Cistite immaginaria?!
Buongiorno,
scrivo per cercare aiuto nel risolvere, o quanto meno comprendere, la natura di un mio, spero lieve, problema di salute; vivo all'estero e qui dopo molti esami e visite mediche, i medici iniziano a fare ''spallucce''; condizione molto frustrante...
Il problema:
Mi e' accaduto, questa e' la seconda volta nell'arco di sei mesi, di avere bruciore alle vie urinarie. Semplicemente immaginavo una infezione curabile con antibiotici per qualche giorno (dieci anni fa mi e' accaduta la stessa cosa ed allora ho risolto nel giro di pochi giorni). Invece non e' andata cosi! Alla prima circostanza a novembre 2014, il medico di base, dopo una coltura delle urine con esami del sangue completi (MST incluse) tutti risultati negativi, mi ha somministrato un antibiotico a largo spettro (amoxicillina). Dopo due settimane di terapia del tutto inefficace, abbiamo deciso di interrompere la cura. Il bruciore e' perdurato e per fortuna a distanza di circa un mese e mezzo, il bruciore e' passato.
Nuovamente a marzo 2015 si e' ripresentato lo stesso fenomeno del bruciore alle vie urinarie (accompagnato da urine dall'odore intenso e da una sensazione di maggiore sensibilita', non dolore vero e proprio, ai testicoli e al basso ventre); preciso che non ho avuto sintomi quali: pus, dolore alla minzione, dolore al fianco o ai reni, gonfiori, rossori o macchie al glande, perdite, sensazione di non aver completato la minzione o maggiore frequenza. Ho seguito una terapia a base di amoxicillina di quattro settimane del tutto inefficace.
Pensando ad una possibile causa di natura meccanica, possibilmente collegata ai rapporti sessuali, sono un omosessuale versatile, ho interrotto i rapporti sessuali attivi e passivi; anche in questo caso non ho notato variazioni o benefici.
Seguito dall'urogolo dell'ospedale locale abbiamo rieseguito gli esami delle urine con coltura (il macchinario in ospedale pare riesca ad indentificare piu' efficacemente la presenza batteri rispetto ai laboratori di analisi), una ecografia ai testicoli ed alla vescica, una visita urologica alla prostata ed infine al pene. Anche in questo caso tutto negativo, gli organi sono a posto ed i valori sono buoni. L'urologo mi ha suggerito di aspettare un mese e se il bruciore fosse ancora presente, di ricontattarlo. Avrebbe eseguito un esame con sonda attraverso il pene nell'uretra. Il bruciore, sebbene leggero, e' presente direi negli ultimi centimetri dell'uretra (maggiormente, per una ora circa, dopo la minzione).
antefatto: a ottobre ho avuto una leggera erosione ai genitali (ne soffro da anni, in modo lieve a tal punto da non accorgermene; lo specialista mi diagnostico' un herpes ai genitali) e successivamente (e per la prima volta) per un periodo di circa dieci giorni (credo una balanite dati i sintomi): cattivo odore delle urine, gonfiore glande e pelle, accumulo di smegma (odore di pesce).
ho terminato i caratteri disponibili...credo di aver detto quasi tutto. Resto in attesa, grazie.
scrivo per cercare aiuto nel risolvere, o quanto meno comprendere, la natura di un mio, spero lieve, problema di salute; vivo all'estero e qui dopo molti esami e visite mediche, i medici iniziano a fare ''spallucce''; condizione molto frustrante...
Il problema:
Mi e' accaduto, questa e' la seconda volta nell'arco di sei mesi, di avere bruciore alle vie urinarie. Semplicemente immaginavo una infezione curabile con antibiotici per qualche giorno (dieci anni fa mi e' accaduta la stessa cosa ed allora ho risolto nel giro di pochi giorni). Invece non e' andata cosi! Alla prima circostanza a novembre 2014, il medico di base, dopo una coltura delle urine con esami del sangue completi (MST incluse) tutti risultati negativi, mi ha somministrato un antibiotico a largo spettro (amoxicillina). Dopo due settimane di terapia del tutto inefficace, abbiamo deciso di interrompere la cura. Il bruciore e' perdurato e per fortuna a distanza di circa un mese e mezzo, il bruciore e' passato.
Nuovamente a marzo 2015 si e' ripresentato lo stesso fenomeno del bruciore alle vie urinarie (accompagnato da urine dall'odore intenso e da una sensazione di maggiore sensibilita', non dolore vero e proprio, ai testicoli e al basso ventre); preciso che non ho avuto sintomi quali: pus, dolore alla minzione, dolore al fianco o ai reni, gonfiori, rossori o macchie al glande, perdite, sensazione di non aver completato la minzione o maggiore frequenza. Ho seguito una terapia a base di amoxicillina di quattro settimane del tutto inefficace.
Pensando ad una possibile causa di natura meccanica, possibilmente collegata ai rapporti sessuali, sono un omosessuale versatile, ho interrotto i rapporti sessuali attivi e passivi; anche in questo caso non ho notato variazioni o benefici.
Seguito dall'urogolo dell'ospedale locale abbiamo rieseguito gli esami delle urine con coltura (il macchinario in ospedale pare riesca ad indentificare piu' efficacemente la presenza batteri rispetto ai laboratori di analisi), una ecografia ai testicoli ed alla vescica, una visita urologica alla prostata ed infine al pene. Anche in questo caso tutto negativo, gli organi sono a posto ed i valori sono buoni. L'urologo mi ha suggerito di aspettare un mese e se il bruciore fosse ancora presente, di ricontattarlo. Avrebbe eseguito un esame con sonda attraverso il pene nell'uretra. Il bruciore, sebbene leggero, e' presente direi negli ultimi centimetri dell'uretra (maggiormente, per una ora circa, dopo la minzione).
antefatto: a ottobre ho avuto una leggera erosione ai genitali (ne soffro da anni, in modo lieve a tal punto da non accorgermene; lo specialista mi diagnostico' un herpes ai genitali) e successivamente (e per la prima volta) per un periodo di circa dieci giorni (credo una balanite dati i sintomi): cattivo odore delle urine, gonfiore glande e pelle, accumulo di smegma (odore di pesce).
ho terminato i caratteri disponibili...credo di aver detto quasi tutto. Resto in attesa, grazie.
[#1]
Gentile lettore,
ci ha dato molti elementi clinici che ci spingono a pensare ad un problema irritativo, infiammatorio delle vie urinarie distali ma, senza una valutazione clinica diretta purtroppo nessuna diagnosi finale e precisa possiamo farle.
Segua ora l'indicazione finale datale dal suo urologo e poi, se lo desidera, ci riaggiorni.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html .
Un cordiale saluto.
ci ha dato molti elementi clinici che ci spingono a pensare ad un problema irritativo, infiammatorio delle vie urinarie distali ma, senza una valutazione clinica diretta purtroppo nessuna diagnosi finale e precisa possiamo farle.
Segua ora l'indicazione finale datale dal suo urologo e poi, se lo desidera, ci riaggiorni.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 14/05/2015.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.