Rabdomiosarcoma testicolare destro
Salve a tutti
La mia storia clinica è un po lunga quindi vi fornirò i dettagli in ordine di tempo.
Siamo nel 1996 ed io sono stato ricoverato all'istituto tumori di Milano.
Questo è il referto fatto dai medici dopo la guarigione.
La diagnosi al ricovero è stata la seguente:
Metastasi linfonodali inguinali e retroperitoneali di neoplasia paratesticolare destra.
Prima del ricovero sono state effettuate le seguenti terapie:
27/12/95 orchifunilectomia destra
DIAGNOSI DI DIMISSIONE
Rabdomiosarcoma.
-sede/estensione:
Primitivo della regione paratesticolare destra.
Voluminoso pacchetto adenopatico inguinale destro e adenopatie lombo-aortiche omolaterali comprimenti la vena cava inferiore.
TERAPIE ESEGUITE IN RICOVERO:
11/12/96 biopsia delle adenopatie inguinali destre + biopsia ossea ed aspirato midollare e posizionamento di catetere venoso centrale in vena succlavia sinistra collegato a serbatoio sottocutaneo.
12/12 scintigrafia ossea.
Dal 18/12 Adriblastina 30 mg per due giorni, Endoxan 300 mg per due giorni, Vincristina 1,4 mg per un giorno.
Infusione di liquidi, Rocefin, Temgesic.
beh il referto è piuttosto lungo comunque il nocciolo di tutto è in queste righe, dunque alla fine ho fatto un ciclo di radioterapia e chemioterapia terminati con successo con una completa guarigione.
Torniamo ai giorni nostri, poco più di un mese fa sono stato operato per un intervento di idrocele al testicolo sinistro.
Il referto è il seguente:
Alla cortese attenzione del medico curante del Sign.(Nome e Cognome) di anni 26 ricoverato presso la nostra UO con la diagnosi di "voluminoso idrocele sinistro in soggetto monorchide per storia di rabdomiosarcoma testicolare trattato con intervento chirurgico /RX TERAPIA/CH. TERAPIA - Azoospermia.
ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI
-Routine ematochimica : nei limiti della norma.
ECG : tachicardia sinusale (102 btt/min)
-RX TORACE : non lesioni pleuroparenchinali
data 29.04.15 è stato sottoposto a intervento di scrototomia.
ha evidenziato un voluminoso idrocele con testicolo ridotto di volume e di consistenza; quindi si è effettuata resezione ed eversione della tunica vaginale + biopsia testicolare.
Dunque questo è il mio quadro clinico.
Mi rivolgo a voi medici oltre che al mio medico curante per avere una visione più ampia della mia storia clinica.
Dai dati che ne risulta dunque il mio testicolo sinistro non sembra essere del tutto sano, il che onestamente un po me l'aspettavo, avendo avuto poi un ulteriore conferma dal medico dicendomi chiaramente che la mia azoospermia sicuramente è dovuta al mio ciclo terapico che ho effettuato da bambino rendendomi quindi sterile, la stessa cosa vale per il mio testicolo ridotto di volume e di consistenza.
Piangere sul latte versato è inutile, i dati scientifici parlano chiaro.
C'è una paura molto più grande però che non riesco a placare e cioè l'idea che il tumore si presenti nell'altro testicolo.
Parlando in termini scientifici, il rischio è reale?
La mia storia clinica è un po lunga quindi vi fornirò i dettagli in ordine di tempo.
Siamo nel 1996 ed io sono stato ricoverato all'istituto tumori di Milano.
Questo è il referto fatto dai medici dopo la guarigione.
La diagnosi al ricovero è stata la seguente:
Metastasi linfonodali inguinali e retroperitoneali di neoplasia paratesticolare destra.
Prima del ricovero sono state effettuate le seguenti terapie:
27/12/95 orchifunilectomia destra
DIAGNOSI DI DIMISSIONE
Rabdomiosarcoma.
