale medio del rene di destra del diametro rispettivamente di 2 e 4 mm:due formazioni microlitiasiche puntiformi al rene di sinistra.
Moderata ectasia delle cavità calico pieliche(diametro a-p dei bacinetti rispettivamente mm12 a destra e mm 10 a sinistra) agolata bilateralmente la giunzione pielo-ureterale:si evidenzia a destra decorso angolato del terzo prossimale dell' uretere con doppio kinking che determina riduzione del calibro dello stesso:a sinistra decorso angolato del terzo prossimale dell' uretere.
vescica parzialmente distesa
piccoli linfonodi lombo aortici e illiaco femorali subcentimetrici.

grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Indipendentemente dalla presenza o meno del calcolo (che continua a non essere chiara), la persistenza dei suoi disturbi rende comunque opportuna la valutazione endoscopica con ureteroscopia, ovvero semplice pielografia ascendente. Si tratta di settagli tecnici che può unicamente valutare il nostro Collega che eseguità la procedura.
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Utente
Utente
salve, volevo aggiornarla sul mio caso.
alla fine sono andato privatamente da uno dei migliori urologi della mia città, e dopo valutazione dei sintomi e visione dell referto della tac ha optato per la cistoscopia invece della ureteroscopia in quanto mi ha detto che se ci fosse stato un calcolo si sarebbe visto nella tac, e il rene non presentava segni di sofferenza.
ho effettuato la cistoscopia ma purtroppo a parte una leggera infiammazione al lato destro non e risultato altro.
il consiglio dell urologo e stato quello di aspettare che i disturbi prima o poi passeranno da soli.
sinceramente e da aprile che aspetto l'unica cosa positiva e che non ho piu coliche al fianco ma solo un legerissimo fastidio ma per vescica (il dolore e proprio li mà se non risullta nulla dalla cistoscopia ormai dubito che sia causato dalla vescica) e testicolo e le cose non sembrano migliorare anzi da un mesetto ultimamente ha iniziato a farmi male anche la coscia destra tanto da non farmi dormire.
ormai dopo tutte queste visite ed esami non so proprio piu dove sbattere la testa e forse e vero che nell' apparato urinario non ho nulla. come ultimo tentativo provero ad effettuare un consulto andrologico magari sanno dirmi qualcosa.
altrimenti dovro entrare nell' ottica di tenermi i miei dolori e imparare a conviverci sperando che prima o poi passino.



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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'estensione dei disturbi alla coscia in un certo senso allontana la diagnosi dall'ambito dell'apparato urinario e la avvicina ad una causa di tipo neurologico-irritativo. Qui si aprirebbe una campo tanto vasto quanto vago, visto che non esistono accertamenti specifici in grado di accertare queto tipo di problemi. Spesso è la semplice visita diretta è l'unico modo di interpretare questo tipo di disturbo. Certo è che un semplice sondaggio dell'uretere in corso di cistoscopia avrebbe sciolto definitivamente il dubbio relativo alla presenza del calcolo, che pure è stata concretamente sospettata in passato. A distanza purtroppo non possiamo dire molto di più.
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Utente
Utente
salve, la aggiorno sulla situazione.
il dolore alla gamba e sparito (forse era derivato da altro) ma e rimasto e anzi peggiorato parecchio tanto da non farmi piu dormire bene il bruciore vescicale e il dolore sotto testicolare in piu ho avuto anche episodi di leggera incontinenza .
oggi ho fatto la visita andrologica per vedere se si riusciva a chiarire almeno in parte il dolore testicolare. diciamo che la visita a mio avviso e stata parecchio approssimativa sarà durata in tutto 2 minuti conclusasi con la diagnosi di pubalgia e che devo farmi una risonanza per controllare la colonna lombare e che i sintomi da me rilevati sono tutti di natura neurologica incontinenza compresa. puo essere?
cio che puo avvalorare questa teoria e che il dolore aumenta diminuisce o si sposta dalla vescica al testicolo in base alla posizione che assumo?
per il dolore mi ha prescritto una cura di un mese con un farmaco a base naturale chiamato u 40 mi ha assicurato che mi farà diminuire se non passare i dolori.
lei che ne pensa?
cordiali saluti e buon lavoro.


