Ustione pene
Salve,
qualche giorno fa mi sono sottoposto a penescopia per sospetti condilomi sul glande.
Sin dall'applicazione della soluzione con acido acetico, applicata con una siringa senza ago, ho sentito un fortissimo bruciore, quasi insopportabile, che è perdurato per più di un'ora. Inoltre dopo qualche minuto il pene ha cominciato a gonfiare, prima sul prepuzio e man mano nell'intera asta. Mi hanno immediatamente fatto una fiala di bentelan. Dopo qualche ora, tornato a casa, il pene risultava molto gonfio (circa 3 volte il suo volume naturale), e presenta lungo tutta l'asta e sullo scroto, delle macchie molto scure. A due giorni, è leggermente sgonfiato ma ancora presenta un importante gonfiore, permane la colorazione scura e leggero bruciore sul prepuzio e al tatto nell'intera asta. Sto prendendo bentelan, anti-staminico, e pomata cicatridina.
Sono molto preoccupato per le possibili conseguenze, rimarrà un gonfiore? Rimarranno queste macchie da ustione? Quello che è successo può essere derivato da un errore di chi ha effettuato l'esame?
Ringrazio in anticipo chi potrà aiutarmi.
qualche giorno fa mi sono sottoposto a penescopia per sospetti condilomi sul glande.
Sin dall'applicazione della soluzione con acido acetico, applicata con una siringa senza ago, ho sentito un fortissimo bruciore, quasi insopportabile, che è perdurato per più di un'ora. Inoltre dopo qualche minuto il pene ha cominciato a gonfiare, prima sul prepuzio e man mano nell'intera asta. Mi hanno immediatamente fatto una fiala di bentelan. Dopo qualche ora, tornato a casa, il pene risultava molto gonfio (circa 3 volte il suo volume naturale), e presenta lungo tutta l'asta e sullo scroto, delle macchie molto scure. A due giorni, è leggermente sgonfiato ma ancora presenta un importante gonfiore, permane la colorazione scura e leggero bruciore sul prepuzio e al tatto nell'intera asta. Sto prendendo bentelan, anti-staminico, e pomata cicatridina.
Sono molto preoccupato per le possibili conseguenze, rimarrà un gonfiore? Rimarranno queste macchie da ustione? Quello che è successo può essere derivato da un errore di chi ha effettuato l'esame?
Ringrazio in anticipo chi potrà aiutarmi.
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Dr. Pierluigi Izzo
Andrologo, Sessuologo
28.9k 643
Caro Utente,il quadro sintomatologico legato all'edema si normalizzerà in poco tempo senza lasciare reliquiati.Analogamente per la ipercromia della mucosa del glande.Tranquilllo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Izzo, intanto la ringrazio per la risposta nonostante sia domenica. Avere la possibilità di porre delle domande a degli esperti, e togliersi dei dubbi che non ti fanno dormire la notte non ha prezzo. Grazie quindi anche per il prezioso servizio che offrite.
Tornando al mio problema, l'ipercromia non è presente sul glande (che risulta comunque maltrattato e leggermente infiammato) ma all'esterno, nellintera asta fino a terminare sullo scroto, e segue un percorso diciamo di "versamento", come se l'ustione seguisse il percorso dell'acido acetico una volta spruzzato. Infatti queste macchie molto scure hanno una forma diciamo "zebrata" visto che avendo il glande scoperto durante l'esame, la pelle era piegata e raggrinzita, ed in alcune zone il liquido non è quindi potuto arrivare.
Mi conferma che anche nella pelle esterna, pur risultando molto scura, tornerà come prima? (sarebbe molto imbarazzante)
Non mi spiego poi questo tipo di reazione, come è potuto succedere? La soluzione con acido acetico può arrivare tranquillamente nella pelle oltre il glande, senza conseguenze, o durante l'esame bisogna fare in modo che finisca esclusivamente sul glande?
Segnalo inoltre che questa notte è comparsa uno strano muco sul glande, che fuoriescie quando lo scopro, di colore giallo sporco. Può essere riferito al processo di guarimento della pelle?
Grazie ancora per l'aiuto
Marco
Tornando al mio problema, l'ipercromia non è presente sul glande (che risulta comunque maltrattato e leggermente infiammato) ma all'esterno, nellintera asta fino a terminare sullo scroto, e segue un percorso diciamo di "versamento", come se l'ustione seguisse il percorso dell'acido acetico una volta spruzzato. Infatti queste macchie molto scure hanno una forma diciamo "zebrata" visto che avendo il glande scoperto durante l'esame, la pelle era piegata e raggrinzita, ed in alcune zone il liquido non è quindi potuto arrivare.
Mi conferma che anche nella pelle esterna, pur risultando molto scura, tornerà come prima? (sarebbe molto imbarazzante)
Non mi spiego poi questo tipo di reazione, come è potuto succedere? La soluzione con acido acetico può arrivare tranquillamente nella pelle oltre il glande, senza conseguenze, o durante l'esame bisogna fare in modo che finisca esclusivamente sul glande?
Segnalo inoltre che questa notte è comparsa uno strano muco sul glande, che fuoriescie quando lo scopro, di colore giallo sporco. Può essere riferito al processo di guarimento della pelle?
Grazie ancora per l'aiuto
Marco
[#5]
Utente
Buonasera,
dopo aver passato una settimana molto travagliata, aggiorno sul mio stato.
Le ustioni stanno facendo il loro corso, esternamente si sono formate delle vere e proprie croste che stanno cadendo e seppur lentamentre, sotto i sta formando la nuova pelle. Anche il glande si sta riepitelizzando, non senza fastidi.
Il problema che nel frattempo è insorto è quello che non avevo forse scritto su, ma che temevo, la fimosi. Ho molte difficoltà a scoprire il glande, la cicatrice che si è formata sul prepuzio è dura e poco elastica. Quando provo a scoprirlo, strozza e devo "forzare" lentamente una trentina di secondi per riuscire a scoprirlo tutto. E una volta scoperto, poso tenerlo giusto qualche secondo per lavare bene, perchè poi la pressione mi causa dolore e fastidio, e devo richiuderlo.
La mia domanda è: devo considerare quest'altro problema come definitivo? Oppure è dovuto alla neocicatrizzazione e la pelle adesso può elasticizzarsi? Il pensiero in questo momento di riuscire a scoprire il glande durante l'erezione è lontano anni luce.
Grazie sempre a chi voglia rispondermi.
Saluti
dopo aver passato una settimana molto travagliata, aggiorno sul mio stato.
Le ustioni stanno facendo il loro corso, esternamente si sono formate delle vere e proprie croste che stanno cadendo e seppur lentamentre, sotto i sta formando la nuova pelle. Anche il glande si sta riepitelizzando, non senza fastidi.
Il problema che nel frattempo è insorto è quello che non avevo forse scritto su, ma che temevo, la fimosi. Ho molte difficoltà a scoprire il glande, la cicatrice che si è formata sul prepuzio è dura e poco elastica. Quando provo a scoprirlo, strozza e devo "forzare" lentamente una trentina di secondi per riuscire a scoprirlo tutto. E una volta scoperto, poso tenerlo giusto qualche secondo per lavare bene, perchè poi la pressione mi causa dolore e fastidio, e devo richiuderlo.
La mia domanda è: devo considerare quest'altro problema come definitivo? Oppure è dovuto alla neocicatrizzazione e la pelle adesso può elasticizzarsi? Il pensiero in questo momento di riuscire a scoprire il glande durante l'erezione è lontano anni luce.
Grazie sempre a chi voglia rispondermi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.5k visite dal 30/05/2015.
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