2 CIRCONCISIONI SBAGLIATE
SALVE, HO 30 ANNI E ORA SONO DAVVERO DISPERATO! HO VOLUTO SOTTOPORMI A UN CIRCONCISIONE PER FIMOSI. HO FATTO L'ITER TRAMITE MEDICO DI BASE E TUTTO PAGATO DALLO STATO. L'HO FATTA IN UN OSPEDALE UNIVERSITARIO E QUINDI MI HA OPERATO UNO SPECIALIZZANDO SOTTO LA SUPERVISIONE DAL CAPO CHIRURGO CHE SOLAMENTE GUARDAVA E INDICAVA COSA FARE. HANNO TAGLIATO POCHISSIMO PREPUZIO E MI HANNO CREATO UNA STROZZATURA NOTEVOLE ALLA BASE DEL GLANDE, OLTRE A QUELLO ANCHE UN EDEMA IMPORTANTE LATERALMENTE DALLA PARTE SINISTRA E DALLA PARTE DESTRA UN ESUBERO DI PELLE IN ECCESSO. INSOMMA UN OBBROBRIO CHE NON SI POTEVA PROPRIO VEDERE. OLTRE ALLA SCHIFEZZA ESTETICA, MI FACEVA ANCHE MALE PER VIA DELL'EDEMA E ANCHE DELLA STROZZATURA, NON POTEVO AVERE RAPPORTI. DOPO CINQUE MESI MI SONO DECISO DI RIFARLA PROPRIO NELLO STESSO OSPEDALE MA DA UN ALTRO CHIRURGO MOLTO + ESPERTO, ORA A DISTANZA DI TREDICI GIORNI MI SONO APPENA ACCORTO CHE è STATO TAGLIATO TROPPO PREPUZIO NELLA PARTE INFERIORE DEL PENE,, E IN EREZIONE LA PUNTA DEL PENE SI PIEGA IN GIù IN UN MODO ALLUCINANTE. ODDIO MI HANNO ROVINATO LA VITA!!!! VOLEVO ANDARE PRIVATAMENTE DA UN CHIRURGO FAMOSO DI ROMA CUI HO VISTO MOLTI SUOI VIDEO. MA AVEVA UNA LISTA D'ATTESA IMMANE E IO NON POTEVO STARE PIù IN QUELLE CONDIZIONI. COSì DOPO CINQUE MESI MI SONO LASCIATO CONVINCERE DAL CHIRURGO DELLO STESSO OSPEDALE DOVE MI HANNO OPERATO PROMETTENDOMI CHE SAREBBE VENUTO UN LAVORO PERFETTO. NON SO PIù COSA DEVO FARE! MI HANNO DAVVERO ROVINATO LA VITA! SICURAMENTE HA TOLTO L'EDEMA DI SINISTRA E L'ESUBERO DI PELLE IN ECCESSO E I PUNTI SONO STATI MESSI BENE MA ORA LA PUNTA DEL PENE IN EREZIONE SI PIEGA IN GIù MOLTISSIMO ED è UNA COSA GRAVE. OLTRE A QUESTO, PRIMA DELLA SECONDA OPERAZIONE AVEVO NOTATO CHE SOTTO L'URETRA, DAL LATO DESTRO HO COME UN CANALE GONFIO CHE VA DALLA BASE DEL GLANDE FINO AI TESTICOLI E NON CAPISCO COSA SIA, E SI VEDE MOLTO MENTRE è IN EREZIONE..HO CHIESTO AI CHIRURGHI PRIMA DI FARMI FARE LA SECONDA OPERAZIONE MA NON HANNO SAPUTO DIRMI NULLA. FACCIO NOTARE ANCHE CHE NELLA PRIMA OPERAZIONE AVEVO IL PENE CHE ERA MARTORIZZATO E GONFIO IN UN MODO ABNORME E SI ERA ANCHE CREATO UN ANELLO RIGONFIO TUTTO ATTORNO AL PENE DELLO SPESSORE COME MINIMO DI MEZZO CENTIMETRO O PIù (CIOè TANTO), MENTRE NELLA SECONDA OPERAZIONE IL PENE ERA COME SE NN AVESSE FATTO NULLA POCHISSIMO GONFIO E NON SI è CREATO NESSUN ANELLO DI RIGONFIO, SENTO SOLO UNA PALLINA DAL LATO DESTRO CHE SI è FORMATA MA PENSO CHE ANDRà VIA COL TEMPO COME IL PRIMO ANELLO CHE SI è FORMATO NELLA PRIMA OPERAZIONE. ORA DITEMI VOI COSA DOVREI FARE! è INCREDIBILE TUTTO CIò.. SONO A PEZZI,,,,AIUTATEMI E NON DITE SEMPRE LA SOLITA COSA VADA DA UNO SPECIALISTA UROLOGO,, DITEMI COSE CONCRETE SU COME POSSO RISOLVERE O SE ORMAI HANNO FATTO TROPPO DANNO. HO BISOGNO DI AIUTO. SONO DI VERONA
