Deficit di contrattilità vescicale

Mio marito urina con molta difficoltà, per urinare è costretto a "spingere" ripetutamente, ma alla fine ha sempre la senazione di vescica piena, insomma la vescica non riesce a svuotarsi, per questo giorni fa è stato sottoposto a uroflussometria e a uretroscopia, l'uroflussometria ha confermato un residuo vescicale notevole, e dall'uretroscopia no sono emersi stenosi o ostruzioni in nessuna parte dell'apparato, per tanto fra giorni sarà sottoposto ad un esame urodinamico, perchè l'urologo sospetta un deficit della contrattilità della vescica, se i sospetti dovessero essere confermati dall'esame, quali saranno le conseguenze? quali interventi o farmaci saranno necessari per stimolare la vescica? Nell'attesa di una vostra risposta ringrazio e vi saluto, Pisani Maria Antonietta
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24
Buongiorno. L'esecuzione degli studi urodinamici completi sono particolarmente indicati in questo caso (per valutare la "sensibilià" e la "forza" della vescica e per escludere la presenza di dissinergie tra vescica e sfintere). Se verrà confermata la presenza di una vescica poco contrattile si potranno utilizzare 2 tipi di farmaci:
- gli alfa-litici : servono per ridurre le resistenze a livello del collo vescicale e della prostata durante lo svuotamento vescicale.
- i parasimpaticomimetici: aiutano in parte la contrazione della vescica.
In alcuni casi possono essere anche necessari autocateterismi per ridurre il residio.
E' importante anche eseguire una completa valutazione (neuroloigca e internistica) per capire (quando possibile) la causa del problema.
Anche in assenza di importante iperplasia prostatica - in certi casi - può essere comunque valutata l'indicazione a un intervento endoscopico per ridurre comunque il volume prostatico.
Cari saluti.

Dr. Matteo Giglio
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