Epididimite che non passa, brutta situazione.
Buongiorno a tutti, vi racconto il mio dramma:
il 6/05/2015
Avverto un dolore molto intenso al testicolo sinistro, decido di andare dal medico di base che visitandomi, mi tocca e la diagnosi è "edpididimite".
Mi viene prescritto :
Levofloxacina 500 mg al giorno per 5 giorni;
Ananase 2 cps tre volte al giorno per 5 giorni;
Aulin al bisogno.
Durante la terapia ho un poco di febbre ma non elevata, ma finita la cura non passa, vado ancora dal medico che mi prescrive un'ecografia e la diagnosi è "Epididimite acuta....e un poco di varicocele" (bene il termine non ricordo).
Faccio una visita urologica subito dopo e mi viene prescritto Ceftriaxone 2g al dì (iniezione mattina e sera per 6gg), dopo di che avrei dovuto continuare ancora con levofloxacina finchè i sintomi non sarebbero passati, ma purtroppo mi dava effetti collaterali perciò ho continuato con Cefrtriaxone 1g al dì in accordo con l'urologo e siamo al giorno del controllo 25/05/2015, dove nel frattempo i sintomi sono quasi spariti, il gonfiore si ma la durezza posteriore del testicolo no!
Nel week and precedente alla visita di controllo ho camminato parecchio e fatto attività sessuale senza particolari problemi, tranne per lo sperma scuro con evidenti tracce di sangue.
Purtroppo dopo il controllo il testicolo si è gonfiato di nuovo dandomi problemi di movimento e e dolori.
SITUAZIONE ATTUALE:
Continuo le iniezioni di Ceftriaxone 1 g al dì in attesa della visita da un altro specialita il 9 giugno, prendendo ketodol al bisogno
Sono molto preoccupotato, purtroppo il medico non mi risponde mai al telefono! ed il nuovo specialista dal quale ho deciso di farmi visitare non potrà prima del 9 giugno!
E nel frattempo non so come comportarmi per non peggiorare la situazione.
Scusate lo sfogo porgo cordiali saluti e ringrazio anticipatamente.
il 6/05/2015
Avverto un dolore molto intenso al testicolo sinistro, decido di andare dal medico di base che visitandomi, mi tocca e la diagnosi è "edpididimite".
Mi viene prescritto :
Levofloxacina 500 mg al giorno per 5 giorni;
Ananase 2 cps tre volte al giorno per 5 giorni;
Aulin al bisogno.
Durante la terapia ho un poco di febbre ma non elevata, ma finita la cura non passa, vado ancora dal medico che mi prescrive un'ecografia e la diagnosi è "Epididimite acuta....e un poco di varicocele" (bene il termine non ricordo).
Faccio una visita urologica subito dopo e mi viene prescritto Ceftriaxone 2g al dì (iniezione mattina e sera per 6gg), dopo di che avrei dovuto continuare ancora con levofloxacina finchè i sintomi non sarebbero passati, ma purtroppo mi dava effetti collaterali perciò ho continuato con Cefrtriaxone 1g al dì in accordo con l'urologo e siamo al giorno del controllo 25/05/2015, dove nel frattempo i sintomi sono quasi spariti, il gonfiore si ma la durezza posteriore del testicolo no!
Nel week and precedente alla visita di controllo ho camminato parecchio e fatto attività sessuale senza particolari problemi, tranne per lo sperma scuro con evidenti tracce di sangue.
Purtroppo dopo il controllo il testicolo si è gonfiato di nuovo dandomi problemi di movimento e e dolori.
SITUAZIONE ATTUALE:
Continuo le iniezioni di Ceftriaxone 1 g al dì in attesa della visita da un altro specialita il 9 giugno, prendendo ketodol al bisogno
Sono molto preoccupotato, purtroppo il medico non mi risponde mai al telefono! ed il nuovo specialista dal quale ho deciso di farmi visitare non potrà prima del 9 giugno!
E nel frattempo non so come comportarmi per non peggiorare la situazione.
Scusate lo sfogo porgo cordiali saluti e ringrazio anticipatamente.
[#1]
Posto che sia ragionevole ritenere che di "dramma" sia lecito parlare magari in altre situazioni e che in ogni caso lei viva in una zona dove certo non mancano ospedali e pronti soccorso cui potersi rivolgere in qualsiasi momento ...
L'evoluzione dell'epididimite può essere prolungata e subdola, questo non ci stupisce. Nel suo decorso ci si è bastai solo su reperti obiettivi, lei non ci scrive di accertamenti eseguiti, così la terapia antibiotica è stata basata su una scelta empirica. Forse sarebbe il caso di fare un punto della situazione almeno con esami di primo livello, come una ecografia dello scroto e dell'addome inferiore, un esame delle urine, urocoltura e spermiocoltura. Immaginiamo che questo le verrà proposto al prossimo controllo.