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Gentile Signore,
comprendiamo il suo coinvolgimento emotivo, ma come lei certamente saprà, scrivere tutto in maiuscolo corrisponde ad urlare, e questo è sicuramente il miglior modo per non riuscire a capirsi. L'esperienza ci insegna che la circoncisione è un intervento superficiale, di esecuzione semplice, veloce e sostanzialmente priva di rischi, ma i suoi effetti funzionali ed estetici non si manifestano subito, anzi nulla si può giudicare prima che i tessuti si siano completamente e definitivamente stabilizzati, cosa che accade non prima di 40-60 giorni. Prima di allora, qualsiasi considerazione è assolutamente inutile, tantopiù la nostra a distanza, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente. Non è quindi questo il momento per prendere iniziative, di qualsiasi tipo. Ci permettiamo quindi di ricondurla alla calma ed alla pazienza, assicurandole che vi sono ottime probabilità che la situazione vada a migliorare con il tempo. E poi ricordi che ben altre sono purtroppo le cose che "rovinano la vita".
Saluti
comprendiamo il suo coinvolgimento emotivo, ma come lei certamente saprà, scrivere tutto in maiuscolo corrisponde ad urlare, e questo è sicuramente il miglior modo per non riuscire a capirsi. L'esperienza ci insegna che la circoncisione è un intervento superficiale, di esecuzione semplice, veloce e sostanzialmente priva di rischi, ma i suoi effetti funzionali ed estetici non si manifestano subito, anzi nulla si può giudicare prima che i tessuti si siano completamente e definitivamente stabilizzati, cosa che accade non prima di 40-60 giorni. Prima di allora, qualsiasi considerazione è assolutamente inutile, tantopiù la nostra a distanza, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente. Non è quindi questo il momento per prendere iniziative, di qualsiasi tipo. Ci permettiamo quindi di ricondurla alla calma ed alla pazienza, assicurandole che vi sono ottime probabilità che la situazione vada a migliorare con il tempo. E poi ricordi che ben altre sono purtroppo le cose che "rovinano la vita".
