Prostatite batterica

Buongiorno, cerco di essere breve e chiaro. Fine dicembre 2014 ho iniziato ad accusare bruciore a fine minzione e fine eiaculazione (nella parte finale del pene), minzioni più frequenti con necessità impellente di urinare, diminuzione della quantità dello sperma e un'erezione più difficoltosa. A seguito di questo ho fatto esami urine complete e sperma. Tutto questo a fine gennaio 2015. In quel periodo questo fastidio era accompagnato anche da disordini intestinali (diarrea). Dal risultato delle analisi risultò un'infezione da stafilococco aureo nello sperma (non era indicata la conta delle colture). L'esame delle urine era regolare. L'urologo mi prescrisse 5gg di CIPROXIN 1000 (uno degli antibiotici presenti nell'antibiogramma). Iniziai la cura e dopo la stessa trovai notevoli giovamenti fino alla risoluzione del problema (non più bruciore e minzioni regolari). Feci anche una ecografia i primi di febbraio da cui risultò la prostata leggermente ingrossata e un ipertrofia prostatica (vescica ok). Il valore del PSA ad ottobre 2014 era 1 e a marzo 2015 0,9. Seguirono una serie di controlli (colonscopia - gastroscopia e analisi varie): il gastroenterologo diagnosticò una leggera intolleranza al lattosio e una leggera disbiosi intestinale, la cura: 5gg al mese di NORMIX seguiti da 15gg di FERMENTI LATTICI. Purtroppo circa 10 giorni fa, a distanza di circa 3 mesi dall'infezione da stafiloccoco aureo, ho iniziato a riaccusare, anche se in forma più leggera, gli stessi problemi (minzione frequente e bruciore a fine minzione/eiaculazione sempre nella parte finale del pene, minore quantità di sperma ed erezione più debole). Sono andato in visita dall'urologo il quale, analizzando anche la cura che sto seguendo con il gastroenterologo, mi ha prescritto 30gg di PERMIXON e 10gg di TOPSTER SUPPOSTE e ovviamente seguire un'alimentazione leggera. Mi ha detto che adesso non era necessario fare subito le analisi (sperma ed urine), di aspettare la fine della cura e poi valutare. Nella visita (esame digito rettale ed ecografia) ha confermato la prostata un po' ingrossata ma nulla di importante. Sinceramente il mio pensiero va al fatto che, in caso ci sia nuovamente infezione da stafilocco aureo, non sarebbe meglio intervenire subito con una cura antibiotica? Forse non è il caso di fare subito gli esami urine/sperma? Ringrazio anticipatamente. Alcuni miei dati: età 45 anni, in sovrappeso di circa 15kg.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

risenta il suo urologo od andrologo ed insieme decidete se utile ripetere le valutazioni colturali sulle urine e sul liquido seminale.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Dottor Beretta la ringrazio per la veloce risposta. Farò gli esami dello sperma ed urine nei prossimi giorni. Vorrei approfittarne per farle un'ulteriore domanda: dato il valore del PSA pari a 0,9 ed un'esplorazione digito rettale da cui risultava la prostata un po ingrossata confermata anche dall'ecografia fatta a febbraio (ipertrofia prostatica) ricordando la prostatite batterica di gennaio da stafilococco, posso avere una certa tranquillità o sono necessari ulteriori esami di approfondimento tipo ecografia transrettale o altro? Documentandomi in internet ho capito che la procedura standard è valore PSA ed esplorazione digito rettale e poi a seguire, nel caso ci siano valori del PSA alterati, ad altri esami fino ad arrivare alla biopsia che da quello che ho capito è l'unico esame per verificare patologie più gravi. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

da tutto quello che ci scrive, PSA compreso, può stare tranquillo e seguire, senza ansie inutili, le precise indicazioni del suo urologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie Dottoee. Ieri ho fatto spermiocoltura a breve avrò le risposte. Tra le mie analisi degli ultimi anni ho notato un dato particolare: nel 2010 (avevo 39 anni) non so per quale motivo avevo messo tra le analisi di routine il PSA (nessun sintomo particolare), il valore fu 0,6. A distanza di due anni e mezzo sempre in analisi di routine feci anche il PSA ( in altro laboratorio analisi) ed il valore risulto 1,2. Negli anni successivi rimase sempre sotto il valore di 1,2 fino ad arrivare a marzo 2015 a 0,95. È normale tutto questo considerando anche considerando il fatto che mi è stata riscontrata una ipertrofia prostatica (quindi presumo che il valore sia aumentato nel tempo con l'aumentare del volume della prostata) e che con il passare degli anni il valore del PSA aumenta? Negli ultimi due anni ho avuto anche qualche infezione allo sperma e so che anche questo può far oscillare il valore del PSA. Comunque negli ultimi 3 anni il valore è stato: 1,2 - 1,05 - 0,95. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