L'evoluzione dell'epididimite può essere prolungata e subdola, questo non ci stupisce. Nel suo decorso ci si è bastai solo su reperti obiettivi, lei non ci scrive di accertamenti eseguiti, così la terapia antibiotica è stata basata su una scelta empirica. Forse sarebbe il caso di fare un punto della situazione almeno con esami di primo livello, come una ecografia dello scroto e dell'addome inferiore, un esame delle urine, urocoltura e spermiocoltura. Immaginiamo che questo le verrà proposto al prossimo controllo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Il sanguinamento seminale isolato, quindi in assenza di altre manifestazioni evidenti, in genere non preoccupa più di tanto. Le vie seminali sono lunghe e torrtuose ed è sufficiente un solo punto di modesto sanguinamento (gocce) per colorare vistosamente lo sperma. Stia sereno e completi gli accertamenti.
[#8]
Utente
il Responso dell'ecografia:
Ecografia Scrotale
Entrambi i didimi sono in sede abituale, presentano normale volume e morfologia, ecostruttura omogenea ed uniforme, senza evidenti lesioni focali.
L'epididimo di sinistra risulta disomogeneo, ipervascolarizzato sopratutto a livello della coda come da processo fisiologico.
Vescica
A basso contenuto, per quanto valutabile presenta pareti regolari, apparentemente esente da lesioni o inclusi endoluminali.
Prostata studiata per via sovrapubica presenta ecostruttura dismogenea con calcificazioni parenchimali, volume complessivo di circa 17,6 ml.
Dopo minzione non presenza di ristagno vescicale.
Mi spaventa la descrizione relativa alla porostata.
[#9]
A livello della coda dell'epididimo magari si rileva un processo flogistico e non tanto fisiologico ... A parte questo, vi sono evidenti segni di una precedente prostatite, costituiti dalle calcificazioni della ghiandola. Questo è del tutto coerente con l'evoluzione successiva che ha coinvolto l'epididimo. È probabile che a questo punto la componente infettiva sia ormai minima od assente, mentre resta preponderante la componente infuammatoria. Questo spiega la scarsa o nulla efficacia degli antibiotici. Ora il suo urologo di riferimento le saprà certamente tracciare un percorso di ulteriore terapia mirata a ridurre l'infiammazione.
[#10]
Utente
Buongiorno dott. , ho eseguito anche una uroflussometria con ecografia del residuo vescicale, e l'esame non pare essere dei migliori:
Esame eseguito in presenza di valido desiderio minzionale. Volume minzionale di 156 ml.
Curva flusso di continua, valore di picco max. Ridotto (8 ml/s), picco medio ridottto (6 ml/s), tempo di minzione 27s
Ecografia post minzionale 30/50 ml residuo
Conclusioni:
Valori di flusso ridotti, si consoglia uretrocistografia retrograda e minzionale.
Sono molto spaventato! Questo esame non e' per nulla una passeggiata, ho bisogno di rassicurazioni se possibile.
Esame eseguito in presenza di valido desiderio minzionale. Volume minzionale di 156 ml.
Curva flusso di continua, valore di picco max. Ridotto (8 ml/s), picco medio ridottto (6 ml/s), tempo di minzione 27s
Ecografia post minzionale 30/50 ml residuo
Conclusioni:
Valori di flusso ridotti, si consoglia uretrocistografia retrograda e minzionale.
Sono molto spaventato! Questo esame non e' per nulla una passeggiata, ho bisogno di rassicurazioni se possibile.
[#11]
La riduzione del flusso è compatibile con la presenza di un ostacolo a livello della parte più interna dell'uretra, a livello della prostata. Anche questo è coerente con il resto dei segni e dei sintomi. La situazione merita di ulteriore approfondimento diagnostico, a livello radiologico (uretro-cistografia) o direttamente endoscopico (uretro-cistoscopia) a discrezione del suo urologo curante.
[#12]
Utente
Buonasera,
oggi ho visto finalmente il nuovo urologo che ha deciso momentaneamente di non fare l'esame di cui parlavamo, la spermiocultura e urinocoltura sono negative.
Mi ha detto che l'infezione che ho avuto (non riscontrata perche' le analisi non sono state fatte) e' avvenuta sicuramente per via sessuale (rapporti anali non protetti con la mia partner) che ho confermato.
