Terapia post prostatectomia
Salve, vorrei richiedere un consulto, riguardo alla seguente situazione, il soggetto è una persona a me cara, età 62 anni operato lo scorso anno a giugno di prostatectomia radicale,
psa pre-intervento 5,16 ml
il referto della biopsia sul pezzo operatorio era:
Nodulo prevalente di adenocarcinoma prostatico Gleason 4+5 (ISUP 2005) nel lobo sinistro e Gleason 3+4 nel lobo destro.
Invasione neoplastica perineurale intratumorale ed extraprostatica: presente, diffusa. Estensione extra-prostatica: presente, diffusa, a livello del lobo sinistro.
La neoplasia raggiunge il margine chirurgico laterale e basale sinistro per una estensione fino a mm.6. Grado di Gleason 4 presente sul margine di resezione positivo.
La neoplasia infiltra la vescichetta seminale sinistra.
Vescichetta seminale destra indenne.
Restante parenchima prostatico sede di PIN alto grado e prostatite cronica riacutizzata.
La neoplasia interessa il 40% circa del tessuto prostatico esaminato.
F. Tessuto muscolare libero da neoplasia.
G. Tessuto muscolare e periuretrale libero da neoplasia.
Stadio pT3b NO Mx (R1); totale esaminati 14 linfonodi.
il valore del psa a 40 giorni dall'intervento era di 0,05 ng/ml
il chirurgo visto la storia clinica del paziente il quale soffre anche di problemi di coagulazione ha ritenuto di evitare radioterapia ed ha fatto iniziare dopo un mese e mezzo terapia combinata casodex 50 ed enantone 3,75, ad oggi ad un anno dall'intervento il psa mantiene sempre il valore di 0.01, la mia domanda è la seguente, ritenete che questa strategia di intervento sia corretta? tra l'altro l'urologo riferisce che bisogna continuare con la terapia senza fornire una data in cui la stessa potrà essere magari ridotta eliminando il casodex o l'enantone. La scintigrafia ossea è risultata negativa senza traccia di metastasi nello scheletro, non sarebbe opportuno ridurre terapia farmacologica visto che tra l'altro il paziente si affatica facilmente con questi farmaci? grazie per la disponibilità
psa pre-intervento 5,16 ml
il referto della biopsia sul pezzo operatorio era:
Nodulo prevalente di adenocarcinoma prostatico Gleason 4+5 (ISUP 2005) nel lobo sinistro e Gleason 3+4 nel lobo destro.
Invasione neoplastica perineurale intratumorale ed extraprostatica: presente, diffusa. Estensione extra-prostatica: presente, diffusa, a livello del lobo sinistro.
La neoplasia raggiunge il margine chirurgico laterale e basale sinistro per una estensione fino a mm.6. Grado di Gleason 4 presente sul margine di resezione positivo.
La neoplasia infiltra la vescichetta seminale sinistra.
Vescichetta seminale destra indenne.
Restante parenchima prostatico sede di PIN alto grado e prostatite cronica riacutizzata.
La neoplasia interessa il 40% circa del tessuto prostatico esaminato.
F. Tessuto muscolare libero da neoplasia.
G. Tessuto muscolare e periuretrale libero da neoplasia.
Stadio pT3b NO Mx (R1); totale esaminati 14 linfonodi.
il valore del psa a 40 giorni dall'intervento era di 0,05 ng/ml
il chirurgo visto la storia clinica del paziente il quale soffre anche di problemi di coagulazione ha ritenuto di evitare radioterapia ed ha fatto iniziare dopo un mese e mezzo terapia combinata casodex 50 ed enantone 3,75, ad oggi ad un anno dall'intervento il psa mantiene sempre il valore di 0.01, la mia domanda è la seguente, ritenete che questa strategia di intervento sia corretta? tra l'altro l'urologo riferisce che bisogna continuare con la terapia senza fornire una data in cui la stessa potrà essere magari ridotta eliminando il casodex o l'enantone. La scintigrafia ossea è risultata negativa senza traccia di metastasi nello scheletro, non sarebbe opportuno ridurre terapia farmacologica visto che tra l'altro il paziente si affatica facilmente con questi farmaci? grazie per la disponibilità
[#1]
Buongiorno.
Si tratta di un tumore prostatico ad alto rischio con margine chirurgico positivo: considerando anche l'età molto giovane, prima di rinunciare alla radioterapia bisogna pensarci molto bene (anche perchè eventuali problemi di coagulazione non rappresentano un fattore di rischio per la radioterapia - ma se mai - per l'intervento).
Potrebbe essere utile fare il punto della situazione con un oncologo o un radioterapista.
Cordiali saluti
Si tratta di un tumore prostatico ad alto rischio con margine chirurgico positivo: considerando anche l'età molto giovane, prima di rinunciare alla radioterapia bisogna pensarci molto bene (anche perchè eventuali problemi di coagulazione non rappresentano un fattore di rischio per la radioterapia - ma se mai - per l'intervento).
Potrebbe essere utile fare il punto della situazione con un oncologo o un radioterapista.
Cordiali saluti
Dr. Matteo Giglio
https://www.urologo-genova.it
https://plus.google.com/+DrMatteoGiglioUrologoGenova
[#3]
Con i limiti di un consulto a distanza direi che:
- La radioterapia sarebbe da fare adesso.
- Bicalutamide (casodex): non ne comprendo l'utilità in questa fase (si potrebbe valutare la sospensione)
- Enantone potrebbe essere continuato per un paio di anni ancora .. per poi sospendere tutto e monitorare la situazione.
Ovviamente prima di prendere qualunque decisione è necessario parlarne con un medico in carne e ossa che possa valutare il paziente e tutta la documentazione: un urologo / un oncologo o un radioterapista.
Buona giornata
- La radioterapia sarebbe da fare adesso.
- Bicalutamide (casodex): non ne comprendo l'utilità in questa fase (si potrebbe valutare la sospensione)
- Enantone potrebbe essere continuato per un paio di anni ancora .. per poi sospendere tutto e monitorare la situazione.
Ovviamente prima di prendere qualunque decisione è necessario parlarne con un medico in carne e ossa che possa valutare il paziente e tutta la documentazione: un urologo / un oncologo o un radioterapista.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 30/05/2015.
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