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Si scusatemi è la prima volta che scrivo in un forum e in effetti si fa pure fatica a leggere quello che ho scritto, scusatemi ancora. Stanotte appena mi sono accorto di come la punta del glande puntava verso il basso con un angolazione come minimo di 45 gradi, portando con se praticamente tutto il tronco del pene fino a metà della lunghezza dello stesso, ero proprio shoccato. Soprattutto perché nella prima operazione questo non era successo, certo era presente un minimo di angolazione strana verso destra, ma nulla a che vedere con questa attuale. Così ho subito pensato che fosse stata tagliata troppa pelle. I conti però non tornavano, perché il pene mentre è a riposo, visto da sopra ha la pelle che diventa come una fisarmonica e ciò mi fa capire che di pelle ce ne sia in abbondanza nella parte superiore, quando poi guardo la parte inferiore non noto le stesse caratteristiche, sia per la fisarmonica non presente, sia per consistenza meno morbida proprio per il fatto che la pelle è più tirata già da mollo. Per questo motivo la pelle nella parte inferiore (già poca e tirata) quando è in erezione tira ancora di più portando giù pure tutta la punta e il tronco con sé. Insomma l'attaccamento del prepuzio è stato fatto proprio alla base del glande come fanno in molti, ma non era meglio fare l'attacco più sotto? A parte questa domanda che ormai a poco mi serve, la mia enorme paura è che ora abbiano creato un danno irreparabile che mi porterò dietro tuta la vita. Capisco benissimo quello che mi dice dottor Paolo, che ci sono cose ben peggiori per cui aver la vita rovinata, ma se pensiamo in base a questa prospettiva allora non se ne viene più fuori e si dirà sempre a chiunque "guarda poteva succederti di peggio" o "c'è di peggio in questo mondo". Ognuno ha dei parametri differenti e sicuramente il proprio personale disagio lo vive in modo diverso da tutti. Io la vedo solo come una spirale di autoconsolazione inutile e non bisogna minimizzare nulla secondo me. Soprattutto nel mio caso dove stiamo parlando di un danno arrecatomi per colpa dell'incompetenza del personale medico nella prima operazione e nella seconda ancora è tutto da vedere e capire. Come mi posso consolare che ci sia di peggio? Mi consolo se nessuno ha avuto colpe per propria incompetenza. Non mi è venuto un tumore per cui non ci posso fare niente e posso magari consolarmi nel pensare che sono più fortunato di altri che hanno avuto una morte improvvisa e non hanno nemmeno avuto il tempo di salutare i propri familiari, non ho perso una gamba mentre andavo in moto a 200 all'ora per colpa mia, non ho fatto nulla di male per cui dover minimizzare l'accaduto. In prospettiva di avere un pene inutilizzabile, il minimo e chiedere aiuto e sentire che la mia vita può essere rovinata sotto un aspetto che per me è importante.. certo se facevo il prete poco mi interessava e avrei coesistito con tutto ciò. Di sicuro ora c'è che la prima operazione è stata fatta malissimo e imputo la colpa non allo specializzando che stava imparando, ma al supervisore che ha ritenuto che andasse bene. Si vede che il suo target di qualità è quello. Oltre a questo addirittura il supervisore mi disse che non era necessario rifare tutta la circoncisione ma che era solo questione di 10-15 minuti e che avrebbe tolto solamente l'edema sul lato sinistro mentre l'eccesso di pelle nel lato destro per lui l'avrebbe lasciata così e pure la strozzatura non so come avrebbe pensato di risolverla. Altri due chirurghi dello stesso ospedale fra cui quello che mi fece la seconda operazione 13 giorni fa', mi dissero chiaramente che è stata fatta una schifezza e che bisognava rifare totalmente la circoncisione e non una semi circoncisione. Mi domando io come può un chirurgo con moltissimi anni di esperienza non riuscire ad ammettere il proprio sbaglio ma soprattutto dire cose completamente diverse ad altri chirurghi concordi fra loro? Così ho preso di riferimento solo gli altri due chirurghi e con uno di loro ho fatto la seconda operazione che mi ha risolto molti problemi ma che forse ne ha causato uno irreparabile. Al momento il mio shock e agitazione vengono placati da quello che mi ha detto lei dottor paolo, cioè di rimandare qualsiasi valutazione almeno a 40 giorni dall'operazione. Sono riuscito