Epididimite e prostatite acuta

Sono un ragazzo di 25 anni, a metà novembre scorso ho ricevuto un leggero colpo al testicolo sinistro, il giorno dopo ho notato delle piccole macchie di sangue sugli slip, e un po’ di dolore.
Sono andato dal mio medico curante che mi ha consigliato una cura a base di antibiotici(flociprin 250mg due volte al giorno per cinque giorni) e una ecografia scrotale.
Finita la cura, dopo qualche giorno il dolore è diventato molto forte e mi sono recato in ospedale dove mi è stata diagnosticata tramite ecografia,un epididimite al testicolo sinistro e prostatite acuta.
La terapia consigliata dall’urologo è stata a base di antibiotici (levoxacin 500mg 1 al giorno per quindici giorni) e antinfiammatori (mictasone supposte per sette giorni).
Terminata anche questa cura ,avvertivo ancora un po’ di dolore e il medico curante mi ha prescritto delle punture(gentalin 120mg una al giorno per sei giorni)e voltaren 50mg ( una compressa al giorno).
Anche dopo quest’ultima cura avevo ancora dolore al testicolo sinistro e sempre il mio medico mi ha prescritto ancora antibiotici (chimoplus 600 mg una compressa al giorno per 15 giorni) e voltaren 75 mg una compressa al giorno.
Dopo quest’ultima cura il dolore era praticamente sparito, solo a volte avvertivo un leggero fastidio, ma dopo una settimana senza prendere alcun farmaco ho ricominciato ad avvertire un po’ di bruciore alla prostata, ed il mio medico mi ha prescritto il bactrim 160 mg due compresse al giorno per otto giorni. In questo momento sto ancora prendendo il bactrim e il fastidio non è ancora scomparso.
Volevo chiedere se i medicinali che mi sono stati prescritti sono adeguati al mio problema visto che sono due mesi che si protrae, e se questi lunghi tempi di guarigione sono normali o devo fare qualche ulteriore accertamento?
Inoltre possono influire anche l’alimentazione e lo stile di vita sulla guarigione? Se si quali sono gli alimenti da evitare?
Certo di una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gentile uetente,
è certamente utile una visita urologica con eventuale ecografia prostatica transrettale.
cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
e' ben noto che sia le epididimiti acute che le prostatiti acute siano affezioni di particolare importanza non solo per la sintomatologia,ma anche per il loro difficile trattamento.
A mio parere l'iter terapeutico da lei seguito è stato corretto anche se probabilmente risolta la sintomatologia dolorosa testicolare, per poter trattare adeguatamente la prostatite potrebbero risultare molto utili 2 esami quali:
urinocultura e spermiocultura con antibiogramma.
Ciò perchè se la prostatite fosse batterica allora l'antibiogramma indirizzerebbe più chiaramente e correttamente la terapia antibiotica.
Quanto allo stile di vita in questa fase attiva della prostatite è sconsigliato assumere cibi piccanti o speziati, così come caffè e alcolici in generale (birra compresa). Evitare l'uso della moto o della bicicletta fino alla risoluzione del problema.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Andrea Scardigli Urologo, Andrologo 8
caro utente, non ti preoccupare perche'i tempi di risoluzione di queste problematiche sono molto lunghi (anche 6 mesi-1anno). Le cure che hai fatto sono corrette, ma adesso non esagerare con gli antibiotici. Tutt' al piu' qualche antiinfiammatorio . Cerca di bere molto e riprendi tutte le tue attivita senza paura. Ricordati che per la guarigione e' importante una vita sessuale quanto piu' possibile regolare. tanti auguri.

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
purtroppo questo tipo di infezioni specie prostatiche molto spesso sono caratterizzate se non ben curate dalla cronicità
consiglierei comunque di eseguire fuori di ogni terapia antibiotica un test di stamey e spermiocoltura con ricerca clamydia, micoplasma, ureaplasma ur.

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Dr. Enzo Mastroberardino Urologo 2
Sono d'accordo sulla necessità assoluta di eseguire una Spermiocultura (che andava fatta fin dall'inizio prima di una qualunque terapia antibiotica) con ricerca di Clamydia etc., aspettando per lo meno 15 gg. dall'ultimo antibiotico. La successiva terapia dovrà essere mirata sul germe e se necessario protratta anche per 1 mese, accompagnandola con fermenti lattici e vitamine. Se il germe dovesse persistere ancora dopo questa ulteriore terapia allora bisogna provare delle terapie alternative a base di fitofarmaci.

Dr:E.Mastroberardino

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Dr. Maurizio Bologna Ginecologo, Urologo 27
Confermo certamente quanto già esposto dai miei Colleghi. Vorrei tranquillizzarLa ribadendo che le affezioni infiammatorie genitali maschili (post-traumatiche e non) sono generalmente di semplice diagnosi ma di non altrettanto semplice trattamento. Lei ha assunto farmaci adeguati per periodi di trattamento corretti. Alle volte la sintomatologia dolorosa permane senza che vi sia più necessità di terapie antibiotiche ulteriori. Concluda pertanto la terapia in corso e completi la diagnostica come suggerito (spermiocoltura ed ecografia dell'apparato urogenitale) con pazienza, ripetendo eventualmente gli accertamenti dopo 4 settimane.
La saluto con i migliori auguri.

Maurizio Bologna, chirurgo ginecologo e urologo, website: www.mauriziobologna.com

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