tutto nella norma e senza che il PSA ci dia segni allarmanti.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Dottore le devo fare i miei più sinceri complimenti per la sua professionalità. Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Grazie per i complimenti!
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Utente
Utente
Dottore buongiorno. Da inizio cura sto notando che i fastidi stanno migliorando (diminuito il bruciore post minzione e la notte al massimo mi devo alzare 1 sola volta). Sono in attesa del risultato dell'analisi dello sperma. Purtroppo però rimane un fastidio che dà molta noia ma non so se è attribuibile alla prostatite o ad uno stato ansioso. Praticamente con l'insorgere della prostatite, come era già successo a gennaio, si sono associati dolori muscolari (per spiegarmi meglio: come se avessi fatto un allenamento di corsa o pesi senza essere allenato) sopratutto nei quadricipiti/polpacci e bicipiti, un fastidio tale che disturba anche il sonno. Non le nascondo che ho fatto diverse ricerche in internet e ho trovato sopratutto situazioni di dolori ossei che potrebbero significare gravi patologie legate alla prostata (presumo che in quei casi ci siano dei valori alterati come il PSA) e i pensieri "negativi" in queste ricerche fanno da padroni.. purtroppo. Per sua conoscenza/esperienza i dolori muscolari sopra descritti sono attribuibili alla prostatite (batterica) o è un discorso più legato ad uno stato ansioso (che purtroppo c'è)? La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Prostatite e stato ansioso sono purtroppo tutti fattori che possono scatenare i suoi sintomi; lasci perdere le gravi patologie, legate alla prostata, che, come da lei intuito, avrebbero anche "alterato" il suo PSA.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Dottore Buongiorno, la aggiorno sulla situazione: ho ritirato le analisi e non risulta nessuna infezione. Quindi, a differenza di gennaio 2015 quando dall'analisi dello sperma risultò infezione da stafilococco aureo che fu curata con antibiotici, questa volta nessun infezione. La mia domanda, se mi permette, è la seguente: in questo caso in cui non c'è infezione la cura per la prostatite può essere solo a base di PERMINOX, FERMENTI LATTICI e alimentazione controllata? Le ricordo che oltre alla prostatite ho anche il disturbo di una IPB. I disturbi relativi alla minzione frequente (sopratutto al mattino appena sveglio, la notte capita al massimo 1 volta) e bruciore post minzione ed eiaculazione sono diminuiti (ma non scomparsi). Grazie anticipate.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Certo ma, prima di fare qualsiasi variazione alle indicazioni terapeutiche già ricevute, deve sempre sentire in diretta il suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Carissimo Dottore in questi ultimi giorni c'erano stati segnali di miglioramento (minzioni meno frequenti con meno bruciore)... poi è arrivato il fine settimana e ho mangiato dei cibi un po speziati (pepe e peperoncino) sia venerdì sera che sabato sera.. Questo non so se possa essere considerata la causa o meno ma di fatto il bruciore post minzione è aumentato così come la frequenza delle stesse! Può l'alimentazione avere un ruolo così importante? Nel frattempo il mio urologo mi ha detto di proseguire con permixon. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Certo!

Ricordi sempre che quando sono presenti queste "problematiche urologiche” è utile anche seguire alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Dottore grazie per la sua disponibilità lei è sempre molto chiaro e professionale. Volevo approfittare per chiederle se a lei risulta che una prostatite possa degenerare in qualcosa di più grave (nelle "mie" ricerche on-line ho trovato anche questo) e se la magnetoterapia, a suo parere, possa ritenersi un terapia valida con reali benefici per la cura della prostatite. Purtoppo il bruciore post minzione non è ancora passato ma come mi sembra di aver capito potrebbero essere necessari mesi di cura. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Sulla magnetoterapia non ho alcuna indicazione ed esperienza clinica personale da comunicarle.

Sui possibili mesi di cura invece confermo che questa evenienza esiste.

Ancora un cordiale saluto
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Utente
Utente
E sul fatto che la prostatite possa essere causa di patologie più importanti ci sono dati in merito? Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k

Gentile lettore ,

nell'uomo giovane è facile la correlazione: "Prostatiti e deficit dell’erezione".
Se desidera approfondire l'argomento, si legga anche queste mie news:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2552-erezione-difficile-e-problemi-alla-prostata.html ,

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.html

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Complimenti Dottore, articoli interessantissimi. Invece legami tra prostatite e tumori? Ho letto sempre un suo articolo che addirittura riporta la prostatite come possibile "protezione" per la formazione di tumori mentre in altre letture viene riportato che la prostatite potrebbe invece esserne la causa. Posso chiederle il suo parere al riguardo? Grazie e buon fine settimana.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Vedo che è ben informato.