a sentire telefonicamente il mio chirurgo che mi ha detto che appena i tessuti recupereranno elasticità tornerà dritto. Lo spero vivamente. Posso sicuramente dire che lui ha dato il massimo e si è molto impegnato, lo vedevo da come mi operava ed è stato bravo anche nel supportarmi. Quindi ora sta solo al tempo dire se ho fatto bene di affidarmi ad una persona con esperienza e che opera in tanti campi diversi o se avessi fatto meglio ad aspettare la lista di attesa del chirurgo famoso che ha una esperienza specifica proprio sul pene e con alle spalle più di 2000 operazioni fatte che riguardano esclusivamente quello. Altro mio dubbio è quella specie di condotto dritto di circa un cm di spessore che si è formato sotto l'uretra ma dal lato destro, sempre nella parte inferiore del pene. Parte da sotto il glande e mano a mano si ingrandisce e riesco a vedere e sentire che va fino al centro dei testicoli e poi non so dove, si evidenzia di più quando è in erezione ma anche da mollo se lo si schiaccia ha come la consistenza di un a parte gonfia piena di pus,,questo condotto l'ho notato due settimana prima della seconda operazione. Ovvero prima operazione 9 gennaio ,, condotto strano visto circa il 15 maggio e seconda operazione il 29. Se sapevo che sarebbe successo tutto questo casino sarei andato privatamente! Anche se i costi vanno da un minimo di 1000 euro fino ad un massimo di 7000 anche se ho saputo che ci sono prezzi molto più stratosferici, ma a parte questo tutto sta nel fatto che a parole nessuno si fida della bravura di una persona, quindi se dovevo farmi circoncidere, per me era molto meglio andare in ospedale non pagando nulla piuttosto che andare a pagamento ed avere la stessa identica incertezza nella riuscita o meno dell'intervento. Per quello sono utili i video su youtube per capire la reale bravura. Ma ormai io non posso più tornare indietro,, e scommetto che anche se andassi per avvocati contro l'ospedale mi riderebbero dietro,,fra tutte le mille carte che mi hanno fatto firmare per tutelarsi, figuriamoci, per loro lo sbaglio è una cosa all'ordine del giorno soprattutto con tutti quei specializzandi che operano e supervisori che non sanno insegnare. A sto punto concluderei il mio sfogo nel direi "evviva i macellai" .. ---In questo mondo di mediocri dove l'eccellenza è una rarità da ricercare in qualsiasi contesto, tutto sta' nel non accontentarsi--- eppure io ho ceduto nell'accontentarmi di farmi operare nello stesso ospedale e non dall'eccellenza chirurgica ..... stupido ME
[#3]
Il fatto che i preti non siano interessati a certe funzioni è poi tutto da dimostrare ...
Ancora una volta, comprendiamo il suo disagio, ma le ripetiamo che i margini di possibile miglioramento sono senz'altro elevati perché:
- la pelle che ricopre i genitali è normalmente molto elastica, proprio per dar agio alle ovvie variazioni di dimensione, questa elasticità può ridursi negli esiti di un recente intervento chirurgico, ripristinandosi poi gradualmente nei tempi di cui s'è detto;
- per lo stesso motivo, possono crearsi delle aderenze tra i piani anatomici, eventualmente trattenuti anche da materiale di sutura, che è certamente riassorbibile.
In termini più generali, la valutazione di un eventuale danno medico è materia estremamente delicata ed è sempre molto difficile da affrontare anche disponendo direttamente di tutti gli elementi indispensabili, pertantanto a distanza non è possibile nè opportuno esprimesi in alcun modo. Inoltre in questi casi il giudizio si basa sempre e comunque su "esiti completamente stabilizzati", rilevabili a congrua distanza di tempo. Questa è però materia propria dei medici legali, lo specialista del settore si limita a descrivere la situazione dal punto di vista morfologico e funzionale.
Ancora una volta, comprendiamo il suo disagio, ma le ripetiamo che i margini di possibile miglioramento sono senz'altro elevati perché:
- la pelle che ricopre i genitali è normalmente molto elastica, proprio per dar agio alle ovvie variazioni di dimensione, questa elasticità può ridursi negli esiti di un recente intervento chirurgico, ripristinandosi poi gradualmente nei tempi di cui s'è detto;
- per lo stesso motivo, possono crearsi delle aderenze tra i piani anatomici, eventualmente trattenuti anche da materiale di sutura, che è certamente riassorbibile.
