Quest'ultimo
Gentilissimi Dottori,
prima di descrivere il problema che mi affligge ormai da mesi, pongo una premessa: ho sofferto sin da bambino di cistiti frequenti, poiché riportavo stagionalmente bruciore durante la minzione, con picchi durante l'estate. Mi sono sottoposto svariate volte agli esami di rito quali urinocoltura, tampone uretrale e simili, ma con risultati sempre negativi.
Oggi ho 21 anni, e da Novembre 2014 il problema è andato acutizzandosi. In seguito a diversi rapporti non protetti con la mia ragazza, cominciavo ad avvertire un forte bruciore durante la minzione, persistente qualche secondo anche dopo la fine della stessa, localizzato principalmente alla parte finale dell'uretra. A ciò si aggiungeva, dopo pochi giorni, un fastidioso e avvolgente prurito al glande, con abbondanti secrezioni di colore giallastro sugli slip alla mattina dopo il risveglio. Recatomi dal medico, mi veniva diagnosticata una forma di "uretrite" e conseguente prescrizione di antibiotico "Ciproxin" 250mg per 8/9 gg. Terminato il ciclo antibiotico, i sintomi erano del tutto scomparsi, niente più bruciore né secrezioni. Esattamente una settimana dopo dal concludersi della cura, ecco ripresentarsi il bruciore durante la minzione, sebbene con minore intensità, ma senza alcuna secrezione questa volta. A Gennaio 2015, il bruciore persisteva, ma ahimè mi trovavo all'estero e decidevo di attendere qualche settimana per rientrare in Italia e farmi seguire da un urologo. Tuttavia, insorgeva lentamente dapprima un senso di pesantezza ad entrambi i testicoli, che in pochi giorni si trasformava in un dolore sordo agli stessi, accompagnato da un formicolio quasi costante. Preoccupato mi recavo presso un centro medico spiegando i sintomi. Dopo un esame delle urine mi informano di una "infezione alle vie urinarie" e mi prescrivevano "trimethoprim" antibiotico 200 mg per una settimana. Terminato il ciclo, scompariva definitivamente il dolore ai testicoli ma tuttavia persisteva il bruciore durante e dopo la minzione, sebbene in una forma ancora più alleggerita. A Marzo tornavo finalmente in Italia per sottopormi alle cure di un urologo. Quest'ultimo, analizzata la storia clinica e in seguito a esame digitale della prostata, trovava questa infiammata e diagnosticava un possibile "prostatite". L'urologo prescriveva quindi ciclo di Ciproxin 500mg per 14 gg contemporaneamente a Permixon per 40 gg. Terminate le cure, mi sottoponevo a esame completo delle urine, urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale, ecografia pelvica e scrotale. Tutto negativo e nella norma. Oggi, Maggio 2015, il bruciore persiste ancora ma saltuariamente, talvolta è presente e fastidioso, talvolta invece è del tutto assente. L'urologo mi ha sconsigliato di riprendere con terapia antibiotica, ma di bere molta acqua e continuare a prendere Permixon fino a scomparsa completa dei sintomi. Sono ormai sconsolato e non vedo la fine di questo problema invalidante.
Vi ringrazio per il tempo dedicato alla mia situazione.
prima di descrivere il problema che mi affligge ormai da mesi, pongo una premessa: ho sofferto sin da bambino di cistiti frequenti, poiché riportavo stagionalmente bruciore durante la minzione, con picchi durante l'estate. Mi sono sottoposto svariate volte agli esami di rito quali urinocoltura, tampone uretrale e simili, ma con risultati sempre negativi.
Oggi ho 21 anni, e da Novembre 2014 il problema è andato acutizzandosi. In seguito a diversi rapporti non protetti con la mia ragazza, cominciavo ad avvertire un forte bruciore durante la minzione, persistente qualche secondo anche dopo la fine della stessa, localizzato principalmente alla parte finale dell'uretra. A ciò si aggiungeva, dopo pochi giorni, un fastidioso e avvolgente prurito al glande, con abbondanti secrezioni di colore giallastro sugli slip alla mattina dopo il risveglio. Recatomi dal medico, mi veniva diagnosticata una forma di "uretrite" e conseguente prescrizione di antibiotico "Ciproxin" 250mg per 8/9 gg. Terminato il ciclo antibiotico, i sintomi erano del tutto scomparsi, niente più bruciore né secrezioni. Esattamente una settimana dopo dal concludersi della cura, ecco ripresentarsi il bruciore durante la minzione, sebbene con minore intensità, ma senza alcuna secrezione questa volta. A Gennaio 2015, il bruciore persisteva, ma ahimè mi trovavo all'estero e decidevo di attendere qualche settimana per rientrare in Italia e farmi seguire da un urologo. Tuttavia, insorgeva lentamente dapprima un senso di pesantezza ad entrambi i testicoli, che in pochi giorni si trasformava in un dolore sordo agli stessi, accompagnato da un formicolio quasi costante. Preoccupato mi recavo presso un centro medico spiegando i sintomi. Dopo un esame delle urine mi informano di una "infezione alle vie urinarie" e mi prescrivevano "trimethoprim" antibiotico 200 mg per una settimana. Terminato il ciclo, scompariva definitivamente il dolore ai testicoli ma tuttavia persisteva il bruciore durante e dopo la minzione, sebbene in una forma ancora più alleggerita. A Marzo tornavo finalmente in Italia per sottopormi alle cure di un urologo. Quest'ultimo, analizzata la storia clinica e in seguito a esame digitale della prostata, trovava questa infiammata e diagnosticava un possibile "prostatite". L'urologo prescriveva quindi ciclo di Ciproxin 500mg per 14 gg contemporaneamente a Permixon per 40 gg. Terminate le cure, mi sottoponevo a esame completo delle urine, urinocoltura, spermiocoltura, tampone uretrale, ecografia pelvica e scrotale. Tutto negativo e nella norma. Oggi, Maggio 2015, il bruciore persiste ancora ma saltuariamente, talvolta è presente e fastidioso, talvolta invece è del tutto assente. L'urologo mi ha sconsigliato di riprendere con terapia antibiotica, ma di bere molta acqua e continuare a prendere Permixon fino a scomparsa completa dei sintomi. Sono ormai sconsolato e non vedo la fine di questo problema invalidante.
Vi ringrazio per il tempo dedicato alla mia situazione.
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Gentile lettore,
segua l'ultima indicazione del suo urologo di fiducia.
Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html
Un cordiale saluto.
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Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
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https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 21/05/2015.
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