Il mio parere è che la correlazione, da lei citata, è al momento oggetto di discussione e non si è arrivati ancora ad alcuna conclusione sicura e definitiva.
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Utente
Utente
Dottore mi scusi ma non ho ben capito se un eventuale prostatite possa essere considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori. La ringrazio nuovamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Le ripeto e mi sembra un indicazione precisa: "Il mio parere è che la correlazione è al momento oggetto di discussione e non si è arrivati ancora ad alcuna conclusione sicura e definitiva."

Comunque la rimando alla mia news:

https://www.medicitalia.it/news/urologia/4185-la-prostatite-cronica-non-aumenta-il-rischio-di-tumore.html

"La prostatite cronica non aumenta il rischio di tumore"
Sembra che una possibile spiegazione a questa apparente contraddizione in medicina stia nel fatto che la prostata è la nostra “tonsilla del piano di sotto” e una della sue attività principale è proprio quella della difesa immunitaria della regione; questa immuno-sorveglianza, che può attivare, a volte in modo esagerato, il nostro sistema immunitario e di conseguenza può determinare un processo infiammatorio, potrebbe riconoscere, pure e più facilmente, le cellule tumorali come una minaccia e quindi eliminarle, impedendo così che queste possano diventare un vero e proprio tumore.
Queste considerazioni sull'attività della prostata, molto interessanti, potrebbero aiutarci a comprendere i complessi e reali meccanismi, capaci di modulare una risposta infiammatoria e, in un futuro prossimo venturo, potremmo così riuscire a prevenire o addirittura bloccare l’insorgenza di un tumore, non solo a livello della ghiandola prostatica.

Fonte:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/cncr.28349/abstract

Altre informazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.

Un cordiale saluto.


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Utente
Utente
Grazie Dottore della sua enorme pazienza. Purtroppo questi fastidi legato alla prostatite creano non poca ansia. Un caro saluto.
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Utente
Utente
Dottore Buonasera, mi permetto di aggiornarla sulla mia situazione. Ho fatto una visita a luglio dove l'urologo ha verificato attraverso un'ecografia (no transrettale) che la prostata è nella norma, flussometria regolare ed anche l'esplorazione digito rettale ha dato esito regolare. Il mio problema era legato a minzioni frequenti , bruciore post minzione/eiaculaizone e bisogno di urinare dopo circa 5 ore di sonno durante la notte. Nel periodo estivo non ho ben seguito una dieta regolare e ho sospeso la cura (permixon e 1/2 cialis al giorno, il tutto per 3 mesi). A settembre, al ritorno dalle vacanze, i sintomi si sono accentuati. Ho fatto spermocoltura e urinocoltura e, sorpresa, tutto negativo! Adesso ho mille dubbi! Non risultando infezione si tratta di prostatite? Dell'esame di luglio la prostata è nella norma come il psa di aprile (0,9), quindi cosa dovrei pensare? I miei sono i sintomi di una prostatite non batterica? Gentilissimo Dottore chiedo consiglio a lei. Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

la sua ipotesi non si può escludere sicuramente ma non drammatizzerei e sempre sentirei prima in diretta il mio urologo di riferimento.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Dottore grazie della sua risposta. Secondo lei per gli esami e risultati che le ho descritto posso stare abbastanza tranquillo ed evitare pensieri su patologie molto più importanti? Purtroppo il pensiero in questi casi (sopratutto per una persona "leggermente" ipocondriaca come me) va sempre al "peggio". Ringraziandola anticipatamente le auguro un buon fine settimana.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Certamente
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Utente
Utente
Dottore buonasera, una domanda velocissima, la prostata con volume di 28ml in un uomo di 46 anni può ritenersi nella norma ? Valore determinato da un'ecografia sovrapubica. Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

alla sua ultima domanda le ricordo che, con oscillazioni di 0,5 cm in più o in meno, le misure dei diametri prostatici ritenute generalmente normali nel giovane sono di 3,5 cm per il diametro longitudinale, di 3 cm per quello trasversale e di 2,5 cm per il diametro antero-posteriore, il peso della ghiandola può variare dai 15 ai 20 grammi.

Alla sua età il valore, da lei postato, può essere considerato fisiologico.

Un cordiale saluto.
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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