-sede/estensione:
Primitivo della regione paratesticolare destra.
Voluminoso pacchetto adenopatico inguinale destro e adenopatie lombo-aortiche omolaterali comprimenti la vena cava inferiore.
TERAPIE ESEGUITE IN RICOVERO:
11/12/96 biopsia delle adenopatie inguinali destre + biopsia ossea ed aspirato midollare e posizionamento di catetere venoso centrale in vena succlavia sinistra collegato a serbatoio sottocutaneo.
12/12 scintigrafia ossea.
Dal 18/12 Adriblastina 30 mg per due giorni, Endoxan 300 mg per due giorni, Vincristina 1,4 mg per un giorno.
Infusione di liquidi, Rocefin, Temgesic.
beh il referto è piuttosto lungo comunque il nocciolo di tutto è in queste righe, dunque alla fine ho fatto un ciclo di radioterapia e chemioterapia terminati con successo con una completa guarigione.
Torniamo ai giorni nostri, poco più di un mese fa sono stato operato per un intervento di idrocele al testicolo sinistro.
Il referto è il seguente:
Alla cortese attenzione del medico curante del Sign.(Nome e Cognome) di anni 26 ricoverato presso la nostra UO con la diagnosi di "voluminoso idrocele sinistro in soggetto monorchide per storia di rabdomiosarcoma testicolare trattato con intervento chirurgico /RX TERAPIA/CH. TERAPIA - Azoospermia.
ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI
-Routine ematochimica : nei limiti della norma.
ECG : tachicardia sinusale (102 btt/min)
-RX TORACE : non lesioni pleuroparenchinali
data 29.04.15 è stato sottoposto a intervento di scrototomia.
ha evidenziato un voluminoso idrocele con testicolo ridotto di volume e di consistenza; quindi si è effettuata resezione ed eversione della tunica vaginale + biopsia testicolare.
Dunque questo è il mio quadro clinico.
Mi rivolgo a voi medici oltre che al mio medico curante per avere una visione più ampia della mia storia clinica.
Dai dati che ne risulta dunque il mio testicolo sinistro non sembra essere del tutto sano, il che onestamente un po me l'aspettavo, avendo avuto poi un ulteriore conferma dal medico dicendomi chiaramente che la mia azoospermia sicuramente è dovuta al mio ciclo terapico che ho effettuato da bambino rendendomi quindi sterile, la stessa cosa vale per il mio testicolo ridotto di volume e di consistenza.
Piangere sul latte versato è inutile, i dati scientifici parlano chiaro.
C'è una paura molto più grande però che non riesco a placare e cioè l'idea che il tumore si presenti nell'altro testicolo.
Parlando in termini scientifici, il rischio è reale?
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Gentile lettore,
per tranquillizzarla, le ricordo che il cancro del testicolo rappresenta l’1- 1,5 per cento di tutti i tumori maschili; si calcola che nel mondo occidentale l’avere un tumore testicolare è un’evenienza che può presentarsi con la frequenza di 3 - 6 nuovi casi ogni 100.000 uomini all’anno e che fortunatamente solo nel 1-2 per cento dei casi il tumore interessa entrambi i testicoli alla diagnosi.
Quindi, senza drammi, continui con il suo urologo di fiducia a monitorare la sua situazione clinica.
Un cordiale saluto.
per tranquillizzarla, le ricordo che il cancro del testicolo rappresenta l’1- 1,5 per cento di tutti i tumori maschili; si calcola che nel mondo occidentale l’avere un tumore testicolare è un’evenienza che può presentarsi con la frequenza di 3 - 6 nuovi casi ogni 100.000 uomini all’anno e che fortunatamente solo nel 1-2 per cento dei casi il tumore interessa entrambi i testicoli alla diagnosi.