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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La sua situazione è davvero molto complessa, non peer sua copla certo, ma la sequenza di valutazioni di specialisti diversi ed accertamenti anche contraddittori non ha fatto che aumentare il dubbio più che fare chiarezza. Vi sono elementi che porterebbero a pensare ad una irritazione neurologica, che giustificherebbel'esacerbazione legata al movimento. D'altronde, il dubbio su un possibile calcolo dell'uretere terminale non è mai stato del tutto fugato, neanche con un banale sondaggio dell'uretere in corso di cistoscopia. Con molto rammarico le confermiamo che a distanza non è possibile darle delle indicazioni precise, ribadendole che molto spesso valgono molto di più il colloquio e la visita diretta, se entrambi condotti con molta attenzione. Questo purtroppo non è per noi possibile. Le consigliamo quindi di ritornare dallo specialista con il quale ha intrattenuto il miglior rapporto di comunicazione e fiducia.
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Utente
Utente
salve,la contatto in quanto non so piu dove sbattere la testa ne cosa fare. ieri sera ho avuto un attacco non so se definirlo colica in quanto il dolore era paragonabile a una ferita aperta su cui buttano dell aceto tra l'inguine e la base del pene, ma talmente forte e doloroso che lo metterei forse al primo posto su tutti i dolori che ho avuto in passato. ho preso del toradol e ho aspettato che passasse. fortunatamente dopo tre ore e sparito come e venuto. e sinceramente sono terrorizzato dal fatto che possa ripetersi. e sono ancora piu impaurito dall fatto che non so a chi rivolgermi per avere aiuto, l'urologo che mi ha fatto la cistoscopia sta in ferie fino al 7 gennaio e poi comunque mi ha detto che secondo lui non ho nulla e devo aspettare che passi da solo. ho chiamato il mio medico di base e mi ha consigliato di provare a prendere l'amoxicillina per un paio di giorni per poi vederci lunedi per vedere se i fastidi diminuiscono.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Se lei ha avuto una manifestazione dolorosa così evidente e - diciamo pure - molto "tipica" risulta difficile affermare che "non ha nulla". Qualsiasi specialista ci pare che dovrebbe essere portato a rivalutare la situazione, anche a ricredersi delle proprie affermazioni precedenti, ci mancherebbe, nessuno di noi si può ritenere infallibile. Sinceramente non ci pare che questo tipo di disturbo possa avere una causa infettiva suscettibile agli antibiotici. Le consiglieremmo di ripetere comunque una ecografia renale e vescicale appena possibile, mai che questo calcolo fantasma si decidesse finalmente a farsi vedere.
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Utente
Utente
buongiorno, la aggiorno sul caso.
dopo l'ultimo messaggio che le ho inviato ho provato a fare un altra visita urologica con un ennesimo dottore. che mi ha chiaramente detto che di urologico non ho nulla ma il mio e esclusivamente un disturbo psicosomatico :(
intanto i dolori peggioravano, adesso fortunatamente al fianco non ci sono più. ma si sono stabilizzati sul perineo e a lato vescica, a volte prendono anche interno coscia ano e base glutei e spesso mi trovo anche con del dribbling minzionale prima avevo dei giorni in cui stavo sommariamente bene,adesso non più. fortunatamente non ho più avuto episodi come l'ultimo di cui le parlavo. ma il dolore e sempre presente tranne appena sveglio che spesso e proprio assente. prima se mi sdraiavo passava adesso non succede sempre.
poi ricordandomi anche del suo consiglio sul sintomo che poteva derivare dai nervi, ho trovato in rete uno specialista in urologia/neurologia mi sono fatto visitare e lui e a suo dire i sintomi sono tipici sopratutto quello dell migliorare durante il sonno, ha riscontrato una sindrome del dolore pelvico cronico con ipertono dei muscoli pelvici con sintomi irritativi dell innervazione distrettuale. tramite manipolazione rettale ha trovato un paio dei punti dove sono praticamente saltato dal' lettino. il più critico secondo lui e un triggher point sulla componente parauretrale sinistra. li per li non ho ragionato sul fatto che i miei sintomi sono quasi tutti a destra tranne il dolore al perineo (che e l'ultima new entry).
comunque mi ha prescritto una cura con lyseen due compresse al di una mattina e sera (in caso di effetti collaterali troppo forti di cambiarlo con l'expose) e un integratore chiamato etinerv. e in più una serie di sedute fisioterapiche di riabilitazione pelvica.ho effettuato la visita ieri e ancora non iniziato la terapia, ma almeno ho una speranza che funzioni.
lei che ne pensa della diagnosi?
e la ringrazio perchè fin ora e stato il medico con maggiore disponibilità e precisione dall lato umano e professionale , considerando che spende tanto del suo tempo per aiutarci gatuitamente, grazie ancora e la terrò aggiornato.
cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Impossibile giudicare a distanza, comunque le terapie dovrebbero sortire qalche effetto onsistente in tempi non troppo lunghi, diciamo un paio di settimane.
