Dolore post colica renale

Gentilissimi dottori,
domenica all'alba sono andata al Pronto Soccorso per dolori fortissimi che duravano dalla sera prima al fianco destro ed alla schiena. Dopo esami del sangue, stick urine, rx, Brufen 600 (che non ha minimamente alleviato il dolore!) e qualche ora di tormentata attesa in sala d'aspetto (non sapevo più cosa fare e come stare dal male!) sono stata dimessa. Prognosi: lombalgia! Nonostante avessi detto che il dolore che sentivo era molto molto molto simile a quello provato alla prima colica di 4-5 anni fa. Non volevo fare la saputella, ci mancherebbe, ma un dolore così forte e delle pugnalate profonde al fianco destro me le ricordavo perfettamente purtroppo!
Il medico di base, lunedì mattina, provvede a farmi un nuovo stick urine: sangue in abbondanza, globuli bianchi e glucosio. Dopo una serie di manovre e tastando in profondità l'addome concorda con me: colica renale sinistra! Antibiotico, antidolorifico al bisogno ed ecografia in RAO B. Ora sto meglio, continuo a bere in abbondanza e filtro le urine... Non passa nulla però e ho un dolore persistente al fianco che a volte si irradia nella zona sotto la milza e sul retro, sulla schiena (scusate se sono imprecisa magari), sono tutta indolenzita e il dolore aumenta soprattutto quando sono seduta a tavola. In posizione più distesa con appoggio sulla schiena va meglio.
Ho notato che nel pomeriggio il bisogno di urinare è molto frequente, la sera come per magia, diminuisce molto. E' normale?
Vi ringrazio in anticipo. Mi fido del mio medico e so che senza gli esami nulla si può dire, ma mi fido anche della vostra esperienza! Rassicuratemi.
Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
E' evidente che lei debba sottoporsi con una certa sollecitutdine per prima cosa ad una ecografia dell'addome. Ricercare la causa della colica è doveroso e dovrebbe essere fatto in pronto soccorso. Prima di conoscere con precisione la diagnosi, le sconsiglieremmo di eccedere nel bere acqua, poiché questo non é univeralmente una dosa positiva e potrebbe appesantire inutilmente il rene rischiando di evocare altre coliche. Le consigliamo,la,lettura di questo nostro articolo.

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la solerte risposta e la gentilezza. Ecografia prenotata. Non mancherò di pubblicare l'esito dell'indagine.
Sono fortemente imbarazzata per il modo con cui mi ha LIQUIDATA il Pronto Soccorso, ma non voglio rubare spazio e tempo a questo angolo virtuale dedicato ad altre cose.
Grazie ancora!
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Utente
Utente
Gentile dottor Piana, ho fatto l'ecografia oggi. Tutto a posto, reni con normale volume e cavità escretrici non dilatate.
Ho finito un ciclo di antibiotico (Ciproxin 1000), mi sembra di stare un po' meglio ma ho sempre una strana sensazione a livello del rene. Mi sembra tutto "appensantito", sento ancora, seppur raramente, la fitta al fianco. Non si tratta di dolore vero e proprio, ma una sensazione fastidiosa che persiste. Comincio ad essere preoccupata, non mi sento affatto tranquilla. Secondo lei potrebbe essere un'infezione alle vie urinarie? Dovrei fare qualche altro esame?
La ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
La negatività dell'ecografia è senz'altro confortante e può far ipotizzare che si sia trattato di una colica dovuta ad un fastidioso quanto banale passaggio di un piccolissimo calcolo. Non vi può essere certezza, specie a posteriori, pertanto si può ragionare solo in termini di probabilità. E' abbstanza comune che dopo una colica violenta il rene resti ancora "acciaccato" per qualche tempo ed anche in assenza di alterazioni rilevabili continui a tramettere messaggi fastidiorsi. Tutto questo dovrebbe andare a risolversi gradualmente nel giro delle prossime ue settimane. le infezioni renali in genere si manifestano con febbre elevata, inoltre il fatto che lei abbia seguito del tutto recentemente una terapia antibiotica rende questa ipotesi ancora meno verosimile. Pertanto, la situazione andrà tenuta sotto controllo, ma non vi sono almeno al momento particolari elementi di sospetto.