Quindi, senza drammi, continui con il suo urologo di fiducia a monitorare la sua situazione clinica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
Gentile medico la ringrazio di cuore per la sua cortese risposta, la cosa che mi intimorisce ulteriormente è anche il fatto che per via della mia situazione passata, da bambino sono stato sottoposto a frequenti strumenti di tac e ultimamente prima dell'intervento sono stato sottoposto ad una risonanza del corpo che anch'essa utilizza radiazioni ionizzanti.
Le dico con sincerità che ero incerto sul farla perchè conosco i danni che potrebbe comportare le radiazioni di questo tipo, ma alla fine l'ho fatta e spero di aver fatto la scelta più saggia.
La mia paura deriva anche dal fatto che queste radiazioni, a lungo termine possano alterare i miei geni, considerando anche che essendo azoospermico e non avendo un testicolo di dimensioni naturali resta il fatto che in quella zona li i miei geni sono in qualche modo già alterati.
Naturalmente parlo da profano non avendo una chiara conoscenza dei reali risvolti scientifici.
Ad ogni modo la ringrazio tantissimo per la sua gentilissima risposta dottore, e spero di non avergli rubato troppo tempo, me ne scuso anticipatamente se cosi è stato.
Le dico con sincerità che ero incerto sul farla perchè conosco i danni che potrebbe comportare le radiazioni di questo tipo, ma alla fine l'ho fatta e spero di aver fatto la scelta più saggia.
La mia paura deriva anche dal fatto che queste radiazioni, a lungo termine possano alterare i miei geni, considerando anche che essendo azoospermico e non avendo un testicolo di dimensioni naturali resta il fatto che in quella zona li i miei geni sono in qualche modo già alterati.
Naturalmente parlo da profano non avendo una chiara conoscenza dei reali risvolti scientifici.
Ad ogni modo la ringrazio tantissimo per la sua gentilissima risposta dottore, e spero di non avergli rubato troppo tempo, me ne scuso anticipatamente se cosi è stato.
[#3]
Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questi particolari problemi andrologici, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/336-tumore-al-testicolo-come-preservare-la-fertilita.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/195-l-azoospermia-quando-non-ci-sono-spermatozoi.html
Ancora un cordiale saluto.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/336-tumore-al-testicolo-come-preservare-la-fertilita.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/195-l-azoospermia-quando-non-ci-sono-spermatozoi.html
Ancora un cordiale saluto.
[#4]
Ex utente
Gentili medici vi scrivo nuovamente per un particolare che riguarda il mio ultimo intervento di idrocele al testicolo sinistro.
E' passato circa un mese oramai, la dimensione del testicolo è notevolmente tornata alla norma.
Ho un po di preoccupazione sul fatto che al tatto il testicolo risulti un po duro, inoltre alla superficie del testicolo dalla parte sinistra noto un piccolo rigonfiamento ricoperto da una piccola vena nello scroto.
Per quanto riguarda la ferita, i punti mi sono già caduti tutti, resta il fatto però che la ferita non si è ancora chiusa; cioè mi spiego meglio : la ferita si è chiusa nel senso che la parte interna dello scroto è completamente cicatrizzata mentre la parte esterna è ancora aperta, inoltre dalla ferita emergono delle escoriazioni come se fosse del pus o qualcosa del genere che ha notato anche il mio medico dicendomi che è abbastanza normale che accada.
Il problema è che è passato oramai un mese abbondante è il tempo di guarigione sta risultando piuttosto lento.
Sabato comunque avrò il consueto appuntamento con il mio urologo.
La mia domanda che volevo rivolgervi è se è normale che a distanza di un mese il testicolo non si sia del tutto stabilizzato.
Secondo il vostro parere scientifico è il caso che acceleri di qualche giorno il mio incontro con l'urologo o il mio processo di guarigione rientra nella norma?
Grazie mille per le vostre risposte e mi scuso se mi sono dilungato troppo.
E' passato circa un mese oramai, la dimensione del testicolo è notevolmente tornata alla norma.