Purtroppo pare ci voglia parecchio tempo prima che passi definitivamente, mi ha anche consigliato mutande che sollevino lo scroto (quelle che ho sono troppo elastiche), curare l'alimentazione e idratare il corpo, antidolorifici al bisogno, e controllo piu' avanti.
Unica cosa che mi spaventa e' il sangue nello sperma, prima era marroncino, ora e' rosso vivo, che continua ad esserci, nonostante limito l'attivita' sessuale.
Volevo chiedere in oltre se gli impacchi di ghiaccio alla sera possono aiutare la guarigione? Attualmente sto bene ma il testicolo rimane sensibile e con la
Parte dell'epididimo dura.
Grazie
oggi ho visto finalmente il nuovo urologo che ha deciso momentaneamente di non fare l'esame di cui parlavamo, la spermiocultura e urinocoltura sono negative.
Mi ha detto che l'infezione che ho avuto (non riscontrata perche' le analisi non sono state fatte) e' avvenuta sicuramente per via sessuale (rapporti anali non protetti con la mia partner) che ho confermato.
Purtroppo pare ci voglia parecchio tempo prima che passi definitivamente, mi ha anche consigliato mutande che sollevino lo scroto (quelle che ho sono troppo elastiche), curare l'alimentazione e idratare il corpo, antidolorifici al bisogno, e controllo piu' avanti.
Unica cosa che mi spaventa e' il sangue nello sperma, prima era marroncino, ora e' rosso vivo, che continua ad esserci, nonostante limito l'attivita' sessuale.
Volevo chiedere in oltre se gli impacchi di ghiaccio alla sera possono aiutare la guarigione? Attualmente sto bene ma il testicolo rimane sensibile e con la
Parte dell'epididimo dura.
Grazie
[#13]
La esecrabile leggerezza comportamentale di cui solo ora ci parla giustifica ampiamente, purtroppo, qualsiasi tipo di infezione a livello uro-genitale. Ovviamente in questo momento, come abbiamo più volte ripetuto, la componente veramente infettiva è verosimilmente scomparsa, lascaindo solo lo strascico infiammatorio, tanto tenace quanto difficile da trattare, sia a livello epididimario che prostatico (i due organi sono direttamnte collegati dalle vie seminali). Tutti i rimedi empirici sono potenzialmente efficaci (sospensorio, impacchi ... decotti ... formule magiche ... !!! ... e chi piú ne ha ...) ma la loro efficacia è molto variabile e deve essere verificata entro tempi ragionevoli. Siamo comunque convinti che il suo problema sia avviato alla soluzione, con qualche "fastidio" alla fine tutti imparano presto o tardi a convivere.
[#14]
Utente
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per le pronte risposte, aimè ho sbagliato, ed ho imparato la lezione…..errore di gioventù.
Per quanto riguarda lo stato attuale del mio problemino, a suo parere cosa consiglierebbe di fare oltre che gli esami tra qualche tempo come prescritti dal mio urologo? E le accortezze “della nonna”
Lo stesso non mi ha prescritto nessun antinfiammatorio.
Sono altre si impressionato dalla presenza di sangue nello sperma, che non è simpatico.
Grazie.
La ringrazio per le pronte risposte, aimè ho sbagliato, ed ho imparato la lezione…..errore di gioventù.
Per quanto riguarda lo stato attuale del mio problemino, a suo parere cosa consiglierebbe di fare oltre che gli esami tra qualche tempo come prescritti dal mio urologo? E le accortezze “della nonna”
Lo stesso non mi ha prescritto nessun antinfiammatorio.
Sono altre si impressionato dalla presenza di sangue nello sperma, che non è simpatico.
Grazie.
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La emospermia, tra tutte le manifestazioni di sanguinamento è certamente quella che preoccupa di meno, poichê statisticamente ha cause benigne nella quasi totalità dei casi. E se cosí non fosse, già la visita e gli accertamenti di primo livello manifesterebbero delle alterazioni inequivocabili. Il controllo terapeutico di questa manifestazione è sempre incerto ed empirico, poichè materialmente è quai impossibile capire a che punto della via seminale si origini il sanguinamento. Tanto più questo è rosso vivo, tanto più si può presumere che arrivi dall'ultimo tratto, ovvero la prostata od addirittura lo sbocco delle vie seminali nell'uretra. Una valutazione endoscopica ci potrebbe dire qualcosa di più, ma non portare comunque alla soluzione del problema. Raramente si giunge comunque a queste indicazioni. Anche qui, vi è una serie di rimedi empirici che gli specialisti ben conoscono (esempio vaso-protettori come gli estratti del mirtillo), la cui efficacia puó essere ragionevolmente provata.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 6.3k visite dal 29/05/2015.
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