In termini più generali, la valutazione di un eventuale danno medico è materia estremamente delicata ed è sempre molto difficile da affrontare anche disponendo direttamente di tutti gli elementi indispensabili, pertantanto a distanza non è possibile nè opportuno esprimesi in alcun modo. Inoltre in questi casi il giudizio si basa sempre e comunque su "esiti completamente stabilizzati", rilevabili a congrua distanza di tempo. Questa è però materia propria dei medici legali, lo specialista del settore si limita a descrivere la situazione dal punto di vista morfologico e funzionale.
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Utente
Si, speriamo bene. Grazie per la risposta Dottore. Aspetterò i giorni da lei indicati e vedremo quale sarà la situazione. Lei per caso ha idea di cosa potrebbe essere quel canale sotto l'uretra ma solo dal lato destro che va da sotto il glande fino ai testicoli? Non l'ho mai avuto e nemmeno il mio chirurgo è riuscito a capire cosa fosse prima di operarmi per la seconda volta. Ora mi dice che mi vedrà per capire se farmi fare una ecografia o altro,,bho io sono molto suscettibile perchè so con certezza che c'è qualcosa che non va in quel canale ma mi fa molto strano che non riescano a capire cosa sia..bho. Non voglio abusare oltre del suo tempo, grazie per tutte le informazioni che mi ha dato. Saluti Dottor Paolo
[#6]
Utente
E si.. speravo in una sua illuminazione visto che qui nemmeno guardandomi sanno dirmi. Andrò lunedì e vedremo che esami mi faranno fare.
Dopo la prima operazione mi hanno fatto mettere vea oil che rispetto al vea lipogel lo ritenevano migliore e pure miracoloso in tanti casi.
Vista la mia situazione attuale, lei mi consiglia di utilizzarlo ora che la mia pelle non è elastica?
Dopo tutte queste parole mi avrebbe fatto piacere come minimo di fare una visita da lei, peccato per la distanza. Vedrò fra 40-60 giorni se farmi vedere da un urologo qui di Verona o se tutto si risolve senza problemi.
Mi domando perché l'ospedale universitario qui di Verona non adotti come metodo obbligatorio "la tracciatura tramite pennarello" per consentire una sezione precisa e un miglior affondamento dei lembi nella fase di ricostruzione.
Insomma ne ho visti tantissimi di video su youtube e pure i top chirurghi utilizzano questo metodo. A maggior ragione ai specializzandi non può essere detto di fare la linea di taglio così ad occhio, affidandosi solo alla propria linearità e fermezza della mano. Non mi sembra metodo adatto.. soprattutto visti i risultati.
Capisco i chirurghi esperti che possono fare il taglio anche senza riferimenti di linee... ma ai specializzandi dovrebbe essere insegnato un metodo più sicuro con minimo margine di errore. Saluti
Dopo la prima operazione mi hanno fatto mettere vea oil che rispetto al vea lipogel lo ritenevano migliore e pure miracoloso in tanti casi.
Vista la mia situazione attuale, lei mi consiglia di utilizzarlo ora che la mia pelle non è elastica?
Dopo tutte queste parole mi avrebbe fatto piacere come minimo di fare una visita da lei, peccato per la distanza. Vedrò fra 40-60 giorni se farmi vedere da un urologo qui di Verona o se tutto si risolve senza problemi.
Mi domando perché l'ospedale universitario qui di Verona non adotti come metodo obbligatorio "la tracciatura tramite pennarello" per consentire una sezione precisa e un miglior affondamento dei lembi nella fase di ricostruzione.
Insomma ne ho visti tantissimi di video su youtube e pure i top chirurghi utilizzano questo metodo. A maggior ragione ai specializzandi non può essere detto di fare la linea di taglio così ad occhio, affidandosi solo alla propria linearità e fermezza della mano. Non mi sembra metodo adatto.. soprattutto visti i risultati.
Capisco i chirurghi esperti che possono fare il taglio anche senza riferimenti di linee... ma ai specializzandi dovrebbe essere insegnato un metodo più sicuro con minimo margine di errore. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.3k visite dal 11/06/2015.
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