Ho un po di preoccupazione sul fatto che al tatto il testicolo risulti un po duro, inoltre alla superficie del testicolo dalla parte sinistra noto un piccolo rigonfiamento ricoperto da una piccola vena nello scroto.
Per quanto riguarda la ferita, i punti mi sono già caduti tutti, resta il fatto però che la ferita non si è ancora chiusa; cioè mi spiego meglio : la ferita si è chiusa nel senso che la parte interna dello scroto è completamente cicatrizzata mentre la parte esterna è ancora aperta, inoltre dalla ferita emergono delle escoriazioni come se fosse del pus o qualcosa del genere che ha notato anche il mio medico dicendomi che è abbastanza normale che accada.
Il problema è che è passato oramai un mese abbondante è il tempo di guarigione sta risultando piuttosto lento.
Sabato comunque avrò il consueto appuntamento con il mio urologo.
La mia domanda che volevo rivolgervi è se è normale che a distanza di un mese il testicolo non si sia del tutto stabilizzato.
Secondo il vostro parere scientifico è il caso che acceleri di qualche giorno il mio incontro con l'urologo o il mio processo di guarigione rientra nella norma?
Grazie mille per le vostre risposte e mi scuso se mi sono dilungato troppo.
[#5]
Gentile lettore,
da quello che ci racconta nulla di drammatico sembra emergere; segua le normali procedure post-chirurgiche e i controlli clinici, già programmati, senza inutili furie.
Ancora un cordiale saluto.
da quello che ci racconta nulla di drammatico sembra emergere; segua le normali procedure post-chirurgiche e i controlli clinici, già programmati, senza inutili furie.
Ancora un cordiale saluto.
[#6]
Ex utente
Salve dottori
Vi scrivo per tenervi aggiornati sul mio quadro clinico.
Spero di non annoiarvi troppo.
Dunque oggi sono andato dal mio urologo per la mia visita di routine; la guarigione del testicolo dopo il mio intervento per idrocele sta proseguendo bene; la zona va pian piano normalizzandosi.
C'è un'altro fattore che ho dimenticato di dirvi (e non per questo meno irrilevante); avverto ormai da anni un massiccio calo della libido. Ho già parlato dell'argomento al mio urologo dicendomi sostanzialmente che le cause potrebbero essere due:
La prima potrebbe essere un calo del testosterone, la seconda potrebbe dipendere da un fattore psicologico.
Comunque mi ha rassicurato dicendomi che sarà un tema che tratteremo in seconda sede dopo che il mio testicolo sarà del tutto guarito.
Navigando in rete ho letto che il calo del testosterone presenta oltre la riduzione della libido, anche riduzione della peluria, riduzione della massa muscolare e tante altre patologie che io non noto nella mia fisiologia.
Mettendo da parte la causa psicologica, il problema potrebbe partire dal mio ridotto volume testicolare?
L'ultima ecografia testicolare che ho fatto risale a circa un anno fa e presenta questi dati:
DL 3.4 cm
DAP 1.3 cm
Mi scuso ancora per il tempo prestatomi, grazie sempre di tutti i consigli, cordiali saluti
Vi scrivo per tenervi aggiornati sul mio quadro clinico.
Spero di non annoiarvi troppo.
Dunque oggi sono andato dal mio urologo per la mia visita di routine; la guarigione del testicolo dopo il mio intervento per idrocele sta proseguendo bene; la zona va pian piano normalizzandosi.
C'è un'altro fattore che ho dimenticato di dirvi (e non per questo meno irrilevante); avverto ormai da anni un massiccio calo della libido. Ho già parlato dell'argomento al mio urologo dicendomi sostanzialmente che le cause potrebbero essere due:
La prima potrebbe essere un calo del testosterone, la seconda potrebbe dipendere da un fattore psicologico.
Comunque mi ha rassicurato dicendomi che sarà un tema che tratteremo in seconda sede dopo che il mio testicolo sarà del tutto guarito.