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Utente
Utente
buongiorno dottore, la informo della situazione, poco dopo aver iniziato la cura a base di lyseen c'e stato un peggioramento generale, i sintomi sono sempre presenti ma migrano da un punto al altro. fastidio al perineo,bruciore uretrale, fastidio al ano e altre piccole cosette, i dolori si spostano in base alla mia posizione la mattina sono lievissimi e piano piano durante il giorno tendono a salire. non posso nemmeno star troppo seduto in quanto dopo pochi minuti mi iniziano a bruciare entrambe le cosce sul lato interno, inizia con la destra e poi se non mi alzo in breve tempo passa anche alla sinistra. ho risentito il medico e mi ha detto che non devo preoccuparmi che la neuropatia può fare queste cose e di aspettare di iniziare la fisioterapia per vedere miglioramenti. e mi ha prescritto il laroxil per il dolore neuropatico.
gli ho chiesto se un calcolo poteva essere la causa di tutto, ma lui lo esclude categoricamente basandosi sulla tac.
comunque io di testa mia ho prenotato anche un ecografia la prossima settimana per vedere se esce qualcosa.
se fosse un calcolo incastrato potrebbe comprimere il pudendo portandomi ad avere tutti questi sintomi?
se fosse per me io farei l'ureteroscopia oggi stesso per levarmi ogni dubbio, ma tutti i medici che ho sentito sono tutti concordi che non serve in quanto la tac e affidabile al 100%. io mi fido di ciò che mi viene detto, ma purtroppo il dolore tra pene e inguine e sempre li e i sintomi invece di diminuire aumentano :(.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In effetti diventa abbastanza difficile pensare che un calcolo possa essere causa di sintomi così vari, soprattutto così come li descrive nella loro più recente evoluzione. D'altronde, nel nostro lavoro non esistono mai certezze. Saggia idea comunque ripetere l'ecografia, poiché le sorprese sono sempre dietro la porta.
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Utente
Utente
grazie dottore della risposta cosi celere.
l'ecografia prenotata e quella classica renale e vescicale, ma secondo lei dovrei farne anche una transrettale? potrebbe rivelare qualche cosa? magari un funicolo spermatico infiammato o calcificazioni prostatiche? oppure pensa che magari non e il caso di fare quest ennesimo esame e basta solamente quella renale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
L'ecografia trans-rettale ha indicazioni quasi esclusivamente legati alla diagnosi od almeno al sospetto di malattie tumorali, che ovviamente non sussistono nel suo caso.
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Utente
Utente
perfetto quindi quella la evito, anche perchè ho fatto pure il psa e risultato negativo. e può sembrare strano visto che non ci siamo mai nemmeno visti di persona ma lei e il medico di cui mi fido maggiormente in quanto aiuta tantissime persone gratuitamente, e quindi e un vero Medico con la m maiuscola, continuerò a seguire la terapia datami dal urologo e incrocio le dita.
la terrò aggiornato.
grazie e buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il PSA alla sua età non ha alcuna indicazione ad essere effettuato, tantomeno in una situazione di sospetta infiammazione, in cui si possono ottenere dei risultati falsamente irregolari, in grado di indurre solo inutili apprensioni.
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Utente
Utente
salve dottore, un nuovo aggiornamento, diciamo che la situazione e peggiorata :) adesso le gambe bruciano anche da sdraiato se le piego.
oggi ho ritirato la sperimiocultura che mi era stata prescritta nell ultima visita.
e il risultato dice assenza di crescita batterica patogena. Miceti evidenziati negativo per candida.

cosa significa miceti evidenziati? hanno trovato un fungo nella prostata?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Un giro di parol per dire che non si sono rilevati funghi, come la candida. Le manifestazioni della prostatite possono essere davvero varie, ma il bruciore alle gambe proprio non ci sta, mentre potrebbe giustificare un'origine da irritazione neurologica. Entriamo però qui in un campo molto difficile, nel quale una attentissima valutazioen diretta vale di più di molti accertamenti. Ovviamente a distanza non si può dire altro.