Ho pensato che questi due fatti potrebbero spiegare l'infezione

Gentili colleghi, sono un medico di 35 anni e vorrei chiedervi un consiglio per un problema personale. Da circa un anno ho notato un aumento della frequenza delle minzioni caratterizzate anche da impellenza a dover urinare. Premetto che non avevo assolutamente altri sintomi e che effettivamente lo stimolo era poi seguito da una minzione del tutto normale ( non disuria, pollachiuria,ecc...). Non mi sono mai preoccupato di questo fatto anche perchè mi è capitato, in occasione di normali controlli, di eseguire esami delle urine che sono risultati sempre normali.
Circa 15 giorni fa invece, dopo aver evacuato, ho cominciato ad avvertire bruciore a livello uretrale con sensazione di svuotamento incompleto della vescica. La sintomatologia così come l'ho descritta è durata qualche ora: ho cercato di bere molto nei giorni successivi, ma, mentre la sensazione di svuotamento incompleto è quasi del tutto scomparsa ( urino senza problemi nè dolore), il bruciore/fastidio è rimasto.Va detto che il disturbo non è avvertito durante la minzione, ma dopo o addirittura in altri momenti della giornata.Non ho MAI notato alcun tipo di secrezione dal meato uretrale esterno. Visto che il disturbo permaneva ho eseguito un'urinocoltura che è risultata negativa e un tampone uretrale ( che mi sono prescritto e praticato da solo) che è risultato positivo per diverse colonie di enterococco faecalis. L'antibiogramma dimostrava una sensibilità per la ciprofloxacina con una mic<0,5. Per tale motivo mi sono prescritto del Ciproxin 500 1cp x2v/die. Sono solo 2 giorni che assumo la terapia ( e forse è un po' presto per aspettarsi dei benefici), ma mi sono accorto della comparsa di dolori in sede pubica, testicolare, inguinale e perineale ( non è mai un dolore continuo, si tratta di " fitte" di qualche secondo che poi passano).
Mi è capitato di praticare dei rapporti anali, sempre con la stessa persona, nell'ultimo anno, ma sono anche un soggetto tendenzialmente stitico.Ho pensato che questi due fatti potrebbero spiegare l'infezione.
Per quanti giorni devo proseguire la terapia? io pensavo per almeno 10 giorni.Inoltre vanno associati altri farmaci ( antinfiammatori? se sì quali? fermenti lattici? se sì quali?altri antibiotici come per esempio l'amoxixillina?). Mi consigliate altri accertamenti? visto che ho sentito pareri diversi da colleghi urologi: in corso di uretrite( o forse prostatite) sono consentiti i rapporti sessuali? aggravano o migliorano la situazione? Devo sottoporre a terapia anche la persona con cui pratico normalmente il sesso e con cui ho avuto anche rapporti orali ( non vorrei aver contaminato il suo cavo oro-faringeo creando inoltre la possibilità di una re-infezione)?
Grazie dell'attenzione e dei consigli.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore e collega,

sicuramente combattere l'infezione ma anche, assolutamente, farsi visitare da uno specialista che possa capire se sta succedendo qualcosa a livello prostatico ( la sintomatologia è molto suggestiva)
Una valutazione ecografica trans rettale dovrebbe derivare dalla impressione del collega "esploratore"
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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