Navigando in rete ho letto che il calo del testosterone presenta oltre la riduzione della libido, anche riduzione della peluria, riduzione della massa muscolare e tante altre patologie che io non noto nella mia fisiologia.
Mettendo da parte la causa psicologica, il problema potrebbe partire dal mio ridotto volume testicolare?
L'ultima ecografia testicolare che ho fatto risale a circa un anno fa e presenta questi dati:
DL 3.4 cm
DAP 1.3 cm
Mi scuso ancora per il tempo prestatomi, grazie sempre di tutti i consigli, cordiali saluti
[#7]
Gentile lettore,
risposta rapida e sintetica: no!
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html
Ancora un cordiale saluto.
risposta rapida e sintetica: no!
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html
Ancora un cordiale saluto.
[#8]
Ex utente
Salve dottori
Sono passati circa due mesi dal mio intervento per la rimozione dell'idrocele, fin'ora tutto sembra andare per il meglio, ho solo due interrogativi da domandarvi spero senza essere troppo snervante nei vostri confronti.
La prima domanda che volevo porvi è questa : con la rimozione dell'idrocele il mio scroto si è molto allargato, in questo modo il testicolo non riesce a posarsi sullo scroto, mi chiedevo se ciò potrebbe portare al rischio di qualche malformazione del testicolo o comunque ad un suo malfunzionamento, tengo a precisare che comunque indosso i boxer appunto per tenere in alto il testicolo, anche se comunque la pelle scrotale finisce per stirarsi lo stesso.
La seconda domanda è questa: guardando il testicolo ho notato che la parte laterale destra è più esposta in fuori mentre la parte laterale sinistra è più in dentro. Comunque palpando il testicolo non noto nessuna anomalia nodulare di alcun tipo.
Non vi nego che sono comunque in uno stato perenne di ansia, per questa ragione analizzo più volte al giorno il mio testicolo attraverso la palpazione.
Spero di non essere stato troppo esaustivo.
GRAZIE MILLE PER LE VOSTRE RISPOSTE
Sono passati circa due mesi dal mio intervento per la rimozione dell'idrocele, fin'ora tutto sembra andare per il meglio, ho solo due interrogativi da domandarvi spero senza essere troppo snervante nei vostri confronti.
La prima domanda che volevo porvi è questa : con la rimozione dell'idrocele il mio scroto si è molto allargato, in questo modo il testicolo non riesce a posarsi sullo scroto, mi chiedevo se ciò potrebbe portare al rischio di qualche malformazione del testicolo o comunque ad un suo malfunzionamento, tengo a precisare che comunque indosso i boxer appunto per tenere in alto il testicolo, anche se comunque la pelle scrotale finisce per stirarsi lo stesso.
La seconda domanda è questa: guardando il testicolo ho notato che la parte laterale destra è più esposta in fuori mentre la parte laterale sinistra è più in dentro. Comunque palpando il testicolo non noto nessuna anomalia nodulare di alcun tipo.
Non vi nego che sono comunque in uno stato perenne di ansia, per questa ragione analizzo più volte al giorno il mio testicolo attraverso la palpazione.
Spero di non essere stato troppo esaustivo.
GRAZIE MILLE PER LE VOSTRE RISPOSTE
[#9]
Gentile lettore,
mi sembra che purtroppo l'ansia perenne, che ha acquisito, la tiene in continua tensione e situazioni anatomiche post-chirurgiche tranquillizzanti sono comunque da lei interpretate come un problema.
Si rilassi non sembra essere presente alcun problema clinico significativo.
Ancora un cordiale saluto.
mi sembra che purtroppo l'ansia perenne, che ha acquisito, la tiene in continua tensione e situazioni anatomiche post-chirurgiche tranquillizzanti sono comunque da lei interpretate come un problema.
Si rilassi non sembra essere presente alcun problema clinico significativo.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.6k visite dal 22/05/2015.
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